we trust in gas
A proposito della fiducia che bisogna avere nel gas:
da un articolo del gennaio 2009:
"Ormai come ogni fine anno, diventa una abitudine il conflitto Russia-Ucraina su gas, con la conseguente chiusura del rubinetto del gas.
La Russia ha cessato le forniture di gas all’Ucraina a partire dalle 8 italiane di oggi. Lo ha annunciato Serghej Kuprijanov, portavoce del colosso energetico Gazprom.
L’azione era più che prevedibile. Già da due settimane Gazprom annunciava che il contratto di fornitura verso Ucraina era in scadenza il 31 dicembre e fino a quando l’Ucraina non pavrebbe pagato tutti i debiti per il gas già fornito (che ammontano a circa due miliardi di dollari), non si poteva parlare di nuovo contratto. L’Ucraina ha pagato dapprima 800 milioni e po altri 200 milioni, e il Presidente ucraino Viktor Iuschenko ha fatto capire che difficilmente il paese avrebbe potuto pagare tutto entro l’anno.
Anche se all’ultimo momento l’Ucraina ha pagato una buona parte del debito, le sanzioni sui ritardi di pagamenti previste dal contratto 2008, rimangono una questione aperta.
Così anche il prezzo del gas. Fino ad ora l’Ucraina ha pagato 179,5 di dollari per mille metri cubi di gas. In Russia si parlava di un aumento fino a 400 dollari. Ma ieri il Premier Vladimir Putin ha parlato di un prezzo “supervantaggioso” di 250 dollari, solo per “motivi umanitari”. Già dopo il fallimento delle negoziazioni, annunciato dall’ amministratore delegato di Gazprom Alexey Miller, il presidente ucraino Viktor Iuschenko ha annunciato che sarebbe disposto a trovare un accordo su 201 dollari per millle metri cubi."
In altre parole fra fine dicembre e inizio gennaio ne vedremo delle belle