facciamo attenzione sulla questione dello sviluppo dell' economia europea e il legame che c'e' tra economia sociale e governo economico europeo
se vogliamo che l' europa diventi attore di regolamentazione e necessario un rinnovamento politico
l' idea di un potere politico , come viene espresso dalla dottrina di scienza politica, in uno stato moderno suppone delle condizioni:
la potenza in primis, ossia la possibilta dello stato di agire x il bene collettivo, e il rispetto dello stato di diritto, cioe' che lo stato deve regolare i conflitti ed essere anche lui assogettato al diritto
in economia la potenza dello stato si esprime nella capacita di agire nel mercato, possibilta di limitare gli effetti di mercato, attraverso investimenti riddistributivi, interventi monetari ecc
cio non e' stato attribuito all' ue, quindi il punto e' capire come tale capacita' si deve sviluppare
la capacita' di tale convergenza si fa sentire a piu' livelli, mercato integrato x es.
il peso dell' economia sociale nelle democrazie occidentali e' elevatissimo, quindi e' impensabile che il sociale rimanga nazionale e l' economia in generale si internazionalizzi, altro paradosso della situazione attuale
se oggi si affronta un forte tasso di disoccupazione, la protezione sociale classica e' insufficiente xche questi sono fenomeni di natura transnazionale che non si possono curare con ricette ( penso -ma non critico e rispetto- alle parole di prodi negli ultimi tempi) singole x uno stato, altro paradosso
oltretutto si dovrebbe criticare a livello europeo le strategie di sviluppo economico di Lisbona, che hanno fatto li ?????
anche se le parti sociali hanno avuto ruolo attivo nella redazione del documento, gli effetti di questa strategia sono inesistenti a 5 anni dalla redazione
questa strategia non prevede piani di investimento pubblici coordinati, riorganizzazione di strutture socio-economiche nazionali che sono ostacolo di una azione europea congiunta; la protezione sociale fa parte di questi mali, xche le strutture sono organizzate su base nazionale, ostacolando le azioni tra le diverse strutture macroeconomiche nazionali.
tutto cio si ripercuote sull' istituzione di un libero mercato capace di sviluppare benessere
anche sul piano delle human resource relation ( mè cojoini

che parolone) il quadro e' chiaro, le regole sull' organizzazione del lavoro sono nazionali, cosi' come le regole che tutelano la liberata delle organizzazioni collettive, partecipazioni lavoratori all' impresa sono regolati su regole nazionali malgrado alcuni pallidi tentativi europei
tutto cio che ci fa pensare? che e' ora di un ' armonizzazione a livello europeo di questi fattori
tutto cio e' stato detto e stra detto , xo' la politica non ha ancora risposto

l' unico tentaticvo e' stato il MAc modello di coordinamento delle diverse economie statali
utilizzato con insuccesso x far fronte ad i problemi occupazionali ed ora usato per il coordinamento della politica sociale
poi ci sarebbe da dire sulle implicazioni giuridiche del mac in riguardo al principio di imperativita'del diritto ma non mi inoltro oltre
ho criticato abbastanza :smile:
ora vado dalla figlia della mafalda che e' calda calda

, ma porto un po di grana

xche sono che e' una gra putt......
