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Le previsioni sul mercato italiano del Centro studi Promotor:
Auto: Csp, vendite stabili Italia in 2009 e 2010 poi ripresa
MILANO (MF-DJ)--Nel 2013 le vendite di autovetture in Italia ritorneranno sui livelli degli anni d'oro che vanno dal 1997 al 2007. Nel 2013 verranno infatti immatricolate 2.350.000 vetture.
Questa previsione, si legge in una nota, e' stata fatta da Gian Primo Quagliano, direttore del Csp (Centro Studi Promotor), che ha spiegato peraltro come l'andamento del mercato dell'auto sara' nei prossimi anni fortemente influenzato sia dall'evoluzione della congiuntura economica che dalla politica di incentivi governativi. Secondo il Csp, i piu' recenti dati statistici e l'andamento degli indicatori di fiducia dell'Isae consentono di ipotizzare che anche il quarto trimestre dell'anno fara' registrare una crescita. Questa situazione rende possibile per l'evoluzione congiunturale sia il profilo a V, sia quello a W che quello a U.
Il Centro Studi Promotor per elaborare le sue previsioni sul mercato dell'auto ha ipotizzato che l'evoluzione congiunturale segua una curva a U e cioe' che all'arresto della caduta che si sta verificando nel secondo semestre 2009 segua una fase di consolidamento che potrebbe durare per tutto il 2010. A partire dal 2011 si dovrebbe poi delineare una ripresa destinata ad irrobustirsi nel 2012 e a riportare l'economia sui livelli ante-crisi nel 2013. In questo quadro lo Stato con gli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche ha gia' svolto un ruolo decisamente importante per attenuare l'impatto della crisi per il settore dell'auto e di conseguenza per l'intera economia. Per effetto dell'intervento statale il 2009, che in mancanza di incentivi si sarebbe chiuso con 1.800.000 immatricolazioni, si chiudera' invece sugli stessi livelli del 2008, cioe' a quota 2.160.000 immatricolazioni. Questo risultato era assolutamente imprevedibile all'inizio dell'anno quando le vendite di auto fecero registrare cali del 32,6% in gennaio e del 24,5% in febbraio.
Come e' noto gli incentivi finiranno il 31 dicembre e dato il quadro economico ancora molto debole in mancanza di un nuovo intervento le immatricolazioni potrebbero scendere a 1.750.000 unita'. Il Governo ha gia' manifestato la sua disponibilita' a rinnovare gli incentivi per il 2010, ipotizzando pero' una riduzione dei bonus. Certamente un nuovo intervento e' necessario, ma l'entita' degli incentivi non puo' essere ridotta perche' l'esperienza del 2008 (incentivi ridotti rispetto al 2007) dimostra che si potrebbe verificare una forte caduta dell'interesse da parte dei consumatori e di conseguenza lo Stato spenderebbe risorse soltanto per riconoscere bonus a chi acquisterebbe un'automobile comunque e non vi sarebbe quindi alcun apporto aggiuntivo alla domanda. Qualora invece venga mantenuto quantomeno invariato il sistema attuale dei bonus e si preveda la possibilita' di rottamare con gli incentivi le auto immatricolate fino al 2000 (nel sistema attuale questo termine e' fissato al 31 dicembre 1999) il Centro Studi Promotor prevede che il mercato dell'auto potrebbe consolidarsi nel 2010 sul livello del 2008 e del 2009.
Nel 2011, sempre secondo le ipotesi formulate dal Centro Studi del Motor Show di Bologna, il decollo della ripresa economica dovrebbe consentire di sospendere gli incentivi dello Stato senza eccessive penalizzazioni per le vendite di auto. A partire dal 2012 l'irrobustirsi della ripresa e una forte componente di domanda di sostituzione delle auto acquistate negli ultimi anni precedenti la crisi dovrebbe portare le immatricolazioni in Italia a quota 2.200.000 nel 2012 e a quota 2.350.000 nel 2013.
Auto: Csp, vendite stabili Italia in 2009 e 2010 poi ripresa
MILANO (MF-DJ)--Nel 2013 le vendite di autovetture in Italia ritorneranno sui livelli degli anni d'oro che vanno dal 1997 al 2007. Nel 2013 verranno infatti immatricolate 2.350.000 vetture.
Questa previsione, si legge in una nota, e' stata fatta da Gian Primo Quagliano, direttore del Csp (Centro Studi Promotor), che ha spiegato peraltro come l'andamento del mercato dell'auto sara' nei prossimi anni fortemente influenzato sia dall'evoluzione della congiuntura economica che dalla politica di incentivi governativi. Secondo il Csp, i piu' recenti dati statistici e l'andamento degli indicatori di fiducia dell'Isae consentono di ipotizzare che anche il quarto trimestre dell'anno fara' registrare una crescita. Questa situazione rende possibile per l'evoluzione congiunturale sia il profilo a V, sia quello a W che quello a U.
Il Centro Studi Promotor per elaborare le sue previsioni sul mercato dell'auto ha ipotizzato che l'evoluzione congiunturale segua una curva a U e cioe' che all'arresto della caduta che si sta verificando nel secondo semestre 2009 segua una fase di consolidamento che potrebbe durare per tutto il 2010. A partire dal 2011 si dovrebbe poi delineare una ripresa destinata ad irrobustirsi nel 2012 e a riportare l'economia sui livelli ante-crisi nel 2013. In questo quadro lo Stato con gli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche ha gia' svolto un ruolo decisamente importante per attenuare l'impatto della crisi per il settore dell'auto e di conseguenza per l'intera economia. Per effetto dell'intervento statale il 2009, che in mancanza di incentivi si sarebbe chiuso con 1.800.000 immatricolazioni, si chiudera' invece sugli stessi livelli del 2008, cioe' a quota 2.160.000 immatricolazioni. Questo risultato era assolutamente imprevedibile all'inizio dell'anno quando le vendite di auto fecero registrare cali del 32,6% in gennaio e del 24,5% in febbraio.
Come e' noto gli incentivi finiranno il 31 dicembre e dato il quadro economico ancora molto debole in mancanza di un nuovo intervento le immatricolazioni potrebbero scendere a 1.750.000 unita'. Il Governo ha gia' manifestato la sua disponibilita' a rinnovare gli incentivi per il 2010, ipotizzando pero' una riduzione dei bonus. Certamente un nuovo intervento e' necessario, ma l'entita' degli incentivi non puo' essere ridotta perche' l'esperienza del 2008 (incentivi ridotti rispetto al 2007) dimostra che si potrebbe verificare una forte caduta dell'interesse da parte dei consumatori e di conseguenza lo Stato spenderebbe risorse soltanto per riconoscere bonus a chi acquisterebbe un'automobile comunque e non vi sarebbe quindi alcun apporto aggiuntivo alla domanda. Qualora invece venga mantenuto quantomeno invariato il sistema attuale dei bonus e si preveda la possibilita' di rottamare con gli incentivi le auto immatricolate fino al 2000 (nel sistema attuale questo termine e' fissato al 31 dicembre 1999) il Centro Studi Promotor prevede che il mercato dell'auto potrebbe consolidarsi nel 2010 sul livello del 2008 e del 2009.
Nel 2011, sempre secondo le ipotesi formulate dal Centro Studi del Motor Show di Bologna, il decollo della ripresa economica dovrebbe consentire di sospendere gli incentivi dello Stato senza eccessive penalizzazioni per le vendite di auto. A partire dal 2012 l'irrobustirsi della ripresa e una forte componente di domanda di sostituzione delle auto acquistate negli ultimi anni precedenti la crisi dovrebbe portare le immatricolazioni in Italia a quota 2.200.000 nel 2012 e a quota 2.350.000 nel 2013.