Marchionne: «Entro il 2012 una gamma tutta nuova»
L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, in un meeting con gli investitori tenuto nei giorni scorsi a Londra, ha espresso forte fiducia e ottimismo sul futuro di Chrysler. Nella presentazione in cui ha illustrato il piano industriale al 2014 per la casa americana, Marchionne ha precisato che il 75% della gamma Chrysler, il cui nucleo è l'iconico marchio Jeep e dunque i fuoristrada, verrà rinnovato già l'anno prossimo e al 100% nel 2014, mentre il cash flow, negativo per un miliardo di dollari nel 2010, sarà positivo per un miliardo rispettivamente nel 2011, 2012 e 2013 per salire a 3 miliardi nel 2014. Nell'incontro di due giorni tenuto dal gruppo Fiat con gli investitori a Londra, Marchionne ha precisato che Chrysler punta a un breakeven operativo nel 2011, che dovrebbe salire tra 1,6-2,4 miliardi di dollari nel 2011, 3-3,5 miliardi nel 2012, 3,8 e 4,4 miliardi nel 2013 e 4,7-5,2 miliardi nel 2014, pari al 7-7,7% dei ricavi. Per l'utile netto é fissato un target di 3 miliardi nel 2014 (5% dei ricavi) rispetto al pareggio atteso nel 2010. L'indebitamento netto, previsto a 8 miliardi a fine 2009, dovrebbe ridursi di 4 miliardi nel periodo dal 2011 al 2013 per dimezzarsi a 4 miliardi nel 2014. Per i ricavi i target sono 42,5 miliardi a fine 2010, 52,5 nel 2011, 57,5 nel 2012, 62,5 nel 2013 e 67,5 nel 2014.
Lo sviluppo prodotto di Chrysler sarà allineato con quello del gruppo Fiat per massimizzare i possibili vantaggi, ha detto Marchionne, che ha sottolineato gli stretti controlli a cui é soggetta la gestione delle forniture per impedire un eccesso di stock e sconti dei prezzi di vendita. A livello di vendite la dipendenza dalle flotte negli Usa sarà ridotta, mentre verrà aumentata la crescita all'estero, dall'11% al 18%, sviluppando la rete di distribuzione. La condivisione di piattaforme tra i due gruppi sarà la più efficiente possibile e circa il 40% dei motori montati su vetture Chrysler verrà da Fiat o avrà tecnologia Fiat.
La casa americana sarà il centro di competenza per gli ibridi e i veicoli elettrici per il gruppo Fiat e per Chrysler a livello globale. I risparmi diretti per gli acquisti di materiali dei due costruttori sono previsti a circa 3 miliardi e la percentuale di fornitori comuni nel 2014 è attesa a oltre il 65%. Le vendite di Chrysler dovrebbero più che raddoppiare nel 2014 a 2,8 milioni di unità, da 1,3 milioni nel 2009, con crescite in tutte le aree geografiche e una quota che negli Usa é prevista a oltre il 13% nel 2014 da meno del 9% quest'anno. Le spese per la ricerca e sviluppo sono stimate a 4,5 miliardi all'anno nel periodo del piano a un totale di 23 miliardi. Marchionne ha anche indicato che la quotazione in Borsa di Chrysler sarà decisa dal Board, ma è "altamente improbabile che avvenga prima del 2011", mentre il rimborso dei fondi ottenuti nell'ambito del programma di finanziamenti Tarp/Edc sarà effettuato completamente entro il 2014.
Marchionne sostiene che il gruppo Fiat è adesso più forte dopo un anno intenso e difficile. Confermati gli obiettivi 2009, vale a dire un risultato della gestione ordinaria superiore a un miliardo di euro, un cash flow industriale netto superiore a un miliardo, un indebitamento industriale netto sotto i 5 miliardi e stime di un calo del 20% circa della domanda globale dei prodotti del gruppo quest'anno rispetto al 2008. I debiti in scadenza del gruppo sono coperti ben oltre il 2010, ha indicato Marchionne, precisando che nei prossimi 12 mesi sono previsti a 6,1 miliardi, di cui 3,9 miliardi verso le banche.
A piazza Affari da monitorare Fiat, dopo che alla vigilia l'a.d. Sergio Marchionne ha parlato di conti 2009 in linea con i target (i dati verranno resi noti il 25 gennaio), affermando che Alfa Romeo non e' in vendita.
In una nota pubblicata questa mattina gli analisti di Credit Suisse hanno confermato rating outperform e target price a 13 euro sul titolo del Lingotto.