FINCHE' CI SARA' L'AUTUNNO, NON AVRO' ABBASTANZA MANI, TELE E COLORI PER DIPINGERE LA BELLEZZA CHE VEDO

Demente 34528



“Per i vaccinati sarà un Natale normale”.

Non più tardi di una settimana fa Mario Draghi presentava in conferenza stampa il super green pass
e lo faceva vendendolo come lo strumento necessario per salvare le festività natalizie.

Salvarle ai vaccinati ovviamente, dei non vaccinati chissenefrega,
visto che abbiamo appurato che senza siero non possono essere considerati parte della società.


Peccato spunti sempre qualche grande esperto a rompere le uova nel paniere del premier,
anche se per restare in tema sarebbe più opportuno dire “le palle dell’albero di Natale”.


Un po’ com’è accaduto in queste ore col pasticciaccio fatto con la circolare firmata da Giovanni Rezza
e dal ministero dell’Istruzione sul ritorno in Dad di un’intera classe in caso di positività di un solo alunno.

Il tutto all’insaputa di Draghi che, venuto a conoscenza dell’operazione,
ha subito imposto il dietrofront cancellando la circolare dopo poche ore.



A esprimersi sul Natale degli italiani arriva Massimo Andreoni, infettivologo del Policlinico Tor Vergata:


“Si potranno anche passare con i propri cari, ma rispettando alcune regole che poi sono quelle che conosciamo.
Il fatto di riunirsi tra persone vaccinate riduce il rischio di infezione anche se non lo esclude.
Il primo consiglio che posso dare è di creare un ‘cordone’ di sicurezza per gli anziani e i fragili,
ad esempio per i pranzi e le cene pensare a tavoli separati tra nipoti e nonni“.


Alla faccia della normalità.



Ma come?

Ci illustrate il super green pass come la panacea di tutti i mali natalizi

e poi scopriamo che un’intera famiglia di vaccinati non può sedersi nemmeno a tavola insieme il 25 dicembre?



Ma non finisce qui perché il professore ci tiene a cancellare con chiarezza ogni speranza di normalità durante le festività:

“Meglio poi indossare la mascherina e, quando possibile, mantenere sempre un certo distanziamento,

soprattutto nei momenti di massimo festeggiamento. Se siamo cauti e accorti questo Natale riusciremo a festeggiarlo in famiglia”.



Mascherina,

distanziamento,

cautela.

La solita martellante narrazione.


Ma quindi, cosa sarebbe cambiato rispetto al Natale dello scorso anno?


Un intero nucleo familiare vaccinato e greenpassato

si ritrova a dover seguire gli stessi accorgimenti

e a subire le stesse raccomandazioni del Natale scorso,

quando ancora la campagna vaccinale non era partita.




Sarà colpa dell’arrivo della variante Omicron ?

Per giorni descritta dal giornale unico del virus

come la più insidiosa di tutte

per poi venire smentita e sgonfiata dai fatti.



Fateci caso: ogni variante è sempre più pericolosa della precedente e meno pericolosa della successiva.



Tipico della liturgia del terrore con la quale dobbiamo rassegnarci a combattere anche a Natale.
 
Buffoni 34529 e 34530 (non mi riferisco a Cacciari che lodo pubblicamente, da sempre).


Massimo Cacciari, ospite mercoledì scorso del salotto televisivo di Lilli Gruber,
ha presentato una interessante iniziativa di controinformazione
che prenderà il via l’8 dicembre a Torino, denominata “Commissione Dubbio e Precauzione”.


Non appena l’autorevole esponente di un dissenso abbastanza diffuso nel Paese
ha spiegato che in tale occasione parleranno innumerevoli scienziati
che in tutto o in parte non condividono l’imperante visione unica
-definita dallo stesso Cacciari “o vaccino o morte-,
i due talebani sanitari presenti lo hanno tacciato di eresia.


In particolare, Beppe Severgnini, spalleggiato da Alessandro De Angelis,
scuoteva la testa in senso di disapprovazione preconcetta non appena l’ex sindaco di Venezia iniziava a parlare
e, senza nemmeno ascoltare i nomi degli studiosi eterodossi che ha provato a menzionare Cacciari,
ha stabilito che i veri scienziati li conosce solo lui,

gli altri sono solo emeriti cialtroni che non sanno distinguere “una virus da un carburatore”.


Inoltre, questo ennesimo campione del terrore virale, ha ribadito una analoga ammonizione,
anch’essa riportata su queste pagine, già precedentemente espressa nei riguardi del microbiologo Andrea Crisanti,
che così possiamo sintetizzare:

è pericoloso esprimere troppi dubbi e pareri discordanti su questa materia in prima serata tv, perché poi la gente si spaventa e non si vaccina.


Ecco, io trovo veramente agghiacciante un siffatto e reiterato appello all’autocensura da parte di Severgnini,
soprattutto in considerazione del fatto, assolutamente decisivo, che non stiamo parlando di un virus, il Sars-Cov-2,
che manda chiunque lo incontri in terapia intensiva o all’obitorio.


Semmai è la martellante propaganda del giornale unico del virus,

di cui il notista del Corriere della Sera costituisce un esempio preclaro,

che tende a fuorviare l’opinione pubblica,

spacciando una malattia grave solo per una ristretta fascia della popolazione,

la quale ora fortunatamente può contare anche su un vaccino,

per una sorta di piaga d’Egitto del terzo millennio.


Certo, per chi continua a trarre beneficio politico e professionale, da questo clima di insensato terrorismo,
basato attualmente su un tasso di letalità che in questo inizio d’inverno sembra in linea con quella dell’influenza stagionale,
non può che preoccupare l’iniziativa di un accademico il quale, con ammirevole energia e coraggio,
sta cercando di riportare il dibattito nazionale ad una condizione di accettabile equilibrio, tanto sul piano scientifico che costituzionale.
 
Succede che in diretta a Piazza Pulita, talk show in prima serata de La7 condotto da Corrado Formigli,
va in scena l’ennesimo tentativo di screditamento nei miei confronti.

L’inviato del programma Alessio Lasta mi attribuisce una serie di bufale che in realtà, e come al solito, non sono bufale.

Non appagato di tutto ciò, mi definisce pure “negazionista”,
proprio io che ho pubblicato il primo libro, in ordine di tempo, sul coronavirus:
Coronavirus, tutto ciò che non torna sull’epidemia che ha scosso il mondo”.


Andiamo con ordine.

Lasta torna sul caso Josefa, la naufraga salvata al largo della Libia dalla nave della Ong spagnola Open Arms nel luglio del 2018.

Come poi spiegato da Annalisa Camilli, giornalista italiana a bordo della nave,
Josefa aveva veramente lo smalto rosso sulle unghie delle mani:

“Josefa ha le unghie laccate perché nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna
le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare”.

Un protocollo medico molto curioso se pensiamo che la naufraga era affetta da una grave ipotermia, secondo il medico di bordo.

E è ancora più strano che Open Arms abbia preferito fare rotta verso la Spagna (“quattro giorni di navigazione”)
quando l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva offerto un porto di sbarco italiano.

È stata l’unica volta che una Ong ha rifiutato di sbarcare gli immigrati in Italia.


Ogni settimana, la Uk Health Security Agency pubblica i report sull’andamento del coronavirus nel Regno Unito.

Da settimane, pubblico sui miei canali social dei grafici contenenti i dati sui nuovi positivi e sui decessi di tali rapporti,
così per come sono e senza alcuna rielaborazione statistica, peraltro mettendoli in rapporto con la popolazione vaccinata.


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I miei grafici vengono poi mostrati dal direttore de La Verità, Maurizio Belpietro,
durante la trasmissione televisiva “Dritto e rovescio”,
per sfatare la narrazione dell’onorevole Licia Ronzulli,
e vengono pure condivisi su Twitter da Manuela Iatì, ex inviata di Piazza Pulita.

E proprio in quel momento che, con la Iatì ospite in studio,
il programma di Formigli avverte l’impellente necessità di avviare l’ennesima campagna di fango presumibilmente per indurmi al silenzio.


A questo punto, stanca dell’ennesimo programma in cui vengo messa alla gogna
senza la possibilità di un contradditorio, anche da remoto, contatto telefonicamente Corrado Formigli
a cui chiedo cortesemente di poter aver il diritto di replica.

“Pure gli assassini in tribunale hanno la possibilità di difendersi” esordisco io dopo i convenevoli.


A quel punto, uno scocciato Formigli mi risponde, cito testuale:

Molto democraticamente, essendo mio il programma, decido io chi può replicare”.


Ecco spiegata in pochi caratteri cos’è la democrazia per i “professionisti dell’informazione” schierati ideologicamente a sinistra.


Il mezzo televisivo diventa il loro personalissimo strumento per screditare quello che viene considerato il nemico.


Se fossero legali i campi di rieducazione del regime sovietico,
sono certa che qualcuno di quella parte avrebbe già proposto la mia deportazione immediata.


Ovviamente, sentito il mio legale Domenico Di Tullio, avrò il mio sacrosanto diritto di replica nelle sedi opportune.
 
Ahahahahahahah


Twitter ha pubblicato un avvertimento “Unsafe link”, “collegamento non sicuro”,

su uno studio dell’American Heart Association

che ha scoperto che i vaccini mRNA aumentano notevolmente il rischio di sviluppare malattie cardiache dall’11% al 25%.



Nel momento in cui scriviamo, il link appare cliccando sul link :


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New study and warning from American Heart Association: mRNA vaccines dramatically increase risk of developing heart diseases from 11% to 25%
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https://t.co/7QxltagOPj
— Marina Medvin
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(@MarinaMedvin) December 2, 2021

Questo avviso necessita di fare clic su “Ignora questo avviso e continua”

prima di poter procedere al sito Web dell’American Heart Association.


Incredibile che un giornale scientifico ufficiale sia censurato da Twitter su una ricerca ufficiale scientifica.

Pare che qualcuno però abbia fatto una “espressione di preoccupazione” sullo studio dell’AHA,
osservando che vi sono “diversi errori tipografici”
e “nessun dato in astratto riguardante l’infiltrazione delle cellule T del miocardio”
o “analisi statistiche per il significato fornito.”

Naturalmente nessuno ha discusso il contenuto dei dati in Twitter.


Interessante come mai Twitter abbia messo al bando una pubblicazione scientifica

solo perché ha parlato delle possibili miocarditi come effetto secondario.


Una situazione che dovrebbe far pensare alla qualità dell’informazione che ci passano i nostri social
 
Anche se a sole 500 pagine per volta

la FDA è stata obbligata a rendere noti i documenti inviati da Pfizer

sulla sperimentazione del vaccino Covid-19

, il tutto in base alla legislazione per la trasparenza dell’amministrazione FOIA,

e questi documento stanno fornendo i primi dati interessanti.

Peccato si finirà di averli nel 2076.



Dai primi documenti resi pubblici si viene a sapere che i casi avversi al 28 febbraio 2021 era pari a 42.086, di cui 2578 in Italia.

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Inoltre Pfizer aveva anche classificato il tutto sulla base sia della gravità, sia del sistema organico coinvolto.

Al di là dei disturbi generali i maggiori problemi, già nelle prime fasi delle inoculazioni di massa, aveva riguardato il sistema nervoso.

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Ecco invece la tabella messa a disposizione sempre dalla Pfizer,
che veniva a caratterizzare gli eventi avversi al 28 febbraio 2021,
cioè, come abbiamo detto, nella prima fase delle inoculazioni di massa, il tutto su base mondiale.


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Era evidente come il sesso femminile venisse a riportare un numero di eventi avversi,
gravi o meno, molto superiore rispetto a quello maschile.

Inoltre è evidente anche la classe di età in cui gli eventi avversi siano stati molto più frequenti, quella fra i 31 e i 50.


Bisogna ammettere che ora si comprende molto bene
perché la FDA sia stata così parca nel rilascio dei documenti.


Se questi sono i risultati dei primi campioni resi pubblici
possiamo immaginare, pian piano,
quello che salterà fuori man mano che si proseguirà nella rivelazione dei dati.



Certamente si tratta di dati parziali e da mettere in relazione con il numero, elevatissimo, d’inoculazioni effettuate,
ma comunque avrebbero meritati di essere pubblici, e che sono stati, tra l’altro,
forniti dalla stessa casa produttrice del vaccino.


Invece la FDA ha deciso di fare ostruzionismo.

Perchè?

Non sarebbe stato meglio renderli pubblici man mano che arrivavano?


In queste settimane viene trasmessa la serie Dopesick su DisneyPlus,
che parla, anche indirettamente, delle connivenze, penalmente accertate, fra FDA e Purdue Pharma.

Anche nell’ottica di questi fatti, avvenuti meno di dieci anni, fa, n
on sarebbe stato meglio renderli noti in una perfetta trasparenza?


Ecco, comunque gli ultimi dati pubblici sugli effetti collaterali, al 19 novembre, di OpenVaers
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Spesso si parla di guerra contro il virus,

ma in guerra un generale deve sapere le perdite subite sul campo,

per poter correggere la strategia.



Qui invece sembra si sia proceduti senza la necessaria trasparenza.
 
Eccovi le previsioni per il futuro di Saxo Bank, nota banca danese, per quanto riguarda il prossimo futuro.

Si prevedono enormi sconvolgimenti di carattere socio politico,

eventi epocali, che rischiano di cancellare poteri mondiali o trend che sembrano ora scolpiti nel marmo.


Una banca non scrive queste cose con leggerezza, quindi ecco a voi un sunto del contenuto del report:


Corsa allo spazio e nuova Guerra Fredda

Nel 2022, l’ascesa della tecnologia ipersonica e il confronto spaziale aumenterebbero la rivalità tra Stati Uniti e Cina.

Poiché alla corsa per il dominio si uniranno altri importanti attori con tecnologia militare avanzata,
tra cui Russia, India, Israele e UE, una nuova Guerra Fredda potrebbe scoppiare su più fronti.

Di conseguenza, le aziende che si occupano di tecnologie ipersoniche saranno inondate di finanziamenti,
mentre quelle che producono attrezzature belliche tradizionali rimarranno a secco


Transizione verde ritardata
L’impennata dei prezzi delle materie prime, anche a causa di scadenze irrealistiche nella transizione verde,
farebbe aumentare l’inflazione, costringendo i governi a rinunciare ai loro piani di politica climatica.

Le restrizioni ambientali sui nuovi investimenti nella produzione di petrolio e gas
verrebbero allentate per almeno 10 anni per ridurre il rischio di disordini sociali a causa dell’aumento dei prezzi di cibo ed energia.


Rivoluzione medica per far migliorare le aspettative di vita
Saxo Bank prevede un importante passo avanti in medicina il prossimo anno:
gli scienziati creeranno un “cocktail” di agenti medicinali che regolano i processi a livello cellulare,
estendendo la vita di una persona di 25 anni o più
(ricordate Dune di Frank Herbert e 300 “anni standard” di aspettativa di vita? Bene, ci si avvicina).

Un’altra scoperta rivoluzionaria – l’editing del DNA, che consiste nel “riscrivere” cellule potenzialmente pericolose –
renderà la maggior parte delle malattie un ricordo del passato.


La democrazia americana morirá tra crisi costituzionali ed economiche
Dopo le elezioni del Senato e della Camera dei rappresentanti del 2022,
i partiti si opporranno alla conferma del voto.

Di conseguenza, non verrà formato un nuovo Congresso, con Biden al potere solo per ordine speciale.

Una crisi costituzionale in piena regola all’inizio del 2023
e una “crisi esistenziale” nella più grande economia del mondo a causa dell’inflazione del 15%,
invisibile dalla seconda guerra mondiale.


Sarebbero la fine degli USA.
 
TREMENDO PENSARE POSSA ACCADERE ANCHE DA NOI.



Tre adolescenti fuggiti da un campo d’internamento per sospetti casi di Covid del Nord Australia
sono stati arrestati dalla polizia mentre tentavano una fuga.

Il tutto solo per essere stati sospettati di aver avuto contatti con una comunità in cui sono stati presenti molti casi.


La polizia ha fatto notare che e “il rischio per la salute della comunità era molto basso”,
“ma c’è assolutamente nessuna scusa per le azioni dei tre ragazzi questa mattina.”


Secondo l’Australian Broadcasting Corporation (ABC),
i tre adolescenti della comunità Binjari vicino a Katherine, di 15, 16 e 17 anni,
sono poi risultati negativi ieri al virus.

I giovani erano stati confinati in quarantena per essere stati “contatti stretti di casi positivi”,
ma, stanchi della prigionia, avevano saltato la recinzione alle 4.30 del mattino, dandosi alla fuga.

Questa, a piedi, non è durata molto e la polizia li ha trovati a non grande distanza.

Quindi sono stati interrogati su eventuali contatti che avessero potuto avere, prima di essere riportati al campo.


Il campo concentra le persone delle comunità di Bijari e Katherine nei Norther Territories australiani,
colpite dal virus, nonchè alcuni viaggiatori, fra cui uno colpito dalla variante Omicron.


Ciascuno dei ragazzi rischia una multa fino a 5000 dollari US di multa.

La polizia migliorerà le strutture di sorveglianza elettronica introducendo nuove telecamere di controllo.
BREAKING: Police set up checkpoints after several wards escaped from government quarantine facility in Howard Springs, Australia. So far, three fugitives have been caught; all three tested negative for COVID-19.Teenagers from remote NT community in custody after escape from Howard Springs quarantinepic.twitter.com/X04pm3Ox3m
— Michael P Senger (@MichaelPSenger) December 1, 2021

Voglio anche sottolineare la schiacciante conformità che abbiamo avuto,
dato che diverse centinaia di persone sono state collocate nel “Centro di resilienza”
(nuovo nome del campo di detenzione) nazionale collegata ai gruppi di Robinson River, Katherine, Binjari e Rockhole
“,

ha affermato il capo della polizia locale.


Insomma le persone sembrano proprio felici di essere chiuse in un campo di contenimento covid-19 australiano.


Una vera delizia.
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Un pilota britannico F35 da HMS Queen Elizabeth
si è espulso durante le operazioni di routine in volo nel Mediterraneo stamattina.

raccontava una notizia del 17 novembre.

Fine delle trasmissioni, ma la cosa non era chiara.

Ora, dopo che un analista militare britannico ha pubblicato un filmato, sappiamo cosa è successo..
Well thank God he is still with us! That’s all I can say. pic.twitter.com/YtL6f0BFAm

— Seb H (@sebh1981) November 29, 2021

Il caccia non è caduto in volo, semplicemente è stato gettato in mare dal pilota.


Un F35C a decollo breve/verticale invece di prendere velocità al momento del “Salto”
dalla pista della portaerei Ark Royal ha rallentato, letteralmente gettando il caccia in mare.

130 milioni di dollari, 120 milioni di euro, ai pesci…

Si vede chiaramente il pilota che si espelle al’ultimo secondo.


A essere ironici sembra che il pilota abbia lasciato il freno a mano inserito.

Cose che succedono..

Il pilota è rimasto incolume e la marina sta ancora cercando di capire che cosa sia successo.

Un bel disastro, che poteva essere ben peggiore se l’aereo avesse colpito, cadendo,
l’arco della prua della nave, danneggiandolo e obbligandola a tornare in porto.

Ricordiamo che poi il caccia era pieno di carburante avio, con degli alti rischi di esplosione.


Per fortuna non è accaduto nulla di tutto questo.

Solo 120 milioni di euro distrutti per non aver lasciato il freno a mano…
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Demenziale che vengano concesse autorizzazioni per questi studi.


Nella nostra corsa a Dio abbiamo superato un altro confine:

abbiamo creato dei robot biologici che ora si dimostrano essere in grado di riprodursi in modo autonomo.


Questi robot viventi sono stati progettati al computer e realizzati da cellule staminali,
ed ora è dimostrato che siano in grado di riprodursi autonomamente,
in una svolta che potrebbe portare a macchine auto-replicanti,

gli scienziati hanno detto.


Il progetto era iniziato nel 2020 con l’obiettivo di creare bot viventi, cioè robot biologici,
in grado di sostituire tessuti danneggiati della pelle o degli organi interni.

Gli ibridi biologico-macchina microscopici, appunto denominati “Xenobots”
erano in grado di muoversi per conto proprio, e rimanere “vivo”
per settimane alimentati dalle loro riserve di energia embrionali.

Ora gli scienziati hanno dimostrato che se i xenobots sono posti in una capsula di Petri
con cellule staminali embrionali rana, questi spezzano le cellule di rana,
le inghiottono e quindi sono in grado di riprodursi in modo autonomo.


Abbiamo creato una forma di vita artificiale che si riproduce, anche se solo a determinate condizioni.


Il processo, noto come replicazione cinematico, è stato visto in macchine molecolari
ma mai a livelli più alti della biologia.

Organismi multicellulari in genere si riproducono per scissione, in erba, o il parto.

Scientists have created the first 'living robots' that can REPRODUCE
Say hello to Xenobots 3.0!
+ The world's first self-replicating living robots
+ A potential breakthrough for regenerative medicine

Read more: Scientists build first living robots that can reproduce pic.twitter.com/ryHcIzjXTF
— Daily Mail Online (@MailOnline) November 30, 2021

La formula riproduttiva delle cellule artificiali è unica, e mai vista prima:
queste “Mangiano”, come farebbe Pac-Man, le cellule staminali
e quindi ri-assemblano il materiale biologico delle cellule sciolte per produrne di nuove.



Gli scienziati hanno usato prima il supercomputer gruppo Deep Green presso l’Università del Vermont
per creare un algoritmo che ha assemblato poche centinaia di cellule della pelle e cuore virtuali
in una miriade di forme e le forme del corpo, per compiti specifici.

Quindi ha utilizzato le cellule staminali di rane africane per dare loro forma vivente.

Potenzialmente questi xenobot, o cellule artificiali, hanno delle incredibili potenzialità mediche:
dalla riparazione dei tessuti danneggiati, alla cura delle malattie cardiache.

La loro capacità di essere programmate le rende anche potenzialmente utili in ogni settore industriale,
come, ad esempio, l’edilizia, con la potenzialità di sostituire parti strutturali danneggiate.


Nello stesso tempo dobbiamo pensare che abbiamo creato un nuovo livello di minaccia potenziale,

con la capacità di creare malattie incurabili e selettive.


Quindi abbiamo creato una vita programmabile, cose che neanche Dio ha mai provato a fare.



Il prossimo passo, quale sarà ?
 
In arrivo una riduzione dei contributi previdenziali per i redditi fino a 47mila euro,
per un iinvestimento di un miliardo e mezzo di euro,
sconto contributivo una tantum dell’1% sui primi 20mila euro di reddito, piu risorse contro il caro bollette .

Questa la proposta del Governo illustrata nell'incontro con i i sindacati ieri pomeriggio,
che ha raccolto qualche consenso in più, pur con alcuni distinguo,
rispetto all'incontro precedente sulle nuove aliquote IRPEF .

Le risorse complessive messe in campo dal Governo
per la riduzione del cuneo fiscale nella legge di bilancio 2022 salgono cosi di fatto a 10 miliardi.


In particolare, in materia di contributi pensionistici potrebbero essere in arrivo :
  • il taglio di mezzo punto dall'8,90 al 8, 40 % sui contributi a carico dei lavoratori ( ben 20 milioni i soggetti che rientrano in questa platea)

  • innalzamento della no tax area per i pensionati a 8500 euro

  • possibile intervento sulla platea degli incapienti che , con le nuove aliquote IRPEF ipotizzate per il 2022, potrebbero essere in aumento

  • ulteriore taglio di 1 punto , al 7, 4% , per chi è al disotto dei 20mila euro di reddito
La Cisl con il segretario Sbarra si è detta soddisfatta delle Novita
anche se si ribadisce che il pressing continuera in tema di riforma strutturale del fisco.


Landini della CGIL si è detto invece insoddisfatto e chiede che gli 8 miliardi a disposizione
del taglio del cuneo fiscale vadano interamente alla riduzione del fisco per lavoratori dipendenti e pensionati,
anche attraverso la decontribuzione e con le "detrazioni fiscali a vantaggio dei redditi medi e bassi".


Infine Bombardieri lamenta la mancanza, in Manovra, di «misure incisive su fisco e pensioni, e chiede piuttosto «un taglio del cuneo fiscale».


A questo miliardo e mezzo va aggiunta anche, sempre per i ceti meno abbienti
una dote di 500 milioni per contrastare il fenomeno del "caro bollette" .

Anche questi giudicati pero insufficienti anche da alcune forze politiche.


La discussione continua oggi in Consiglio dei Ministri, attualmente sospeso,
probabilmente per la difficile quadratura di tutte le esigenze all'interno del perimetro finanziario già definito dal Governo ,
anche se è di fatto salito a 10 miliardi e per le complesse verifiche dei costi che vengono richieste agli uffici ministeriali su ogni nuova ipotesi .

Le risorse per questa nuova proposta di governativa, ad esempio ,
sarebbero state raccolte dal risparmio finanziario nell'applicazione della nuova IRPEF
a partire da marzo e non gennaio 2022 (per l'entrata in vigore del nuovo assegno unico universale)
e anche grazie al meccanismo di acconti e saldi nei versamenti delle imposte.
 

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