Finmeccanica (FNC) FINMECCANICA (1 Viewer)

Giovanni Solinas

Nuovo forumer
Grazie Zen, troppo buono, vatti a vedere però anche i post dove ho toppato e magari cambi parere. :) :)
Sono ovviamente daccordo per quanto riguarda la pazienza visto che parlo di interruzione del trend rialzista nell'agosto 2006. :siesta:
 

Giovanni Solinas

Nuovo forumer
E' qualche giorno che lavoro sul grafico di Finmeccanica, ho cercato di semplificarlo al massimo per renderlo quanto più possibile chiaro e leggibile. Spero di esserci riuscito anche se mi rendo conto che effettivamente sono troppe le righe tracciate.
Partiamo dalla precedente analisi dell'11 settembre 2005 dove dicevo che: “Il futuro di Finmeccanica è orientato positivamente. Gli ultimi 12 mesi sono inseriti in un canale lineare rialzista il cui supporto nelle ultime settimane ha dato buoni segnali di tenuta lasciando ben sperare per il futuro. L'oscillazione orizzontale tra i 14 e i 16 euro nel quale il titolo è imbrigliato ormai da gennaio corrisponde al 23,6% dell'oscillazione complessiva 2000-2002. Secondo i canoni dettati dalle regole dei ritracciamenti della serie numerica di Fibonacci la sostanziale tenuta di questo livello dovrebbe portare il titolo alla ricerca del successivo livello del 38,2% che, nel caso di Finmeccanica, corrisponde a 19,50 euro.”
Ora a distanza di 2 mesi dalla precedente analisi riguardando il grafico degli ultimi 20 anni emergono ulteriori indicazioni utili e conferme.
Il titolo si trova in un momento molto delicato, direi ad un bivio cruciale, essendo contemporaneamente all'interno di tre canali parabolici tutti orientati positivamente ma dalle caratteristiche estremamente differenti: a) canale nero – si tratta del canale più veloce che ha accompagnato tutto il ribasso della bolla speculativa del 2000-2002 e che ora restringendosi fortemente si proietta verso il massimo del 2000 a circa 40 euro; b) canale blu – lo definirei il canale principale di Finmeccanica in quanto la sua influenza si estende su un arco temporale estremamente vasto, partendo dal massimo storico del 1986. E' tornato d'attualità in quanto Finmeccanica si sta avvicinando al suo supporto. Sarà la tenuta o la violazione di questo supporto a darci i segnali che aspettiamo; c) canale rosso – Dei tre canali è il più lento. Anche in questo caso l'influenza sul titolo è ventennale, nel suo cammino questo canale ha interferito col grafico attraversando il canale blu e generando parecchio disturbo. I rialzi nel 1991, 1992 e 2001 sono stati tutti arrestati dalla sua ingombrante presenza;
Lo sviluppo rialzista che ho ipotizzato nel grafico mostra un andamento a ridosso dell'evolvente parabolica di supporto del canale blu fino all'incrocio di quest’ultimo con l'evolvente parabolica di resistenza del canale rosso. Le due evolventi paraboliche si incrociano nel periodo che ho identificato come punto di inversione del trend e cioè settembre 2006.
Un ulteriore coincidenza vuole che l'incrocio si verifichi a 19,50 euro che corrisponde al 38,2% dell'onda ribassista 2000-2002.
Coincidenza nella coincidenza il livello a 19,50 corrisponde anche al 38,2% dell'onda ribassista 1986-1996.
In alternativa a questa ipotesi rialzista c'è la possibilità che il rialzo possa subire un accelerazione ed arrivare entro il settembre 2006 a toccare i 24 euro. Ne parleremo fra qualche giorno, intanto aspetto come al solito le critiche degli analisti che hanno la pazienza di leggermi.
1134688817finmeccanica20051214_05.gif
 

bobogatto

Forumer attivo
Seguo con estremo interesse il tuo lavoro e considero le curve paraboliche un ottimo sistema di analisi.
Ti chiedo di provare a raffigurarci una variante alla curva BLU considerando i seguenti punti di riferimento:

1° punto minimo del 1993

2° punto minimo del 1996

3° punto minimo del 2003 (oppure del 2004)

Ciao Bobg.
 

WOLFANG

Forumer storico
Dopo vari tentativi FNC a rotto 16,30 ed ora galoppa verso i 17,00 prox target sono indeciso sul da farsi sulle PUT marzo 2006 vendute ,purtroppo qualche mese fa ho chiuso tutte le call in gain sul titol ma ho rimasto in piedi una opzione Call 18 su Marzo
 

Giovanni Solinas

Nuovo forumer
bobogatto ha scritto:
Seguo con estremo interesse il tuo lavoro e considero le curve paraboliche un ottimo sistema di analisi.
Ti chiedo di provare a raffigurarci una variante alla curva BLU considerando i seguenti punti di riferimento:

1° punto minimo del 1993

2° punto minimo del 1996

3° punto minimo del 2003 (oppure del 2004)

Ciao Bobg.
Caro bobogatto grazie per l'interesse
avevo preso già in considerazione le evolventi praboliche che mi chiedi perchè in effetti forniscono indicazioni interessanti.
Avevo comunque deciso di non rappresentarle perchè il grafico viene troppo confuso.
Ti allego l'immagine
A tutti i migliori auguri di buon Natale
1135407768finmeccanica20051224_01.gif
 

WOLFANG

Forumer storico
Mancavano all'appello Fiat ,Telecom,oggi Finmeccanica dove hanno esagerato per la verità ed ora cosa rimane sul listino ma solo ENEL se non sbaglio e la festa è finita.
Penso proprio sia ora di mettere in portafoglio qualche PUT amici :down: :down:
 

tontolina

Forumer storico
Finmeccanica/ Guarguaglini va all'attacco di Thales e Alcatel...Martedí 07.03.2006 14:06
In una Europa in cui nessun settore sembra ormai immune da un processo di consolidamento, Finmeccanica “dovrebbe trovarsi a giocare un ruolo di primo nel più volte annunciato, e per certi versi auspicato, piano di concentrazione continentale”. Grazie anche alla continua “marcia” degli ordini provenienti dal settore della difesa, mentre Borsa Italiana dà la luce verde per la quotazioni di Ansaldo Sts.

Lo sostengono gli analisti di Banc Insinger de Beaufort, ricordando come l’obiettivo del gruppo guidato da PierFrancesco Guarguaglini sia di giungere ad una focalizzazione delle sue attività attorno ai settori dell’aeronautica, difesa e spazio.

E nonostante un certo “freddo” tra le relazioni Italia-Francia dopo l’incidente “diplomatico” della fusione Suez-GdF in chiave “anti-Enel”, il prossimo obiettivo per Finmeccanica sembra decisamente essere ancora una volta un’azienda francese, dopo che già le attività spaziali del gruppo sono state conferite, quasi un anno fa, ad una joint venture costituita con Alcatel (la Alcatel Alenia Space).

Secondo gli esperti della banca d’affari olandese, che in Italia ha aperto i battenti nel 2001 rilevando la “storica” Nusa Sim di Roma, è infatti la francese Thales una delle società che più si addicono, da un punto di vista delle sinergie industriali, ad una integrazione con il gruppo italiano.

Anche perchè dall’eventuale aggregazione, di cui si parla ormai da mesi in Borsa, nascerebbe uno dei leader mondiali nell’importante settore dell’elettronica per la difesa.

In attesa dei dati 2005 definitivi di Finmeccanica (preannunciati per il 28 marzo prossimo) una recente ricerca di Banca Finnat stimava in poco meno di 2,9 miliardi di euro l’enterprise value delle attività di elettronica per la difesa del gruppo italiano, la cui capitalizzazione complessiva è pari a 8 miliardi di euro mentre la capitalizzazione di Borsa di Thales si aggira al momento sui 6,57 miliardi.

Per riuscire in una simile impresa Finmeccanica dovrà sapersi muovere meglio dell’Enel, visto che non è un mistero che la società sia da tempo “super corteggiata” anche dalla francese Eads (socio di riferimento del consorzio europeo Airbus).
E per questo sarebbe importante il gioco di squadra con Alcatel, che in Thales già dispone di una quota pari al 9,5% e di da tempo si vocifera che voglia salire al 30%, ma che stando alle parole dell’amministratore delegato di Dassault, Charles Eldelstenn, non avrebbe presentato alcuna offerta per la quota del 5,7% messa in vendita dal gruppo. Tutto resta dunque in mano alle decisioni del governo di Parigi, essendo lo Stato francese al momento il primo azionista singolo con una quota del 31,3%.

Anche se il flottante, pari al 50,9% (di cui il 5,1% in mano ai dipendenti) potrebbe consentire il lancio di un’opa alla portata del gruppo italiano, che può ancora fare cassa cedendo gli ultimi titoli Stm rimasti in cassa (anche se proprio Guarguaglini pochi giorni fa ha smentito che sia allo studio una simile operazione, per ora). O procedere ad un ulteriore focalizzazione sul “core business” che porterebbe le attività civili del gruppo, dopo il fallimento del progetto Finmeccanica2, ad uno scorporo e al successivo sbarco in Borsa (come nel caso di Ansaldo Sts), non essendo neppure da escludere in alcuni casi, per gli esperti di Banc Insinger, la cessione diretta.

Luca Spoldi


http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/finmeccanicadiere.html
 

tontolina

Forumer storico
Spazio ultima frontiera
Alcatel incorpora Lucent, Eads punta a Thales. E Finmeccanica?Lunedí 03.04.2006 11:29
Le grandi manovre in Francia attorno a Thales sembrano segnare un’improvvisa accelerazione. Mentre Alcatel, uno dei possibili pretendenti a salire di peso tramite il conferimento di asset nel settore aerospaziale (Alcatel Alenia Space), ha ormai ufficializzato l’acquisizione di Lucent (operazione che riguarda le attività civili nel settore della telefonia), la stessa Thales ha annunciato che in settimana il Cda valuterà la possibilità di un legame più stretto con Eads, a sua volta interessata a crescere nel settore dell’elettronica per la difesa.

Intanto la stampa inglese rilancia l’ipotesi di un’uscita di Bae Systems da Airbus, in cui finora la società detiene il 20% (mentre il restante 80% è in mano proprio a Eads).

Un valzer di alleanze che riguarda da vicino l’italiana Finmeccanica, che fa il tifo per Alcatel in modo da ottenere in contropartita del suo “waiver” (il diritto formale di accettazione per ogni eventuale accordo sottoscritto da Alcatel che riguardi la joint venture Alcatel Alenia Space) una quota del 5%-10% della stessa Thales.

Ma iniziamo per ordine: ieri Alcatel ha annunciato di aver raggiunto l’accordo per acquistare Lucent Technologies Inc. per 13,45 miliardi di dollari. Un’operazione “tutta carta” che valuta la società statunitense 3,01 dollari per azione, appena sotto il prezzo di chiusura di venerdì scorso a Wall Street (3,05 dollari) ma circa il 7% più della chiusura del 23 marzo scorso, il giorno prima che Alcatel e Lucent confermassero l’esistenza di trattative per arrivare ad una fusione.


Gli azionisti di Lucent deterranno il 40% della compagnia che nascerà dalla fusione, ricevendo 0,1952 Adr (American depositary receipt) di Alcatel per ogni azione Lucent posseduta. Come previsto, l’attuale numero uno di Lucent, Patricia Russo, sarà l’amministratore delegato della nuova società, che avrà sede a Parigi, mentre l’attuale capo di Alcatel, Serge Tchuruk, sarà nominato presidente non esecutivo.

Un’operazione che piace ad analisti e mercato: mentre sul listino di Parigi il titolo Alcatel vola al rialzo di oltre il5%, una prima nota del broker giapponese Nomura, che conferma il proprio “neutral”per Alcatel alzando allo stesso livello il giudizio, sinora negativo, su Lucent, ricorda che “grande è bello” per il settore degli apparati per telefonia, tanto più che vi sarebbero ampi spazi di crescita per i margini reddituali della nuova realtà, che consente ad Alcatel inglobando l’ex spin off di At&t di espandere significativamente la propria presenza sul mercato statunitense.



Quanto a Thales, gli “eserciti” dei due contendenti sembrano in movimento. Se Alcatel continua a sperare in un’alleanza “doc” francese, Eads ha avuto la rassicurazione che in settimana la propria proposta verrà valutata dal consiglio di amministrazione del gruppo dell’elettronica per la difesa in cui il governo di Parigi è attualmente primo socio col 31,3%.
Eads gioca la carta della difesa comune europea, ricordando che l’eventuale rafforzamento di Alcatel, già socia al 9,5% di Thales, potrebbe, proprio tramite Finmeccanica e i suoi “contatti” transatlantici, finire col favorire i gruppi a stelle e strisce come Lockheed e Boeing.

Nello stesso tempo per Eads potrebbe essere arrivato il tempo di acquisire il pieno controllo del consorzio europeo Airbus, se si riveleranno fondate le indiscrezioni della stampa britannica che danno Bae Systems, attuale socio al 20% (il restante 80% è già in mano a Eads), pronto ad uscire dal capitale, per potersi concentrare a sua volta sul settore militare, magari tramite una fusione con la statunitense L-3 Communications, già partner di Finmeccanica negli States (anche se la società britannica ha smentito di recente simili rumors).

Che l’opzione sia qualcosa di più di una mera possibilità è stato del resto confermato dal fatto che nell’ultimo progetto di bilancio Eads ha previsto un accantonamento fino a 3,5 miliardi di euro, a fronte di un valore della quota che per gli analisti oscilla tra 4,5 e 6 miliardi di euro.

Non va infine dimenticato che la stessa Eads aveva annunciato il mese scorso di essere pronta ad aumentare la propria quota nel gruppo missilistico Mdba, dove è attualmente socia al 37,5% in compagnia proprio di Bae Systems (a sua volta al 37,5%) e Finmeccanica (25%). Le “grandi manovre” di primavera del settore della difesa europea, insomma, sono ormai alle porte.
Luca Spoldi
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/borsealcatel.html?pg=3
 
MI PIACEREBBE ENTRARE SU QUESTO TITOLO,MA COME SI FA A VEDERE UN GRAFICO A LUNGO TERMINE QUANDO UN ANNO FA VALEVA 0,7,C'è UN GRAFICO A 5 ANNI CHE COMPRENDE ANCHE LA CONVERSIONE???OPPURE QUANDO REALMENTE SI è RIVALUTATO FINMECCANICA A 5 ANNI? SE AVESSI INVESTITO 10O ADESSO COSA AVREI COMPRESO DI CONVERSIONE E DIVIDENDI???GRAZIE A QUELLA SUPER MENTE CHE è CAPACE DI FARE IL CALCOLO,SEI VERAMENTE UN GENIO SE SEI CAPACE,GRAZIE
 

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