applausi a GIORGIOFRA

09 Dicembre 2012 12:33
Il problema vero è che manca la persona giusta al momento giusto. Credo che questo sia il vero terrore delle oligarchie che stanno manovrando i pupazzi di stato, pseudo tecnici incapaci anche di gestire un semplice bar, ma così tronfi da credere di essere gli unici conoscitori di una serie di formule alchemiche utili a salvare il mondo.
Se, attraverso lo spread, il rating, e la speculazione in genere, riescono a terrorizzare le nazioni, è perchè manca la persona che sappia sbattere i pugni sul tavolo, ed invertire il fardello della paura.
Se fossi il capo del governo farei cagare sotto tutti quelli che vogliono impossessarsi delle nostre vite. Innanzitutto minaccerei il default del paese, mettendo ben in evidenza che, se crolla l'italia, crolla l'intero sistema finanziario mondiale, con un effetto domino di inaudita violenza. E a quelli che dovessero minacciare ritorsioni farei ben presente che se Atene piangerà Sparta avrà poco da ridere.
Poi stringerei forti alleanze con l'Iran e la Russia, giusto per assicurarmi le indispensabili forniture di energia, fondamentali al nostro Paese. Questi paesi sarebbero ben lieti di metterlo in Kulo agli USA ed alla finanza giudo-massonica.
Uscirei immediatamente dall'Euro e riacquisterei la sovranità monetaria e la gestione delle relative politiche. Nel contempo chiederei agli USA la restituzione dell'oro italiano, ben sapendo che tale restituzione non avverrà mai. Perchè quello che non si dice è che l'oro della Banca d'Italia in realtà è stato requisito dagli anglo-americani, rispondendo ai disegni del progetto giudo-massonico di trasformare tutti i popoli in schiavi attraverso la moneta fiat. L'oro, che è qualcosa di materiale, o c'è o non c'è. Ma la Moneta fiat, come tutte le cose immateriali, può essere manipolata a piacimento, si può creare e si può distruggere, se ne può alterare il valore e la disponibilità secondo le esigenze dei "mercati", ovvero dell'oligarchia parassitaria la cui famelica voracità ha determinato la situazione attuale.
Provvederei a ripagare il debito pubblico attraverso la stampa delle lire, e non con nuove emissioni, facendo attenzione a gestire la conseguente inflazione per salvaguardare le classi più povere. In parole povere mi preoccuperei che tutti, e dico tutti, abbiano di che mangiare, abbiano una casa, e possano pagare le bollette di luce e gas. Quindi nazionalizzerei questi servizi per poter praticare dei prezzi politici. In *** al mercato.
La conseguente inflazione renderebbe estremamente competitive le merci italiane ed incrementerebbe il turismo, con un flusso di valuta pregiata più che sufficiente a pagare le importazioni che, comunque, si ridurrebbero all'energia ed alle materie prime.
Le importazioni di altri prodotti, rese meno competitive dalla svalutazione della moneta, crollerebbero, apportando linfa vitale alle agonizzanti imprese italiane.
Per un periodo di due o tre anni taglierei drasticamente le pensioni e gli stipendi pubblici superiori alle 2500 euro, eliminerei i finanziamenti ai partiti ed ai giornali, taglierei del 70 per cento il numero di persone che vivono di politica, sfoltirei la burocrazia e le forze dell'ordine senza licenziare, ma semplicemente non sostituendo coloro che andranno in pensione. Dimezzerei il numero dei detenuti attraverso altre forme di pena ed eliminando la carcerazione preventiva. Dimezzerei il numero di dipendenti dell'agenzia delle entrate e della guardia di finanza, resi inutili da una drastica riforma del fisco. Eliminerei almeno il 50 per cento delle leggi.
Riformerei il fisco attraverso l'istituzione di tre sole imposte: una imposta sul reddito del 10% determinata in maniera forfettaria che vincola il contribuente a pagamenti mensili per i successivi 3 anni. Tale imposta andrebbe allo stato.
Una imposta sui consumi, di facile determinazione e riscossione, che andrebbe alle regioni. Una imposta patrimoniale dell'1 per cento che andrebbe ai comuni.
Istituirei una giornata di festa nazionale in cui si incendiano grandi falò fatti di registri, fatture e registratori di cassa. Nessun obbligo di contabilità fiscale.
Quelli che facevano i commercialisti divengono dei tutor. In pratica ogni commercialista diventa l'interfaccia tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Nessuno deve più recarsi in alcun ufficio pubblico per nessuna ragione. Qualunque pratica deve essere evasa dal proprio tutor che, disponendo di un terminale collegato a tutte le pubbliche amministrazioni e disponendo della conoscenza delle norme, esegue in tempo reale qualunque pratica, dall'iscrizione all'università all'inizio di una attività, da una licenza edilizia ad una pratica pensionistica. Ogni cittadino può scegliere il tutor che preferisce, come per i medici di famiglia, con la conseguenza che ogni tutor cercherà di dare il servizio migliore per accaparrarsi clienti. Il compenso sarà corrisposto dallo stato: un tot per assistito. In tal modo, anche grazie all'informatica, il 90% delle strutture burocratiche divengono inutili, con enormi risparmi di denaro ed enormi guadagni in velocità ed efficienza.
Per eliminare la corruzione farei una legge che stabilisce che è tutto consentito, salvo ciò che è espressamente proibito, e secondo regole chiare. In pratica se voglio costruirmi la villetta su un terreno vado dal mio tutor il quale mi dice se posso farla o meno, e secondo quali regole. Se posso farla la faccio senza chiedere alcuna autorizzazione, ma semplicemente comunicando la cosa e spedendo il progetto. Se voglio aprire un bar il mio tutor mi dice se posso farlo e secondo quali regole. Se posso farlo lo faccio. I controlli sanitari possono sempre essere fatti in qualsiasi momento. Non è giusto aspettare mesi perchè un sanitario mi rilasci un nulla osta.
I concorsi vengono aboliti. Per assumere del personale occorre raccogliere le domande di tutti quelli che hanno i requisiti necessari, e poi, pubblicamente, estrarre a sorte i vincitori. In fondo un infermiere è un infermiere. Che sia un pò più bravo o un pò meno bravo di un altro non conta assolutamente nulla.
Vengono aboliti i consigli comunali e regionali: costosi, inefficienti, ed ostativi ad un agevole attività decisionale. I piccoli interessi di bottega spesso paralizzano l'attività decisionale di chi deve compiere delle scelte. Per cui i cittadini votano, con un sistema a doppio turno, il sindaco ed il governatore della regione. Dove stanno tanti galli non fa mai giorno. Questo produce minori costi e più efficienza, ma sopratutto consente di addebitare con chiarezza quelle responsabilità che oggi appaiono sempre incerte e sfumate.
Riformerei completamente il sistema sicurezza secondo paradigmi completamente diversi da quelli attuali. E' innegabile che il sistema attuale sia estremamente costoso ed inefficiente. Che in una zona ci siano dei camorristi, di cui si conosce tutto, e che impunemente continuano a distruggere la vita delle persone mentre i tribunali cazzeggiano è semplicemente assurdo. Io, nei confronti delle mafie, sono per la politica del mullah Omar. Un bel giorno si prendono tutti i maggiori esponenti delle mafie e si impiccano sulla pubblica piazza, senza processi e senza tante storie. Parlo di criminali di chiara fama, che passano la loro vita a distruggere quella degli altri, e che non hanno alcun diritto alle garanzie dello stato di diritto. La criminalità organizzata non si può combattere con il bisturi. Appena si mettono in galera 100 esponenti vengono sostituiti da altri cento. La mafia si autorigenera, con la conseguenza che va eradicata in modo drastico e definitivo. Naturalmente chiedendo al popolo, che dovrebbe essere sovrano, se sia o meno d'accordo. Sono convinto che il 99 per cento della popolazione approverebbe con entusiasmo.
Per quanto riguarda la criminalità non organizzata utilizzerei altri sistemi. Chiamerei ad uno ad uno i delinquenti e darei loro questa chance: o continui a rompere i coglioni all'umanità, con la conseguenza che ogni settimana ti massacreremo di mazzate, oppure la smetti. Se non hai di che vivere ti diamo un lavoro ed uno stipendio: se sgarri ti facciamo cagare sangue. Dare un lavoro a coloro che abbandonano le attività criminali costa molto, ma molto, ma molto meno che combatterle e mandarle in galera.
Riserverei le tutele dello stato di diritto a tutti i cittadini che comunque, anche se sbagliano, non sono delinquenti abituali, ovvero non hanno quella condotta di vita tale da dimostrare in modo inconfutabile che vivono svolgendo regolarmente attività criminali. Naturalmente provvederei a rimpatriare tutti gli stranieri che non hanno un lavoro stabile, ma non a chiacchiere, ma con l'accompagnamento coatto al loro paese.
Farei una politica tale che ogni famiglia abbia una casa. Naturalmente non costruendo nuove abitazioni, ma consentendo l'acquisto di abitazioni esistenti con un mutuo al 100% erogato da un ente statale senza interessi, ad un canone di riscatto commisurato alle possibilità economiche della famiglia. Se la famiglia dovesse crescere, ed aver bisogno di un alloggio più grande, potrà acquistare una nuova abitazione, computando l'importo nel frattempo versato. Naturalmente inpignorabilità della prima casa, salvo il caso in cui sia stata accesa volontariamente una ipoteca.
L'eradicazione della criminalità, la scomparsa della corruzione, la bassa pressione fiscale, la disponibilità di giovani preparati ed istruiti, attrarrebbero nel nostro Paese una grande quantità di industrie con assorbimento della disoccupazione, sopratutto intellettuale. Esenterei dal pagamento delle tasse quella parte di reddito che derivasse dall'esportazione. In cambio otterrei occupazione e valuta pregiata.
E per finire lascerei agli italiani quelle libertà di fare e di intraprendere che consentono al nostro popolo, comunque geniale, di competere con chiunque, libero dal fardello di un sistema asfissiante che ci sta trascinando verso il baratro.