Forse anche voi qui ve ne mettete troppe? Vi frequento poco, cioè vi leggo ma scrivo poco, chiedo scusa, ma non voglio disturbare.
Però so che anche voi qui siete tanto bravi, che ne sapete tante o tutte, che siete anche buoni, gentili e comprensivi, che io ho tanto da imparare da voi.
E allora vi ammiro anche voi e anche in voi vedo come vorrei essere io che però per i miei limiti non riesco ad essere come voi.
Volevo anche dire che io sono sì Ignorantello, che mi sento triste e sconsolato per la mia condizione senza speranza di miglioramenti.
Però volevo anche dire che la mia ignorantellanza, la mia inconsapevolezza di quasi tutto, mi rende anche in qualche modo felice. E' la contentezza dell'ignaro insomma, dell'ignorantello che certo vorrebbe imparare, che sempre legge e si informa, ma che non riesce, oppure riesce ma poi si dimentica quello che ha imparato.
E allora me ne rendo purtroppo ben conto ma mi do pace e vivo tranquillo senza mettermene troppe.