Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott

Non rientro.
Aspetto le elezioni di ottobre: tutti dicono che la situazione politico-sociale sarà incandescente.
Dove abito io sono già comparse scritte del tipo: "Ditadura nunca mais".

Si temono interventi dell'esercito: non dico un golpe, però un intervento dei militari è temuto (e fors'anche auspicato).
D'altronde il PT di Lula è notoriamente corrotto: come il PD in Italia, anche il PT in Brasile è un partito odiato dai suoi stessi elettori.
A ottobre, in Brasile la scelta sarà tra la corruzione (Lula) e la dittatura (Bolsonaro): questo è ciò che mi hanno detto tutti finora, ricchi e poveri.

E alla fine, tanti non solo temono, ma addirittura sperano in un intervento dell'esercito che s'imponga sui due sfidanti alla Presidenza.

Parecchia carne al fuoco, direi, ... volendo tornare ad un dialogo sulle forme di governo de "La Repubblica"
 
Parecchia carne al fuoco, direi, ... volendo tornare ad un dialogo sulle forme di governo de "La Repubblica"

Mi pare che taluni sarebbero orientati verso un superamento della forma democratica ("dittatura", anche se attraverso libere elezioni), altri per una sua sospensione (militari), ... e poi invece ci sarebbero i corrotti, difensori di quella "libertà" per la quale sarebbe giusto sacrificare la propria vita (?). Un bel quadretto
 
Mi pare che taluni sarebbero orientati verso un superamento della forma democratica ("dittatura", anche se attraverso libere elezioni), altri per una sua sospensione (militari), ... e poi invece ci sarebbero i corrotti, difensori di quella "libertà" per la quale sarebbe giusto sacrificare la propria vita (?). Un bel quadretto
La dittatura brasiliana durata vent'anni ha lasciato in eredità, come forma di governo privilegiata, una sorta di democrazia populista tutelata dall'esercito, che poi è il modello politico di Bolsonaro.

Sotto il governo Lula i poveri, cioè "o povo", il popolo - perché qui i poveri sono il popolo - ha visto un miglioramento delle proprie condizioni.
Purtroppo, Lula ha cercato di consolidare il proprio potere con il clientelismo, distribuendo incarichi in posti privilegiati (vedi Petrobras, la potentissima compagnia petrolifera in cui comanda il governo brasiliano) ai propri fedelissimi, i quali si sono personalmente arricchiti con le tangenti.

La situazione è questa, purtroppo: in Università tutti hanno deciso di votare Lula "turandosi il naso", perché il pericolo "Ditadura" con Bolsonaro è reale.

Anche in Italia la situazione non è delle più rosee: a me la Meloni sta pure simpatica, grida, urla, è stata la tata della figlia di Fiorello, probabilmente non è neppure così fascista, etc.
Epperò si porta dietro i fascistoni, che non sono certo pochi.
Allo stesso modo Salvini raccatta voti ovunque, ma si porta dietro anche tanta - troppa! - feccia.

D'altro canto il PD fa pena a se stesso.

Che fare? Io, per fortuna, sono qui in Brasile e non voterò (anche perché il termine per richiedere il plico elettorale è scaduto e proprio nei giorni in cui avevo il "febbrone" e non pensavo certo a Letta & C.).
 
Le destre al mondo sono in salute e sono forti (anche se non maggioritarie).
A sinistra, se si esclude la Germania, vi è purtroppo il vuoto.
Questo è il dramma politico del mondo contemporaneo.

Un elettore progressista che non può votare l'SPD perché non è tedesco si trova davvero sperduto.
Lì occorre un lento lavorio culturale, intellettuale, filosofico, che non è certo semplice e con effetti immediati.
 
... Lì occorre un lento lavorio culturale, intellettuale, filosofico, che non è certo semplice e con effetti immediati.

Lì occorre un passo indietro : non si va verso le periferie, si favorisce e si sprona che le periferie siano il centro e che da lì rinasca il ceto politico della levatura morale e intellettuale che ci manca, accettando di metterci da parte. Sarebbe una cosa di sinistra.

Questo processo, questa pseudo sinistra che abbiamo, non lo innescherà mai.

Non se ne scorgono neppure cenni, si rema anzi contro

Quindi : non è una questione ideologica ma una guerra di bande per il controllo del territorio
 
Lì occorre un passo indietro : non si va verso le periferie, si favorisce e si sprona che le periferie siano il centro e che da lì rinasca il ceto politico della levatura morale e intellettuale che ci manca, accettando di metterci da parte. Sarebbe una cosa di sinistra.

Questo processo, questa pseudo sinistra che abbiamo, non lo innescherà mai.

Non se ne scorgono neppure cenni, si rema anzi contro

Quindi : non è una questione ideologica ma una guerra di bande per il controllo del territorio

In buona sostanza, semplificando, la cosa più di sinistra che la nostra pseudo "sinistra" potrebbe mai fare sarebbe il suicidio della sua classe dirigente per una sua sostituzione.

Ma mi parrebbe inutile chiedergli un simile sacrificio

:-D
 
In buona sostanza, semplificando, la cosa più di sinistra che la nostra pseudo "sinistra" potrebbe mai fare sarebbe il suicidio della sua classe dirigente per una sua sostituzione.

Ma mi parrebbe inutile chiedergli un simile sacrificio

:-D
Robespierre, in un suo famoso discorso, sostenne che non esiste spettacolo più bello e più santo di una nazione che si purifica e si purga.
E così concluse: "Io sono costretto a ghigliottinarvi tutti, perché voi non volete farlo da soli!".

E poi pianse, come sempre.
 
Sorry, parlate della politica come se i popoli (e gli individui ergo la liberta') esistessero. Potrebbe darsi che si debba applicare anche in questo caso la caverna di Platone e quindi piuttosto che della realta' si osservi (e si discuta) la sua demagogia? A me sembrerebbe (sopratutto dopo la gestione mondiale della palese farsa covidiota) piu' realistica una lettura del genere:
 
Sorry, parlate della politica come se i popoli (e gli individui ergo la liberta') esistessero. Potrebbe darsi che si debba applicare anche in questo caso la caverna di Platone e quindi piuttosto che della realta' si osservi (e si discuta) la sua demagogia? A me sembrerebbe (sopratutto dopo la gestione mondiale della palese farsa covidiota) piu' realistica una lettura del genere:
1 ora, 42 minuti e 40 secondi?
Ho cliccato a caso, prima di addormentarmi, e ti riscopro pure antisemita.

Mi sa che tu, dalla caverna, non sei davvero mai uscito :wall:
 

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