Dividendo di 0,63 euro e per i prossimi anni possibile una cedola straordinaria
Alla luce di questa performance, Unicredit ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,63 euro per azione, che verrà messo in pagamento ad aprile. Ma a sorprendere maggiormente il mercato è la politica dei dividendi futura, a partire dal 2020, che potrebbe vedere anche una cedola straordinaria.
“L’utile consolidato sottostante è la base per la nostra proposta di distribuzione del capitale per l’esercizio 2019, che consiste in 1,4 miliardi di dividendi cash e 0,5 miliardi in riacquisto di azioni proprie, soggetto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti e dell’autorità competente”, ha precisato Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit, aggiungendo: “Considereremo un incremento della distribuzione di capitale al 50% per il 2020, pagato nel 2021, e per il resto del piano. Come abbiamo già ribadito, preferiamo il riacquisto di azioni proprie, rispetto all’M&A. Ciò non è cambiato”.
Per Equita dividendo 2020 si aggirerà su 0,80 euro cash e nel 2021 a 1,5 euro
“In base ai nostri calcoli, l’aumento del payout dovrebbe portare a un dividendo per azione 2020 da 79 a 99 centesimi, di cui 80 centesimi cash e 20 via buyback, per uno yield del 7,5% – ha stimato Equita nella nota odierna, diffusa dopo i conti di Unicredit – Inoltre, ipotizzando un MDA (Maximum Distributable Amount, ndr) buffer di 250bps ci sarebbe spazio nel 2021 per un dividendo straordinario fino a 1,5 euro per azione”. Al di là dell’importo del pagamento, l’ulteriore miglioramento della dividend policy, secondo la sim milanese, ha un valore segnaletico determinante riguardo alla rinnovata stabilità sulla posizione di capitale e sulle prospettive reddituali del gruppo. Il suo giudizio su Unicredit rimane quindi confermato al gradino Buy (acquistare) con un target price pari a 16,5 euro.
Unicredit conferma target 2020, focus si sposta su rafforzamento clientela
Unicredit ha confermato i target per il 2020 prevedendo ricavi pari a 18,2 miliardi e un utile netto sottostante di 4,3 miliardi, con costi inferiori a 10,2 miliardi. Per il futuro la banca intende focalizzarsi maggiormente sul rafforzamento della propria clientela: “Con il successo di Transform 2019 alle spalle, possiamo adesso dedicare tutte le nostre energie e i nostri sforzi per conseguire il nostro nuovo piano, Team 23 – ha detto Mustier – Mentre Transform 2019 era un piano di ristrutturazione e riassetto del gruppo, Team 23 si focalizza sul rafforzamento e la crescita della nostra base clienti”.