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come nò. ma soprattutto mettevo le mani dappertutto, come in quella campanella che anzichè scuoterla per farla suonare ci misi subito la mano dentro per smontarla
come nò. ma soprattutto mettevo le mani dappertutto, come in quella campanella che anzichè scuoterla per farla suonare ci misi subito la mano dentro per smontarla
Sono stato laggiù nel profondo Sud (foreste non depilate casentinesi) e, nel corso di un'incursione a Camaldoli, in un luogo ove mi son fermato per assaggiar la schiacciata locale (non è un colpo di tennis: come consistenza, è una via di mezzo tra una croccante schiacciatina e una piadina), ho visto sua maestà imperiale, il Prof. (in pensione) Franco Berrino.
L'avevo già visto qualche settimana fa a Milano, in Piazzale Cadorna.
Il mondo è piccolo.
Forse mi sta pedinando, per vedere se bevo la coca-cola zero.
In quell'occasione ho bevuto una tisana.
Non essendo Egli un influènser, non gli ho chiesto un sèlfi bella zio.