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Fotovoltaico, a gennaio produzione a circa il 3% del totale nazionale

13-02-2012

La produzione di energia elettrica da fonte solare conferma il suo trend positivo che prosegue ormai da diversi mesi: a gennaio i moduli fotovoltaici installati lungo la Penisola hanno prodotto in totale 805 GWh, in crescita del 422,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (154 GWh). L’elettricità dal sole, in forte aumento, ha rappresentato il 3,3% della produzione netta totale. Grazie al fotovoltaico si compensa inoltre in parte il netto calo della produzione idroelettrica (-38,6% rispetto a gennaio 2011 con un totale di 2.413 GWh), arrivando a soddisfare il 2,8% della domanda elettrica nazionale. Buona la performance anche dell'energia eolica (+121,6%, cioè da 565 GWh dello stesso periodo dello scorso anno a 1.252 GWh).

E’ quanto emerge dai dati sui consumi di energia elettrica relativi al mese scorso diffusi da Terna, che registrano un contributo sostanzialmente stabile dell’energia geotermoelettrica (+0,0%) e un calo di quella termoelettrica (-4,5%). Nel mese di gennaio 2012 la richiesta di energia elettrica in Italia è stata pari 27.868 GWh, in diminuzione
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-2,6%). Anche la produzione nazionale netta, pari invece a 23.939 GWh si è ridotta del 4,3% rispetto a gennaio 2011. (f.n.)
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  • Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo Novembre 2011_Terna .pdf
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Giovedì, 16 Febbraio 2012

Energie rinnovabili e filiere territoriali industriali e logistiche per la lotta alla recessione nel Mezzogiorno. Questa la ricetta indicata oggi dalla Svimez alla Commissione Bilancio della Camera, per far ripartire la parte più in difficoltà della “macchina Italia” che ormai arranca ovunque. Dopo il crollo del Pil nel 2011 e la recessione certificata dall'Istat, l’associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno prevede tempi duri anche per il 2012 con un Pil che dovrebbe far registrare un calo dell’1,5%: più grave la flessione al Sud (-2%) a fronte del -1,3% del Nord. Previsioni fosche anche per l’occupazione che, secondo le stime della Svimez, farà registrare un calo medio nazionale dello 0,5%, con un -0,7% al Centro-Nord fino a spingersi all’1,6% al Sud. Dati ancora più negativi riguardo agli investimenti, con un crollo nelle due parti del paese del 5% e di addirittura l’8%.

Per invertire questo trend negativo e “far ripartire la crescita dal Mezzogiorno – sottolinea la Svimez - occorre puntare su filiere territoriali logistiche, sviluppo della geotermia, interventi selettivi di politica industriale”. Il potenziale geotermico è infatti particolarmente alto al Sud, lungo il Tirreno meridionale, in Campania, Sicilia, Sardegna e Puglia, anche se è ancora praticamente inutilizzato. “Per consentire il decollo dell'energia geotermica - sottolinea l’associazione - sarebbero necessari interventi di cofinanziamento di grandi progetti di esplorazione, di impianti pilota e di adeguamento delle tariffe per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica per rendere convenienti gli investimenti, soprattutto da parte delle piccole e medie imprese”. E’ necessario inoltre favorire la creazione di filiere territoriali, industriali e logistiche, soprattutto in determinati territori meridionali che già dispongono di porti commerciali, spazi retro portuali, attività economiche con un forte orientamento all'export promuovendo la formazione di ''reti'' e, soprattutto, favorendo un maggiore accesso al credito. (f.n.)

http://web.mclink.it/MN8456/iniziative/audizioni_2011/16_02_2012_audizione_testo1.pdf
 

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Eolico in Svizzera: record di produzione nel 2011

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L’eolico svizzero non ha mai prodotto cosi tanta energia elettrica come nel 2011. Secondo l'associazione svizzera per la promozione dell'energia eolica l’aumento significativo è dovuto alla forte crescita del numero di impianti rispetto all'anno precedente

L'aumento significativo della produzione nel 2011 è dovuto alla forte crescita del numero di impianti installati lo scorso anno. Tale produzione di 70 milioni di kWh di elettricità verde, ossia due volte quella del 2010, è stata realizzata nonostante una relativamente bassa ventosità. La Svizzera dispone attualmente di 30 turbine eoliche di grandi dimensioni: "E' poco rispetto ad altri paesi, ma in due cantoni, la quota di eolico nel consumo complessivo raggiunge o supera l'1%. E' il caso del cantone dell'Uri, ma soprattutto del Jura dove il vento ha coperto il 4% del fabbisogno. Nei Cantoni di Berna e del Vallese, lo 0,5% dell'elettrcità consumata è stata di origine eolica.” precisa Suisse Eole l'associazione per la promozione dell'energia eolica svizzera.

Dopo il record del 2010, la costruzione ha subito un forte rallentamento, solo due installazioni eoliche di grandi dimensioni sono stati commissionate. Una che domina il lago di Gries (VS) la più alta in Europa, con una capacità di 2,3 MW, si trova a 2.465 metri sul livello del mare. L'altra inaugurato nel 2011, con una potenza di 0,95 MW, è stata montata a novembre a Rengg bei Entlebuch (Lugano), adiacente a un altro impianto in funzione da sei anni.Il rallentamento nella costruzione testimonia che l'energia eolica deve ancora superare alcuni ostacoli in Svizzera. La nuova politica energetica della Confederazione assegna un ruolo importante al settore dell'energia eolica. Tuttavia, "le procedure sono lunghe e i progetti possono ancora essere bloccati dai ricorsi". Suisse Eole chiede pertanto che l'interesse pubblico per l'energia eolica sia preso in considerazione maggiormente dalla politica e sancito nella legislazione. (h.b.)
 

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Nel Mantovano pronti al via tre impianti a biogas

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Nella provincia lombarda sono pronti a partire tre impianti a biomasse. Nel territorio inoltre c’è già in funzione un cogeneratore in grado di produrre energia utilizzando solo liquame bovino e suino

Il biogas continua la sua ascesa. Le tre più recenti installazioni sono pronte al via nel Mantovano, in particolare a Curtatone, che fa del comune uno di quelli con la maggiore concentrazione provinciale. La Provincia di Mantova ha esaminato le richieste di tre impianti siti a Curtatone giunte assieme alla fase autorizzativa. Si tratta dell’impianto da 1 MW che utilizza le deiezioni di allevamenti bovini dei soci. Un secondo impianto sorgerà a Buscoldo, promosso dalla società agricola Curtatone biogas srl, anch’esso da 1 Mw la potenza prodotta con insilato di mais e triticale. Il terzo impianto è a Montanara: produrrà 625 KW con insilato di mais, triticale e liquami.

Va segnalato poi un quarto impianto installato dalla azienda agricola Levante che ha già realizzato un impianto di cogenerazione utilizzando solo liquame bovino e suino. Esso produce 720kW elettrici immessi interamente in rete ed è stato autorizzato in due passaggi: un primo da 250 Mw, in finzione da giugno e il secondo modulo da 470 Mw in funzione da poche settimane. L’azienda inoltre produce digestato, 190 metri cubi al giorno, che dopo la lavorazione viene ulteriormente trattato in un impianto di “strippaggio” per estrarre ammoniaca per l’industria chimica. Quello che resta sono liquami con pochissimi nitrati usati per la fertirrigazione dei campi. (a.b.)
 

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