Banca Popolare di Milano, nei nove mesi utile della capogruppo a € 88,1 milioni (-56,4%)
FTA Online News
Il Consiglio di Gestione di
Banca Popolare di Milano nella riunione odierna ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2016.
I trend operativi core del Gruppo Bipiemme nei primi nove mesi del 2016 hanno evidenziato:
* sul lato economico, un risultato netto normalizzato positivo per € 184,4 milioni, nonostante la dinamica dei tassi avversa e la ripresa economica ancora debole;
* sul lato patrimoniale:
- il trend positivo degli impieghi a clientela, in crescita A/A (+2,8%) e da inizio anno (+0,4%);
- il solido andamento del risparmio gestito (+€ 760 milioni vs. dicembre 2015 e +€ 409 milioni T/T);
- la crescita della raccolta "a vista" (che registra +€ 1,9 miliardi vs. dicembre 2015 e +€ 446 milioni T/T);
* la posizione di liquidità del Gruppo, che si conferma robusta, con
un importante ammontare di attività stanziabili "libere" pari a € 6,0 miliardi (c.d. unencumbered) e un saldo netto di liquidità spot pari a ~ 12% del totale attivo;
* un ottimo livello di patrimonializzazione: a fine settembre 2016 i Fondi Propri sono pari a € 4,9 miliardi e il Common Equity Tier 1 ratio si attesta all' 11,59%.
STATO PATRIMONIALE AL 30 SETTEMBRE 2016
Raccolta diretta da clientela e titoli emessi
La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a € 36.529 milioni, in lieve riduzione sia rispetto a fine giugno 2016 (-0,7%) che rispetto a fine 2015 (-2,9%). L'andamento è dovuto essenzialmente alla riduzione dei Pronti Contro Termine per minori necessità di funding, mentre prosegue la dinamica positiva della raccolta a vista. Nel dettaglio, la componente debiti verso clientela (€ 29.447 milioni) registra un incremento del 2,9% rispetto a dicembre 2015, grazie all'aumento dei "conti correnti e depositi a risparmio" (+8,6%) e in particolare delle poste a vista (+8,6%) e depositi vincolati (+9,1%).
In contrazione la componente dei Pronti Contro Termine (-€ 1,3 miliardi) a fronte di minori operazioni sul mercato "MTS Repo", per minori necessità di funding. I titoli in circolazione si attestano a € 6.985 milioni, in riduzione (-€ 1,9 miliardi) rispetto alla fine dell'esercizio precedente.
Tale contrazione media:
* diminuzione dei Pronti contro Termine su titoli riacquistati (-€ 893 milioni) a seguito della scadenza delle relative operazioni;
* rimborso a fine gennaio 2016 di un EMTN per circa € 1 miliardo;
* l'emissione di un Covered Bond da € 750 milioni nel mese di giugno 2016;
* diverse scelte da parte dei sottoscrittori di obbligazioni retail (-€ 690 milioni) che hanno orientato i propri investimenti prevalentemente verso prodotti di risparmio gestito e raccolta a vista.
La quota di mercato della raccolta ad agosto 2016 si attesta all'1,70% rispetto all' 1,66% di dicembre.
Raccolta indiretta da clientela
Nei primi nove mesi del 2016, l'aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela si posiziona a € 32.517 milioni, in lieve crescita rispetto a giugno (+0,5%), ma in flessione rispetto a dicembre 2015 (-4,5%). Nel dettaglio, il risparmio gestito raggiunge € 21.661 milioni, pari al 67% della raccolta indiretta, ed è in aumento sia rispetto a giugno (+1,9%) che rispetto a fine 2015 (+3,6%). L'aggregato beneficia di una raccolta netta positiva nei primi nove mesi 2016 pari a € 844 milioni. Al 30 settembre 2016 il risparmio amministrato si attesta a € 10.855 milioni, in flessione rispetto a dicembre 2015 (-17,5%) e a giugno 2016 (-2,3%). Tale aggregato risente principalmente delle diverse scelte d'investimento della clientela, più orientata verso i prodotti di risparmio gestito, e dell'andamento dei mercati finanziari.
Impieghi a clientela
I crediti verso clientela sono pari a € 34.323 milioni, in aumento rispetto a dicembre 2015 (+0,4%) e in lieve flessione rispetto a giugno 2016 (-0,6%). Il dato medio gestionale evidenzia comunque un incremento su entrambi i periodi di confronto (+1,6% da fine 2015; +0,7% T/T). La crescita nei primi nove mesi è dovuta principalmente all'incremento degli impieghi a medio lungo termine. L'andamento dei crediti a clientela ha beneficiato della ripresa delle nuove erogazioni di mutui e prestiti per €3,5 miliardi nei primi nove mesi del 2016. In particolare le erogazioni di mutui nel periodo sono state pari a € 1.450 milioni (+4,6% A/A) e hanno interessato soprattutto il comparto privati (+10,7%). Anche le nuove erogazioni di prestiti segnano +9,4%, prevalentemente grazie alla crescita del comparto aziende e di Profamily. Con riferimento all'andamento per segmento di clientela, l'evoluzione degli impieghi commerciali è stata caratterizzata dalla crescita dei crediti a privati (+1,6%) e dei crediti verso aziende (+1,5%). Ad agosto 2016 la quota di mercato degli impieghi del Gruppo si attesta al 2,0%, in aumento rispetto a dicembre 2015 (1,96%).
Al 30 settembre 2016, le attività deteriorate nette del Gruppo si attestano a € 3.618 milioni. Da segnalare l'importante flessione di tale aggregato rispetto a settembre 2015 (-2,6%), che registra una sostanziale stabilità da quattro trimestri. La qualità del credito, nonostante le incertezze sul quadro macroeconomico, evidenzia alcuni segnali positivi. I dati di settore a livello nazionale (fonte ABI – dati aggiornati ad agosto 2016) evidenziano un'incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi pari al 4,8%, in calo dal 4,9% di dicembre 2015. Il dato del Gruppo Bipiemme si conferma migliore rispetto alla media di sistema (4,6% a settembre 2016).
Al 30 settembre 2016 il totale delle attività deteriorate lorde del Gruppo si attesta a € 6.100 milioni (-0,6% A/A, +0,5% T/T), mentre i crediti dubbi netti (€ 3.618 milioni) segnano una flessione 2,6% A/A, confermandosi stabili T/T da quattro trimestri. Tale andamento riflette il rallentamento nella formazione dei crediti dubbi e l'attenta politica di accantonamento del Gruppo.
L'esame delle singole poste evidenzia le seguenti dinamiche:
- sofferenze nette +1,6% T/T;
- inadempienze probabili -1,6% T/T;
- esposizioni scadute +20,4% T/T.
Il grado complessivo di copertura delle attività deteriorate si attesta al 40,7% (+20 p.b. T/T) che aumenta a 45,3%, se si includono gli stralci già effettuati sulle singole posizioni.
In dettaglio, il grado di copertura dei singoli segmenti raggiunge un livello importante e mostra le seguenti dinamiche:
- sofferenze 54,1% , che diventa 60,1% includendo gli stralci;
- inadempienze probabili 23,8%;
- esposizioni scadute 9,2%;
- totale crediti 7,2%.
Per quanto concerne i crediti in bonis, il grado di copertura si posiziona allo 0,53%, stabile T/T.
Al 30 settembre 2016 il
patrimonio netto del Gruppo raggiunge € 4.475 milioni.
Il
Common Equity Tier 1 ratio si attesta all'11,59%, il
Common Equity Tier 1 Basel 3 fully phased al 12,02%. L'ammontare delle attività di rischio ponderate si attesta a € 35,3 miliardi.
RISULTATI DI CONTO ECONOMICO
Totale proventi operativi
Al 30 settembre 2016 i proventi operativi del Gruppo Bipiemme sono pari a € 1.204,6 milioni segnando una crescita di 0,5% A/A.
Il
margine di interesse si posiziona a € 595,4 milioni, in flessione di 1,9% A/A. Nel dettaglio si evidenzia la flessione del margine commerciale (-2,8%) - per l'effetto combinato della contrazione della forbice tra tassi attivi e passivi (-18 p.b.) non completamente compensato dalla crescita dei volumi – e il minor contributo del portafoglio titoli di BPM, cui si contrappone il minor costo del funding istituzionale e interbancario. I ricavi da servizi (€ 609,3 milioni) aumentano del 2,9% A/A.
Buono il
risultato netto dell' attività finanziaria (€ 122,0 milioni, +49,4% A/A), che beneficia tra l'altro di maggiori utili su titoli di stato (+€ 32 milioni) e degli utili rivenienti da cessione di titoli di capitale (+€ 20 milioni) che ricomprendono la rettifica di prezzo (il cosiddetto "earn out") sulla cessione della quota del 4% di ICBPI effettuata nel 2015 (euro 7,4 milioni).
Il buon andamento del risultato netto dell'attività finanziaria compensa ampiamente la
flessione delle commissioni nette (€ 441,7 milioni, -2,2% A/A) – dovuta principalmente a minori commissioni da servizi di gestione, intermediazione e consulenza - degli utili /perdite da partecipazioni valutate al patrimonio netto (-6,4 milioni) e degli altri oneri/proventi di gestione (-€ 6,9 milioni).
Oneri operativi
Nei primi nove mesi del 2016, gli oneri operativi si attestano a € 900,9 milioni. L'aumento è spiegato principalmente dalle spese per il personale (€ 621,0 milioni) che al 30 settembre includono l'onere non ricorrente per il nuovo Fondo di Solidarietà pari a € 165 milioni, il quale consentirà l'uscita anticipata su base volontaria a un massimo di 585 dipendenti del Gruppo Bipiemme. Tale onere è coerente con quanto previsto nel Piano Industriale del progetto di fusione. Al netto dell'onere destinato al Fondo di Solidarietà 2016 e degli adeguamenti relativi al fondo di solidarietà precedente, il costo per il personale segna un incremento più contenuto (+1,6%).
Le altre spese amministrative ammontano a € 221,5 milioni. L'incremento è dovuto per lo più al maggior onere per contributo al Single Resolution Fund (SRF) e al Deposit Guarantee Scheme (DGS), che ammontano a € 27 milioni rispetto a € 12,4 milioni di settembre 2015.
Al netto dei contributi per il SRF e il DGS nonché della quota contabilizzata dell' onere straordinario per la trasformazione e fusione (€ 5,8 milioni), le altre spese amministrative evidenziano una contrazione (-2,2%).
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si attestano a € 58,4 milioni, in aumento rispetto a settembre 2015 (+€ 7,7 milioni) in seguito all'aumento degli investimenti effettuati nell'esercizio 2016.
Utili da partecipazioni e investimenti
Gli utili da partecipazioni ed investimenti si posizionano nel periodo a € 32,0 milioni rispetto a € 37,5 milioni di settembre 2015, che includeva il maggior valore del patrimonio netto di SelmaBipiemme Leasing a seguito dell'intervenuta fusione con la partecipata Palladio Leasing. Il dato di settembre 2016 comprende: - un ulteriore adeguamento del valore al patrimonio netto di SelmaBipiemme Leasing (€ 21,6 milioni) a seguito dell'avvenuta fusione con la società Teleleasing; - l'utile da cessione di una quota del 2,18% della partecipazione in Anima Holding (€ 9,7 milioni); - l'utile da cessione di una quota del 5% detenuto in Etica SGR (€ 1 milione circa).
Rettifiche nette di valore, accantonamenti e altre voci
A settembre 2016 le rettifiche nette per il deterioramento crediti e altre operazioni si attestano a € 230,1 milioni, in flessione di € 16,2 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2015. Il costo del credito è pari a 89 p.b. (vs. 98 p.b. settembre 2015). Nel trimestre le rettifiche nette per il deterioramento di crediti e altre operazioni si attestano a € 74,3 milioni, in diminuzione rispetto a € 89,7 milioni del trimestre precedente. Il costo del credito trimestrale annualizzato risulta pari a 87 p.b. (-17 p.b. T/T).
Risultato di periodo
Dopo aver registrato imposte per circa € 11,2 milioni, l'utile di pertinenza della Capogruppo si attesta a € 88,1 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti, l'utile di pertinenza della Capogruppo è pari a € 184,4 milioni che si confronta su base omogenea con €222,9 milioni di settembre 2015.
Prevedibile evoluzione della gestione
Nei mesi estivi le incertezze politiche nell'Unione Europea e negli Stati Uniti sono aumentate, anche se il referendum sulla Brexit non ha determinato, per il momento, conseguenze rilevanti da un punto di vista economico. Nei prossimi mesi fattori quali lo sviluppo dei negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'UE, il rilancio di una politica comune per la crescita e l'immigrazione in Europa, il referendum costituzionale in Italia e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti condizioneranno l'evoluzione dello scenario. Nel 2016, secondo le più recenti previsioni del Fondo Monetario Internazionale, il Pil dell'Area Euro dovrebbe registrare una dinamica positiva del +1,7%, mentre negli Stati Uniti l'economia dovrebbe crescere del +1,6%; con particolare riferimento all'Italia il FMI stima un aumento del Pil del +0,8%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto all'Outlook di luglio. In Europa, la politica espansiva della BCE continuerà a rappresentare uno dei principali motori a sostegno della crescita economica, mentre la FED, nel corso dell'incontro di fine settembre, ha annunciato che una stretta monetaria potrebbe verificarsi già entro fine anno. Il settore bancario italiano resterà impegnato nel percorso di recupero di una redditività sostenibile nel medio termine.
Il margine di interesse permarrà sotto pressione, mentre i ricavi da servizi aumenteranno il loro contributo alla formazione dei proventi operativi, ma con tassi di crescita in probabile rallentamento. L'attenzione alla riduzione dei costi operativi, mediante la razionalizzazione e il miglioramento dell'efficienza operativa, sarà pertanto uno dei fattori di maggior attenzione, unitamente allo smaltimento dello stock di crediti deteriorati per i quali, da tempo, ne viene chiesta la riduzione sia dal mercato che dai regolatori.
In tale contesto, l'operatività del Gruppo Bipiemme nell'ultimo trimestre sarà principalmente focalizzata sulla
realizzazione dell'operazione di aggregazione con il Banco Popolare, che sarà efficace dal 1 gennaio 2017. L'andamento della gestione commerciale dovrebbe confermare le tendenze recenti, con una marginalità ancora destinata ad essere condizionata dagli effetti sia della politica monetaria che della elevata pressione competitiva, soprattutto sulla clientela di più elevato standing creditizio, e commissioni derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza che risentiranno dell'incertezza dei mercati finanziari.
I costi operativi e il costo del credito si muoveranno in coerenza con le dinamiche delineate nel Piano Strategico 2016-2019 del nuovo Gruppo anche nell'ultimo trimestre 2016.
(GD)
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BCA POP MILANO