SIGNORI LA FESTA E’ FINITA!
Scritto il
3 ottobre 2017 alle 07:43 da
icebergfinanza
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Signori la festa è finita, lasciate sfogare le anime in pena che ogni tanto passano da queste parti, imbottiti di pillole rosse varie, anime in pena che vivono nel paese delle meraviglie, stiamo vivendo gli ultimi istanti dell’ennesima bolla finanziaria, non una grande unica bolla come nel 2000 e nel 2007, ma un insieme di bolle, azioni, obbligazioni HY e corporate, autos, CRE, immobiliare ovunque nel mondo.
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Sembra davvero di essere ritornati ai bei tempi del 2006, quando un visionario blogger avvertiva della madre di tutte le crisi in arrivo, sai Bellezza, ci sono voluti ben 20 mesi prima che crollasse tutto, ma nel frattempo chi aveva investito nella direzione opportuna si è portato a casa rendimenti superiori al 50 %.
Se siete sensibili, se preferite vivere nel paese delle meraviglie, fermatevi qui e fatevi un giretto altrove, qui non è il posto giusto per voi, che non amate la consapevolezza, qui è uno di quei posti dove la verità è figlia del tempo.
Noi come sempre non abbiamo fretta, stiamo sulla riva del fiume, ad ammirare il gregge che lo attraversa, con i coccodrilli in agguato. L’unica loro speranza è che le banche centrali abbiano deciso di comprare qualunque tipo di spazzatura in circolazione, senza distinzione e che in mezzo alla prossima crisi, recessione, alla distruzione creativa che una deflazione da debiti porta con se, loro facciano salire i mercati all’infinito, come suggeriva il mitico Irvine Fischer, praterie verdi infinite per i mercati durante la Grande Depressione del 1929.
Loro hanno deciso di ignorare qualunque fondamentale, di ignorare il fermento sociale e geopolitico che si nasconde dietro questa sistema fallito, l’mpressionante disparità di ricchezza, l’inequità e l’enorme massa di debito in circolazione.
C’è una tale massa di frode e manipolazione in circolazione che non si è vista neanche durante l’ultima crisi, milioni di risparmi convogliati direttamente nell’unico strumento finanziario che si dimostrerà una trappola mortale nella prossima crisi.
Dopo l’incredibile ed impressionante strage di ieri a Las Vegas, in un’America che non ne vuole sapere di cancellare i profitti quotidiani della potentissima lobby delle armi, noi andiamo a vedere il terremoto che ha colpito il settore delle costruzioni, una crepa profonda che testimonia la nostra visione di una fine irreversibile della anemica ripresa del mercato immobiliare americano.
LA RIPRESA DEL MERCATO IMMOBILIARE USA E’ FINITA ..
Visto che il diavolo spesso e volentieri sta nei dettagli e loro i dettagli preferiscono non farveli vedere, ci pensiamo noi…
Torna a crescere la spesa per le costruzioni statunitensi ad agosto
(Teleborsa) – Ad agosto in ripresa le spese per le costruzioni in USA.Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si ferma a 1.218.312 miliardi di dollari, un aumento dello 0,5% rispetto al -1,2% rivisto del mese precedente (preliminare -0,6%). Il dato è risultato migliore delle stime degli analisti, che erano per un lieve aumento dello 0,2%.
Il mese precedente è stato rivisto sensibilmente al ribasso dal meno 0,6 passano a meno 1,2, come potete vedere qui sopra il saldo dal mese di dicembre 2016 è negativo, ciò dimostra che il mercato immobiliare è giunto al capolinea con i tassi ai minimi storici anche di fronte ai recenti rialzi.
La spesa privata privata è in aumento, ma è ancora sotto del 23% dal picco della bolla.
La spesa non residenziale è ora sopra del 5% al di sopra del picco precedente, riguarda il mercato immobiliare commerciale, quello che prepara il grande crollo…
THE BIG SHORT: COMMERCIAL REAL ESTATE BUST!
La spesa per la costruzione pubblica è ora del 19% al di sotto del picco del marzo 2009 e solo leggermente al di sopra del minimo di febbraio 2014.
Ieri Cashin un veterano di UBS, di fronte agli ennesimi record dei mercati americani ha detto che in 60 anni di attività non ha mai visto nulla di simile, c’è in giro una tale massa di idioti che rischia l’osso del collo per avere rendimenti negativi nei prossimi dieci anni, quando i titoli a dieci anni sono vicini al 2,5 % di rendimento, il tutto in mezzo a guerre, attentanti, catastrofi naturali, crisi politiche e geopolitiche.
Le riduzioni di bilancio annunciate dalla Fed fanno ridere è come ritirare una dose di eroina al giorno quando questi se ne sparano a centinaia. Lo scorso anno, in mezzo allo scetticismo generale, a rigore di analisi ciclica vi avevamo annunciato questo spettacolare rialzo, per noi ormai al capolinea, mentre qualcuno vede solo una correzione, noi ribadiamo che questo è il capolinea, poi si scende per tre o quattro lunghi anni, banche centrali comprese. Resta il fatto che a noi non interessa nulla di quello che fanno mercati manipolati come quelli azionari, a noi interessa esclusivamente quello che farà il mercato obbligazionario sovrano americano che offre rendimenti spettacolari a 10 e 30 anni, rendimenti che non si vedranno più per i prossimi dieci anni almeno, così suggerisce la storia, così suggerisce l’analisi empirica, come abbiamo visto nel dettaglio nell’ultimo manoscritto di Machiavelli.
Cashin, crede che il mercato scenderà una volta che i rendimenti a dieci anni saliranno sopra il 3 %, peccato che non accadrà mai, ripeto mai, nei prossimi dieci anni. Tuttavia, aggiunge che è davvero strano che i rendimenti non abbiano già raggiunto quel livello, ovvero il 3 %
Quando qualcuno come la Yellen o Cashin si mostra meravigliato dei rendimenti attuali nonostante tutto, ti chiedi se sono davvero ignoranti o fanno finta di non vedere, di non capire.
L’andamento annuo degli ultimi sei mesi dell’inflazione nel Core PCE è molto basso 1% le aspettative di inflazione per il prossimo anno sono dell’1,2% e nonostante questo la Fed continua a mostrare i muscoli, loro sanno che si sta preparando una terribile recessione, sanno come abbiamo visto insieme a Machiavelli che non potranno ridurre i tassi come dovrebbero e che alla fine finiranno in negativo, sconvolgendo i mercati azionari e facendo esplodere quelli obbligazionari sovrani americani e australiani.
Hanno addirittura ridotto le prospettive di rialzo dei tassi a lungo termine, ma insistono sul breve, disperati, insieme alla loro fallimentare Curva di Phillips, loro non si arrendono ma li conviene o come sempre finiranno nella polvere della storia, come i maggiori responsabili di tutte le grandi crisi economico/finanziarie?
Appare soltanto in tempi di pace e prosperità, e
scompare nei [/URL]