Gli oncologi si farebbero la chemio?

1 g al giorno pare essere universalmente riconosciuto come red line
con mia madre sto provando 300 mg....la stessa quantita' che c'e' esempio in 1kg di cipolle



5) sintomi da sovradosaggio:

Consumare fino a 1G di quercetina al giorno non è stato collegato con effetti negativi. Tuttavia superare questo limite è stato collegato con una serie di sintomi, tra cui la diarrea sovradosaggio negativi, mal di testa, l'interferenza con anticoagulanti (fluidificanti del sangue) (che può causare emorragie incontrollabili), danni renali e problemi di stomaco



Article Source: Quercetin - A Powerful Antihistamine and Antioxidant
 
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conosco LONG LIFE pero' guarda bene quanto principio contiene
alcuni sono solo commerciali ...come il resveratrolo..con 25mg
sotto 250 e' come nulla
come resveratrolo ho scelto il POLIDAL ...a parita' di peso e' 25 volte + potente

POLIDAL...ok... trovato ma inibisce l’aggregazione piastrinica, quindi nel caso specifico, dove le piastrine sono già basse, sarebbe controindicato.
Ho fatto la lista e oggi vado a fare rifornimento. per la quercitina mi farò consigliare in farmacia.

Rovigon, lo prendo soprattutto per la vitamina E, sono carente cronica ma mi hai fatto venire in mente che una volta prendevo Ephynal che è solo tocoferolo. Finisco la confezione e poi passo all'Ephynal.

Grazie...
 
come Quercetina prendo quella della Kos
60 compresse da 100 mg a circa 12 euro
in giro ci sono confezioni anche da 500mg ma per i miei dosaggi e' troppo
e cmq e' sempre preferibile micro dosaggi scaglionati nella giornata

l'Ephynal (roche) e' troppo caro per niente...ci sono dei generici che costano un 25% in meno
 
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come Quercetina prendo quella della Kos
60 compresse da 100 mg a circa 12 euro
in giro ci sono confezioni anche da 500mg ma per i miei dosaggi e' troppo
e cmq e' sempre preferibile micro dosaggi scaglionati nella giornata

l'Ephynal (roche) e' troppo caro per niente...ci sono dei generici che costano un 25% in meno

Ok :up:
Molto utili queste tue info sugli integratori.

Io spero che apprezzino anche quelli che leggono e non intervengono.
 
Rilevante studio del Centro Cardiologico Monzino che porterà a cure innovative dell’infarto e della sua prevenzione: VITAMINA D CONTRO L’INFARTO !!

La carenza di vitamina D e’ non solo associata a un aumentato rischio di infarto e insufficienza cardiaca acuta, ma ne peggiora anche gli esiti e le conseguenze. La conferma arriva da uno studio del Centro Cardiologico Monzino, condotto su 814 pazienti ricoverati con infarto miocardico e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Medicine.
“L’80% dei pazienti colpiti da infarto – spiega Giancarlo Marenzi, Responsabile della Terapia Intensiva Cardiologica del Monzino e coordinatore dello studio – presentano un deficit, totale o parziale, di vitamina D. Inoltre chi ha i valori piu’ bassi sviluppa una peggiore progressione della malattia nel tempo, un aumentato rischio di mortalita’ e maggiori complicanze cliniche intra-ospedaliere e a un anno dal ricovero”.
Si sa da tempo che la vitamina D, che l’organismo ricava dal cibo o produce attraverso la pelle esposta ai raggi solari, ha un ruolo essenziale nella salute delle ossa, ma sta diventando sempre piu’ evidente anche la sua relazione con alcune forme di tumori, malattie infettive, autoimmuni e, non ultimo, cardiovascolari.
“Esiste una relazione tra i livelli di questa vitamina e la salute del cuore: gli infarti, ad esempio, sono piu’ frequenti nei mesi invernali che nei mesi estivi, e la loro incidenza nella popolazione aumenta via via che dall’equatore si sale verso il polo. Da qui l’ipotesi che ci fosse un collegamento con la vitamina D, che e’ attivata dal sole. I dati raccolti dimostrano l’esistenza di questo legame”. “Il prossimo nostro passo – conclude Marenzi – sara’ indagare se e in quale misura compensare il deficit di vitamina D influenza l’esito della terapia in fase acuta. In altre parole, se l’integrazione di vitamina D puo’ diventare una componente della cura dell’infarto”.
Il Centro Cardiologico Monzino di Milano oltre ad essere un ospedale d’eccellenza italiano ed europeo per la cura del cuore e del sistema cardiocircolatorio, è anche una importante sede universitaria di ricerca.
 
dottoressa Patrizia Gentilini, oncologo di Forlì: «Sono un medico, ho lavorato per più di trent’anni in un reparto di oncologia. Sono qui avendo nel cuore la sofferenza, la disperazione, le lacrime – quelle versate e quelle nascoste – dei miei pazienti, delle mogli, dei mariti, dei figli e dei genitori». Domanda: «Perché tanto dolore? Era proprio ineluttabile? Davvero la ricerca e le terapie sempre più mirate e “intelligenti” risolveranno il problema del cancro?».

No, purtroppo: «Ancora una volta abbiamo imboccato la strada sbagliata», sostiene la dottoressa. Perché la medicina ufficiale, quella degli ospedali, è tragicamente orientata dal mercato farmaceutico. Un sistema che inquina la conoscenza, a cominciare dalle università e dai centri di ricerca. E’ sempre “Big Pharma” a indirizzare gli investimenti, pensando ai profitti prima che alla salute e all’efficacia delle cure.



Medicina ribelle, contro Big Pharma che fabbrica malattie | LIBRE
 

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