Gli oncologi si farebbero la chemio?

del 2005

qui dicono che la fiala famosa( octreotide) non puo' sostituire la somostatina


Lar NON può sostituire la somatostatina , ma ne costituisce un auspicato rafforzamento in particolari condizioni. Queste ricorrono principalmente quando, in fase di "attacco" della terapia e in special modo di fronte ad una situazione difficile, si desidera porre in essere un'aggressione energica al processo tumorale. Si spera infatti che i recettori dell`Octreotide, DIVERSI da quelli della somatostatina, consentano una più piena efficacia terapeutica


Di Bella Insieme


ma poi magicamente nei tempi moderni se ne consiglia l'uso

chi gli ha fatto cambiare idea?


effetti collaterali:
Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]
Gli effetti collaterali più comuni sono: diarrea, gastrite, calvizie[2] e DIABETE mellito[3].
 
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riguardo alle nuove macchine radianti a protoni anziche' le solite vetuste che si trovano in tutti gli ospedali

Tumore bambina curata con terapia protoni. E' la prima paziente pediatrica in Italia - Repubblica.it

e l'altro caso andato su tutti i giornali
Ashya King, guarito il bambino britannico "rapito" all'ospedale dai genitori - Il Fatto Quotidiano

Protonterapia: in cosa consiste la terapia alternativa che avrebbe fatto guarire il bimbo inglese dal tumore al cervello


https://it.wikipedia.org/wiki/Protonterapia




non e' che mi fanno cmq impazzire questi metodi...ma sono utili per far emergere le contraddizioni della scienza ufficiale(gli effetti negativi della radioterapia tradizionale qui sono evidenziati eccome!!!!...e sara' cosi' anche quando ci sara' la "nuova" chemioterapia!!....solo dopo si sapra' quanto faccia male)

Il fatto che il target di queste nuove macchine sia pediatrico....e' perche' sanno benissimo che non si campa bene a lungo con quelle vecchie....proprio a causa delle patologie indotte
 
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Ho chiesto ieri informazioni per artemisia e leucemia.
Parlo di leucemia sapendo che è un termine generico cmq vi riporto la risposta di una persona che non so chi sia.
 
Ultima modifica di un moderatore:
cmq e' un gran casino

non ci sono statistiche ma solo casi sporadici e mal documentati....e' come avere fede

c'e' la necessita' di un portale credibile quindi senza conflitti di interesse....ben catalogato.

se per mantenerlo serve l'8 x1000 .....glieli diamo volentieri

importante e' che non ci siano guerre di religione ma solo fatti
 
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fra una settimana vedremo lo stato dell'arte sulle cure alternative

ho chiesto ad ARTOI se registreranno il congresso ad Expo e la risposta e' positiva

"Abbiamo già provveduto ad incaricare una troupe per registrare il nostro VII Congresso e sicuramente avrà modo di vederla"
 
Che ne pensate o sapete su questo nuovo trattamento per la leucemia? :mmmm:

Trattamenti per le sindromi mielodisplastiche approvati dall’FDA

Vidaza™ (azacitidina).
Il Vidaza è stato il primo farmaco ad essere approvato
specificamente per il trattamento delle sindromi mielodisplastiche. In Europa, l’EMEA ha conferito all’azacitidina lo stato di farmaco orfano (i farmaci orfani sono considerati sperimentali ma possono essere usati nel trattamento di pazienti se non sono disponibili altri trattamenti per la condizione). Questo farmaco può essere adatto per qualsiasi sottotipo di sindrome mielodisplastica e viene somministrato con iniezione per via sottocutanea o endovenosa. Le posologie per le iniezioni sottocutanee o endovenose sono
identiche. Una formulazione orale, alla quale l’FDA ha conferito lo stato di approvazione veloce, è in fase di sviluppo e usata in sperimentazioni cliniche iniziali.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che, rispetto a pazienti che non hanno ricevuto l’azacitidina, i pazienti con sindromi mielodisplastiche trattati con una iniezione sottocutanea al giorno di azacitidina per 7 giorni ogni quattro settimane mostrano un miglioramento durevole delle citopenie del sangue periferico: aumento di globuli rossi e indipendenza dalle trasfusioni, aumento di emoglobina, aumento di globuli bianchi o piastrine, e/o diminuzione della percentuale di blasti nel midollo osseo. Tutti i pazienti negli studi clinici hanno ricevuto cure di supporto a prescindere dalla somministrazione o meno
di azacitidina. In alcuni studi clinici, l’insorgenza della leucemia mieloide acuta è stata notevolmente ritardata nei pazienti trattati con azacitidina rispetto a quelli non trattati. I risultati di un grande studio di fase III su 358 pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio (IPSS intermedio-2 o alto) hanno mostrato che rispetto ai trattamenti tradizionali (chemioterapia a bassa dose più cure di supporto o chemioterapia standard più cure di
supporto), il trattamento con l’azacitidina prolunga la sopravvivenza globale (24,4 mesi verso 15 mesi). Posologie più comode per i pazienti (dosi sottocutanee di 5 giorni) e una breve infusione endovenosa per l’azacitidina sono in corso di valutazione. Risultati ad interim dello studio di dosi sottocutanee di 5 giorni mostrano risposte simili in termini di
miglioramento delle citopenie del sangue periferico e indipendenza da trasfusioni di globuli rossi rispetto al regime di 7 giorni approvato dall’FDA. L’azacitidina appartiene a una classe di farmaci chiamati agenti ipometilanti del DNA perché inibiscono la metilazione del DNA
(ovvero l’aggiunta del gruppo chimico metilico alla molecola di DNA). La metilazione del DNA “silenzia” i geni coinvolti nel controllo dello sviluppo del tumore (ossia i cosiddetti geni soppressori del tumore). L’azacitidina, riducendo la metilazione del DNA, riattiva i geni soppressori del tumore e sopprime le sindromi mielodisplastiche.

http://www.mds-foundation.org/pdfnew/patient-handbooks/ItalianPatientHandbook.pdf

E' un tipo di chemio. :(
 

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