BCE: WEIDMANN, RISPARMIATI 1.000 MLD IN TASSI CON NOSTRE POLITICHE
"Se si fa il confronto con il livello del 2007, i Paesi dell'euro hanno risparmiato in totale quasi 1.000 miliardi in tassi di interesse" grazie alle politiche attuate dalla Bce. Lo ha detto il presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, Jens Weidmann, in un discorso a Francoforte, sottolineando come "tutti questi risparmi in tassi non sono stati usati per ridurre un debito pubblico ancora elevato ma, piuttosto, per aumentare spesso ulteriormente le spese". La politica monetaria "non puo' diventare prigioniera della politica finanziaria. Non si puo' ritardare l'uscita da una politica monetaria molto accomodante, se questo e' necessario dal punto di vista della stabilita', per tenere conto delle possibili conseguenze in termini di onere del debito per singoli Stati membri o della sostenibilita' dei loro conti pubblici". Il massiccio piano di acquisti di titoli di Stato da parte della Bce "hanno fatto diventare le Banche centrali dell'area dell'euro i primi creditori dei Paesi membri" e le condizioni di rifinanziamento dei Paesi dell'euro "dipendono ora in modo molto piu' diretto dalle decisioni di politica monetaria rispetto a quanto avverrebbe in uno scenario di normale politica dei tassi". Inoltre, "bassi tassi di interesse comportano il rischio che i Ministri delle Finanze si lascino cullare dall'illusione della sostenibilita' del debito. Tanto piu' che la parte di debito pubblico che e' stata acquistata dall'Eurosistema viene sottratta dalla disciplina esercitata dai mercati del capitale". Una politica di tassi bassi continua, ha detto ancora Weidmann, "comporta anche rischi crescenti per la stabilita' finanziaria" perche' "puo' fornire incentivi a eccessi sui mercati degli asset".