Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Presidente Mattarella ha fatto bene.

Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla. O di negarla.

La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.


Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.


Ma il punto è proprio questo: la costruzione di questa serie di dilemmi è il primo grande falso di questa vicenda. Perché alla fine di 83 giorni si capisce che qui si voleva arrivare fin dall'inizio. Lega e M5s infatti, avevano un progetto di governo di cui non hanno mai parlato con trasparenza prima, che non hanno mai davvero svelato fino in fondo in campagna elettorale: quando non hanno mai detto di voler abbandonare l'Euro, nonostante le ripetute e insistenti domande nel corso dei loro pur numerosissimi passaggi mediatici; né tanto meno di aver già grosso modo studiato e costituito un piano per attuare questo passaggio.


In altre parole hanno mentito ai cittadini italiani e ai propri elettori. Mentito sulle proprie intenzioni, e mentito di conseguenza sull'impatto di queste scelte. La prova della menzogna è in quei documenti, quei programmi di governo che sono stati conosciuti solo perché passati alla stampa. Passati da mani che sapevano cosa non era stato detto, a tutti noi.


Questa menzogna va additata non per ragioni etiche (le forze politiche possono mentire quanto vogliono se vogliono) ma per la ragione sostanziali dell'interesse degli elettori. Nel nascondere il piano di uscita dall'Euro – con tutti i suoi ammennicoli quale la cancellazione del debito che abbiamo accumulato con la Bce – hanno nascosto l'impatto che questo progetto avrebbe avuto sulle vite dei cittadini. Sui loro risparmi, sui loro mutui, sul futuro dei loro figli. Abbiamo così potuto assistere a un'altra buffonata di queste ore: il premier incaricato per poche ore, l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.

Bugie. Come quelle che in campagna elettorale hanno portato a sostenere di poter fare il reddito di cittadinanza, pagando a tutti 780 euro, e insieme la flat tax, e la abolizione della Fornero. Magari con l'idea dei mini-bot, cioè stampando una valuta parallela. Alle ripetute domande in merito alla enorme spesa per cui trovare le risorse per queste promesse, l'unica risposta è sempre stata uno sprezzante: "Taci tu che sei un servo delle elite corrotte".

In realtà, a guardarsi indietro oggi, quelle sprezzanti risposte erano tali non per ignoranza ma perché a questo punto si doveva arrivare, qui dove siamo già ora, con le piazze piene contro i traditori del popolo. Alla fine di tutti questi 83 giorni si possono vedere come una regia perfettamente costruita.

Il caso Savona è stato una perfetta sciarada. Il Professore dall'impeccabile curriculum e rispettabilissima carriera, membro a pienissimi titoli delle elite (che pure si condannano per gi altri), serviva proprio per questa sua internità al sistema, per il potere cioè non solo della sue idee ma anche della sua voce. Solo una persona di altissimo livello poteva suscitare tale scrutinio ed eco, nazionale e internazionale, intorno al piano di uscita dall'Euro. Nel momento in cui il suo nome è stato fatto, la miccia della collisione con il Quirinale è stata accesa: Mattarella avrebbe dovuto accettare un progetto mai discusso, mai chiarito agli elettori, ed inviso agli equilibri attuali intorno al nostro Paese, finendo così con l'estinguere il suo ruolo; o avrebbe dovuto esercitare la sua opinione (se non prerogativa) e portare il paese dove è ora.

Questo si voleva e questo è successo. Questo è il punto in cui siamo. Mai così diviso il paese. Mai così frantumato il processo istituzionale. La china che cominciamo oggi a percorrere è molto pericolosa e questo lo capiamo tutti. Il futuro ci riserva quasi sicuramente una campagna elettorale molto radicale, in cui il popolo sarà aizzato contro le elite.

Ma prima di finire questo filo di discorso, val la pena di guardare ancora un po' avanti e capire chi effettivamente sarà poi il vincitore di questa scelta.

Per me ci sono pochi dubbi che le impronte su questo processo sono in maggior parte della Lega e di Salvini. Sua è stata la forza di rottura maggiore – se avesse voluto fare il governo e se lo avesse voluto fare senza "piani b" gli sarebbe bastato nominare Giorgetti e prendersi tutto il potere che Di Maio gli aveva concesso in termini di ministeri. E sua è stata la minore trasparenza – è in casa Lega che ha radici la opacità sul progetto di uscita dall'Euro. Così come sua è stata la forte dissonanza sulle alleanze internazionali – dice qualcosa a qualcuno che il presidente populista per eccellenza Donald Trump non abbia riconosciuto questo leader populista italiano, che invece Putin ha subito dichiarato suo amico?

I pentastellati è vero hanno condiviso questo percorso di Salvini, ma vi sono apparsi più che altro trascinati dagli eventi, incerti, e confusi. Traditi, alla fine delle cose, dalla loro identità multipla.

La prova di queste dissonanze è che alla campagna elettorale prossima ventura Lega e M5s andranno separati. Le due forze escono molto differentemente da questa esperienza: pentastellati molto sminuiti dal fallimento (ce lo dicono anche i sondaggi); Salvini invece molto galvanizzato dalla leadership che ha saputo imporre (anche questo lo dicono i sondaggi). E mentre i Cinquestelle dovranno fare le loro eterne consultazioni fra tutte le loro anime, Salvini tornerà nella coalizione del centro destra, con in mano lo scalpo del Quirinale, e lo status di vittima. Potrà ambire a portare la colazione al 40 per cento e oltre. Con l'aiuto di Silvio Berlusconi che ora potrà ancora candidarsi, e che, saggiamente, non ha mai davvero rotto con Matteo.
 
Presidente Mattarella ha fatto bene.

Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla. O di negarla.

La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.


Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.


Ma il punto è proprio questo: la costruzione di questa serie di dilemmi è il primo grande falso di questa vicenda. Perché alla fine di 83 giorni si capisce che qui si voleva arrivare fin dall'inizio. Lega e M5s infatti, avevano un progetto di governo di cui non hanno mai parlato con trasparenza prima, che non hanno mai davvero svelato fino in fondo in campagna elettorale: quando non hanno mai detto di voler abbandonare l'Euro, nonostante le ripetute e insistenti domande nel corso dei loro pur numerosissimi passaggi mediatici; né tanto meno di aver già grosso modo studiato e costituito un piano per attuare questo passaggio.
Azz pierremi, parli come un libro stampato...sottoscrivo tutto, anche le chiappe che hai nel logo. La folla infuriata che assale il colle come la bastiglia al 14 luglio ( ci siamo quasi) facendo cadere la testa di mattarella come quella di luigi sedicesimo...poi tutti al voto col centrodestra che prende il 40% e coi voti del pd avrà la maggioranza...certo che i cinquestelle hanno fatto la figura dei cioccolatai. Però a un certo punto dici... " Potrà ambire a portare lA COLAZIONE AL 40%..e oltre.." Tu dici che il nuovo schieramento anziché il reddito di cittadinanza porterà la colazione al mattino al 40% degli italiani? Idea grandiosa e che non va a incidere tanto sulla spesa pubblica...Spero di entrare in quel 40%...che bello...la mattina mi sveglio e alla porta trovo salvini che mi porta un cappuccino fumante e una briosce integrale, magari al miele...lo voto subito...

In altre parole hanno mentito ai cittadini italiani e ai propri elettori. Mentito sulle proprie intenzioni, e mentito di conseguenza sull'impatto di queste scelte. La prova della menzogna è in quei documenti, quei programmi di governo che sono stati conosciuti solo perché passati alla stampa. Passati da mani che sapevano cosa non era stato detto, a tutti noi.


Questa menzogna va additata non per ragioni etiche (le forze politiche possono mentire quanto vogliono se vogliono) ma per la ragione sostanziali dell'interesse degli elettori. Nel nascondere il piano di uscita dall'Euro – con tutti i suoi ammennicoli quale la cancellazione del debito che abbiamo accumulato con la Bce – hanno nascosto l'impatto che questo progetto avrebbe avuto sulle vite dei cittadini. Sui loro risparmi, sui loro mutui, sul futuro dei loro figli. Abbiamo così potuto assistere a un'altra buffonata di queste ore: il premier incaricato per poche ore, l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.

Bugie. Come quelle che in campagna elettorale hanno portato a sostenere di poter fare il reddito di cittadinanza, pagando a tutti 780 euro, e insieme la flat tax, e la abolizione della Fornero. Magari con l'idea dei mini-bot, cioè stampando una valuta parallela. Alle ripetute domande in merito alla enorme spesa per cui trovare le risorse per queste promesse, l'unica risposta è sempre stata uno sprezzante: "Taci tu che sei un servo delle elite corrotte".

In realtà, a guardarsi indietro oggi, quelle sprezzanti risposte erano tali non per ignoranza ma perché a questo punto si doveva arrivare, qui dove siamo già ora, con le piazze piene contro i traditori del popolo. Alla fine di tutti questi 83 giorni si possono vedere come una regia perfettamente costruita.

Il caso Savona è stato una perfetta sciarada. Il Professore dall'impeccabile curriculum e rispettabilissima carriera, membro a pienissimi titoli delle elite (che pure si condannano per gi altri), serviva proprio per questa sua internità al sistema, per il potere cioè non solo della sue idee ma anche della sua voce. Solo una persona di altissimo livello poteva suscitare tale scrutinio ed eco, nazionale e internazionale, intorno al piano di uscita dall'Euro. Nel momento in cui il suo nome è stato fatto, la miccia della collisione con il Quirinale è stata accesa: Mattarella avrebbe dovuto accettare un progetto mai discusso, mai chiarito agli elettori, ed inviso agli equilibri attuali intorno al nostro Paese, finendo così con l'estinguere il suo ruolo; o avrebbe dovuto esercitare la sua opinione (se non prerogativa) e portare il paese dove è ora.

Questo si voleva e questo è successo. Questo è il punto in cui siamo. Mai così diviso il paese. Mai così frantumato il processo istituzionale. La china che cominciamo oggi a percorrere è molto pericolosa e questo lo capiamo tutti. Il futuro ci riserva quasi sicuramente una campagna elettorale molto radicale, in cui il popolo sarà aizzato contro le elite.

Ma prima di finire questo filo di discorso, val la pena di guardare ancora un po' avanti e capire chi effettivamente sarà poi il vincitore di questa scelta.

Per me ci sono pochi dubbi che le impronte su questo processo sono in maggior parte della Lega e di Salvini. Sua è stata la forza di rottura maggiore – se avesse voluto fare il governo e se lo avesse voluto fare senza "piani b" gli sarebbe bastato nominare Giorgetti e prendersi tutto il potere che Di Maio gli aveva concesso in termini di ministeri. E sua è stata la minore trasparenza – è in casa Lega che ha radici la opacità sul progetto di uscita dall'Euro. Così come sua è stata la forte dissonanza sulle alleanze internazionali – dice qualcosa a qualcuno che il presidente populista per eccellenza Donald Trump non abbia riconosciuto questo leader populista italiano, che invece Putin ha subito dichiarato suo amico?

I pentastellati è vero hanno condiviso questo percorso di Salvini, ma vi sono apparsi più che altro trascinati dagli eventi, incerti, e confusi. Traditi, alla fine delle cose, dalla loro identità multipla.

La prova di queste dissonanze è che alla campagna elettorale prossima ventura Lega e M5s andranno separati. Le due forze escono molto differentemente da questa esperienza: pentastellati molto sminuiti dal fallimento (ce lo dicono anche i sondaggi); Salvini invece molto galvanizzato dalla leadership che ha saputo imporre (anche questo lo dicono i sondaggi). E mentre i Cinquestelle dovranno fare le loro eterne consultazioni fra tutte le loro anime, Salvini tornerà nella coalizione del centro destra, con in mano lo scalpo del Quirinale, e lo status di vittima. Potrà ambire a portare la colazione al 40 per cento e oltre. Con l'aiuto di Silvio Berlusconi che ora potrà ancora candidarsi, e che, saggiamente, non ha mai davvero rotto con Matteo.
Presidente Mattarella ha fatto bene.

Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla. O di negarla.

La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.


Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.


Ma il punto è proprio questo: la costruzione di questa serie di dilemmi è il primo grande falso di questa vicenda. Perché alla fine di 83 giorni si capisce che qui si voleva arrivare fin dall'inizio. Lega e M5s infatti, avevano un progetto di governo di cui non hanno mai parlato con trasparenza prima, che non hanno mai davvero svelato fino in fondo in campagna elettorale: quando non hanno mai detto di voler abbandonare l'Euro, nonostante le ripetute e insistenti domande nel corso dei loro pur numerosissimi passaggi mediatici; né tanto meno di aver già grosso modo studiato e costituito un piano per attuare questo passaggio.


In altre parole hanno mentito ai cittadini italiani e ai propri elettori. Mentito sulle proprie intenzioni, e mentito di conseguenza sull'impatto di queste scelte. La prova della menzogna è in quei documenti, quei programmi di governo che sono stati conosciuti solo perché passati alla stampa. Passati da mani che sapevano cosa non era stato detto, a tutti noi.


Questa menzogna va additata non per ragioni etiche (le forze politiche possono mentire quanto vogliono se vogliono) ma per la ragione sostanziali dell'interesse degli elettori. Nel nascondere il piano di uscita dall'Euro – con tutti i suoi ammennicoli quale la cancellazione del debito che abbiamo accumulato con la Bce – hanno nascosto l'impatto che questo progetto avrebbe avuto sulle vite dei cittadini. Sui loro risparmi, sui loro mutui, sul futuro dei loro figli. Abbiamo così potuto assistere a un'altra buffonata di queste ore: il premier incaricato per poche ore, l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.

Bugie. Come quelle che in campagna elettorale hanno portato a sostenere di poter fare il reddito di cittadinanza, pagando a tutti 780 euro, e insieme la flat tax, e la abolizione della Fornero. Magari con l'idea dei mini-bot, cioè stampando una valuta parallela. Alle ripetute domande in merito alla enorme spesa per cui trovare le risorse per queste promesse, l'unica risposta è sempre stata uno sprezzante: "Taci tu che sei un servo delle elite corrotte".

In realtà, a guardarsi indietro oggi, quelle sprezzanti risposte erano tali non per ignoranza ma perché a questo punto si doveva arrivare, qui dove siamo già ora, con le piazze piene contro i traditori del popolo. Alla fine di tutti questi 83 giorni si possono vedere come una regia perfettamente costruita.

Il caso Savona è stato una perfetta sciarada. Il Professore dall'impeccabile curriculum e rispettabilissima carriera, membro a pienissimi titoli delle elite (che pure si condannano per gi altri), serviva proprio per questa sua internità al sistema, per il potere cioè non solo della sue idee ma anche della sua voce. Solo una persona di altissimo livello poteva suscitare tale scrutinio ed eco, nazionale e internazionale, intorno al piano di uscita dall'Euro. Nel momento in cui il suo nome è stato fatto, la miccia della collisione con il Quirinale è stata accesa: Mattarella avrebbe dovuto accettare un progetto mai discusso, mai chiarito agli elettori, ed inviso agli equilibri attuali intorno al nostro Paese, finendo così con l'estinguere il suo ruolo; o avrebbe dovuto esercitare la sua opinione (se non prerogativa) e portare il paese dove è ora.

Questo si voleva e questo è successo. Questo è il punto in cui siamo. Mai così diviso il paese. Mai così frantumato il processo istituzionale. La china che cominciamo oggi a percorrere è molto pericolosa e questo lo capiamo tutti. Il futuro ci riserva quasi sicuramente una campagna elettorale molto radicale, in cui il popolo sarà aizzato contro le elite.

Ma prima di finire questo filo di discorso, val la pena di guardare ancora un po' avanti e capire chi effettivamente sarà poi il vincitore di questa scelta.

Per me ci sono pochi dubbi che le impronte su questo processo sono in maggior parte della Lega e di Salvini. Sua è stata la forza di rottura maggiore – se avesse voluto fare il governo e se lo avesse voluto fare senza "piani b" gli sarebbe bastato nominare Giorgetti e prendersi tutto il potere che Di Maio gli aveva concesso in termini di ministeri. E sua è stata la minore trasparenza – è in casa Lega che ha radici la opacità sul progetto di uscita dall'Euro. Così come sua è stata la forte dissonanza sulle alleanze internazionali – dice qualcosa a qualcuno che il presidente populista per eccellenza Donald Trump non abbia riconosciuto questo leader populista italiano, che invece Putin ha subito dichiarato suo amico?

I pentastellati è vero hanno condiviso questo percorso di Salvini, ma vi sono apparsi più che altro trascinati dagli eventi, incerti, e confusi. Traditi, alla fine delle cose, dalla loro identità multipla.

La prova di queste dissonanze è che alla campagna elettorale prossima ventura Lega e M5s andranno separati. Le due forze escono molto differentemente da questa esperienza: pentastellati molto sminuiti dal fallimento (ce lo dicono anche i sondaggi); Salvini invece molto galvanizzato dalla leadership che ha saputo imporre (anche questo lo dicono i sondaggi). E mentre i Cinquestelle dovranno fare le loro eterne consultazioni fra tutte le loro anime, Salvini tornerà nella coalizione del centro destra, con in mano lo scalpo del Quirinale, e lo status di vittima. Potrà ambire a portare la colazione al 40 per cento e oltre. Con l'aiuto di Silvio Berlusconi che ora potrà ancora candidarsi, e che, saggiamente, non ha mai davvero rotto con Matteo.
 
ho fatto un po' di casino....azz pierremi, parli come un libro stampato...sottoscrivo tutto, anche le chiappe del tuo logo...tra non molto è il 14 luglio..il popolo infuriato darà l'assalto alla bastiglia, anzi al colle e mozzerà lo capo a tondo a matta16°. Poi via dai cinquestelle che sono dei coglioni e pensavano ( poveretti....) di andare al governo e campagna con Berlusconi che viene imbalsamato e portato in giro come reliquia. neanche diabolik avrebbe potuto concepire un piano simile.noto che a un certo punto tu dici " Potrà ambire a portare la colazione al 40% e oltre.." azz... questa sì che è un'idea grandiosa... invece del reddito di cittadinanza che solo quegli allocchi dei terroni ci potevano credere, una bella colazione calda al mattino con cappuccino fumante e briosce integrale, magari al miele....pensa...mi sveglio alla mattina al suono del campanello e ti trovo salvini col cabaret che mi dice,,: signore, ecco la sua colazione....ma lo voto subito...e poi vuoi mettere ..costo irrisorio... pierremi, sei un grande|||
 
Certo che leggere certi commenti su un sito di finanza.. fa accapponare la pelle! Ma voi davvero "investite" i vostri soldi e poi credete a certe buffonate? Ma ce lo avete un mutuo? Ma ve li fate due calcoli di quanti MIGLIAIA di euro IN MENO sono costati i prestiti alle persone, alle imprese e alle famiglie in questi anni grazie all'Eurozona? Ma vi rendete conto che il debito italiano è cresciuto, ma si è potuto emetterlo a meno della META' di quello che costava pochi anni fa? Che quando andate all'estero non dovete pagare per cambiare i soldi? Che potete andare in giro senza passaporto? Ma dove avete vissuto prima, in Paradiso? Nessuno che si ricorda che con la lira all'estero ci ridevano dietro? Che per comprare una qualsiasi cosa ti dovevi impiccare per fare un bonifico?
Davvero, leggere certi cori da stadio in un sito dove ALMENO FARE DI CONTO PER IL PROPRIO PORTAFOGLIO dovrebbe essere la logica fondamentale, fa cadere le braccia.
Saluti
LEB


Buongiorno,

intanto ti chiedo di rispettare le opinioni altrui.

Poi ti chiedo se a te sta bene che, in una Repubblica Parlamentare, dove il Parlamento è Sovrano, come espressione del voto degli italiani, a questo non gli venga data la possibilità di governare, legittimamente, causa il veto del PdR sul nome di un Ministro, reo di aver criticato l'Europa e le sue regole.

Io investo i miei soldi come meglio credo, come spero faccia tu, nell'assoluta libertà di dove allocare i miei risparmi, senza per questo denigrare le scelte altrui. Se si investe in BTP, obbligazioni bancarie etc... il problema non è mio, ma loro. Investire i propri risparmi significa prima di tutto sapere cosa si fa, assumendosene la responsabilità, sempre.

Il fatto che tu chieda con tono sprezzante, se qualcuno qui, si renda conto della situazione...o se si sia fatto due calcoli...o addirittura se abbia un mutuo...cosa significa?

Ognuno è responsabile delle proprie azioni se permetti, oppure io mi devo fare carico delle tue scelte, mutuo o non mutuo?

Mi rendo conto che il debito italiano è cresciuto?...certo che sì!!!...e chi c'era al Governo negli ultimi 7 anni?...Monti, Letta, Renzi o forse sto sognando?

Tutta gente che ha contribuito a migliorare la situazione e a far calare il debito per caso?

Adesso che dal voto esce un parere diverso, un'alternativa...cosa succede?...succede che non si può nemmeno provare un'alternativa, un Governo diverso, perchè "qualcuno" pone il veto, gettando finalmente la maschera, rivelandosi per quello che è.

Se a te sta bene vivere in un Paese senza sovranità nazionale, bèh allora...
 
Certo che leggere certi commenti su un sito di finanza.. fa accapponare la pelle! Ma voi davvero "investite" i vostri soldi e poi credete a certe buffonate? Ma ce lo avete un mutuo? Ma ve li fate due calcoli di quanti MIGLIAIA di euro IN MENO sono costati i prestiti alle persone, alle imprese e alle famiglie in questi anni grazie all'Eurozona? Ma vi rendete conto che il debito italiano è cresciuto, ma si è potuto emetterlo a meno della META' di quello che costava pochi anni fa? Che quando andate all'estero non dovete pagare per cambiare i soldi? Che potete andare in giro senza passaporto? Ma dove avete vissuto prima, in Paradiso? Nessuno che si ricorda che con la lira all'estero ci ridevano dietro? Che per comprare una qualsiasi cosa ti dovevi impiccare per fare un bonifico?
Davvero, leggere certi cori da stadio in un sito dove ALMENO FARE DI CONTO PER IL PROPRIO PORTAFOGLIO dovrebbe essere la logica fondamentale, fa cadere le braccia.
Saluti
LEB
Tu che sei molto bravo nei calcoli delle famiglie ti sei per caso accorto che gli stipendi sono stati dimezzati e le tasse sono decuplicate negli anni oppure a casa tua non e' cambiato nulla.
Se il debito e' cresciuto la colpa per caso e' di chi e' stato votato e non ha neppure governato?
Hai risparmiato sui tassi avendo un mutuo ma ti trovi senza soldi per pagarlo un grandissimo passo in avanti sicuramente complimenti.
Per le famiglie ormai diventa un miraggio andare all'estero perche' mancano i soldi quindi sai quanto gliene frega del cambio,stessa cosa del passaporto
 
Presidente Mattarella ha fatto bene.

Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla. O di negarla.

La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.


Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.


Ma il punto è proprio questo: la costruzione di questa serie di dilemmi è il primo grande falso di questa vicenda. Perché alla fine di 83 giorni si capisce che qui si voleva arrivare fin dall'inizio. Lega e M5s infatti, avevano un progetto di governo di cui non hanno mai parlato con trasparenza prima, che non hanno mai davvero svelato fino in fondo in campagna elettorale: quando non hanno mai detto di voler abbandonare l'Euro, nonostante le ripetute e insistenti domande nel corso dei loro pur numerosissimi passaggi mediatici; né tanto meno di aver già grosso modo studiato e costituito un piano per attuare questo passaggio.


In altre parole hanno mentito ai cittadini italiani e ai propri elettori. Mentito sulle proprie intenzioni, e mentito di conseguenza sull'impatto di queste scelte. La prova della menzogna è in quei documenti, quei programmi di governo che sono stati conosciuti solo perché passati alla stampa. Passati da mani che sapevano cosa non era stato detto, a tutti noi.


Questa menzogna va additata non per ragioni etiche (le forze politiche possono mentire quanto vogliono se vogliono) ma per la ragione sostanziali dell'interesse degli elettori. Nel nascondere il piano di uscita dall'Euro – con tutti i suoi ammennicoli quale la cancellazione del debito che abbiamo accumulato con la Bce – hanno nascosto l'impatto che questo progetto avrebbe avuto sulle vite dei cittadini. Sui loro risparmi, sui loro mutui, sul futuro dei loro figli. Abbiamo così potuto assistere a un'altra buffonata di queste ore: il premier incaricato per poche ore, l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.

Bugie. Come quelle che in campagna elettorale hanno portato a sostenere di poter fare il reddito di cittadinanza, pagando a tutti 780 euro, e insieme la flat tax, e la abolizione della Fornero. Magari con l'idea dei mini-bot, cioè stampando una valuta parallela. Alle ripetute domande in merito alla enorme spesa per cui trovare le risorse per queste promesse, l'unica risposta è sempre stata uno sprezzante: "Taci tu che sei un servo delle elite corrotte".

In realtà, a guardarsi indietro oggi, quelle sprezzanti risposte erano tali non per ignoranza ma perché a questo punto si doveva arrivare, qui dove siamo già ora, con le piazze piene contro i traditori del popolo. Alla fine di tutti questi 83 giorni si possono vedere come una regia perfettamente costruita.

Il caso Savona è stato una perfetta sciarada. Il Professore dall'impeccabile curriculum e rispettabilissima carriera, membro a pienissimi titoli delle elite (che pure si condannano per gi altri), serviva proprio per questa sua internità al sistema, per il potere cioè non solo della sue idee ma anche della sua voce. Solo una persona di altissimo livello poteva suscitare tale scrutinio ed eco, nazionale e internazionale, intorno al piano di uscita dall'Euro. Nel momento in cui il suo nome è stato fatto, la miccia della collisione con il Quirinale è stata accesa: Mattarella avrebbe dovuto accettare un progetto mai discusso, mai chiarito agli elettori, ed inviso agli equilibri attuali intorno al nostro Paese, finendo così con l'estinguere il suo ruolo; o avrebbe dovuto esercitare la sua opinione (se non prerogativa) e portare il paese dove è ora.

Questo si voleva e questo è successo. Questo è il punto in cui siamo. Mai così diviso il paese. Mai così frantumato il processo istituzionale. La china che cominciamo oggi a percorrere è molto pericolosa e questo lo capiamo tutti. Il futuro ci riserva quasi sicuramente una campagna elettorale molto radicale, in cui il popolo sarà aizzato contro le elite.

Ma prima di finire questo filo di discorso, val la pena di guardare ancora un po' avanti e capire chi effettivamente sarà poi il vincitore di questa scelta.

Per me ci sono pochi dubbi che le impronte su questo processo sono in maggior parte della Lega e di Salvini. Sua è stata la forza di rottura maggiore – se avesse voluto fare il governo e se lo avesse voluto fare senza "piani b" gli sarebbe bastato nominare Giorgetti e prendersi tutto il potere che Di Maio gli aveva concesso in termini di ministeri. E sua è stata la minore trasparenza – è in casa Lega che ha radici la opacità sul progetto di uscita dall'Euro. Così come sua è stata la forte dissonanza sulle alleanze internazionali – dice qualcosa a qualcuno che il presidente populista per eccellenza Donald Trump non abbia riconosciuto questo leader populista italiano, che invece Putin ha subito dichiarato suo amico?

I pentastellati è vero hanno condiviso questo percorso di Salvini, ma vi sono apparsi più che altro trascinati dagli eventi, incerti, e confusi. Traditi, alla fine delle cose, dalla loro identità multipla.

La prova di queste dissonanze è che alla campagna elettorale prossima ventura Lega e M5s andranno separati. Le due forze escono molto differentemente da questa esperienza: pentastellati molto sminuiti dal fallimento (ce lo dicono anche i sondaggi); Salvini invece molto galvanizzato dalla leadership che ha saputo imporre (anche questo lo dicono i sondaggi). E mentre i Cinquestelle dovranno fare le loro eterne consultazioni fra tutte le loro anime, Salvini tornerà nella coalizione del centro destra, con in mano lo scalpo del Quirinale, e lo status di vittima. Potrà ambire a portare la colazione al 40 per cento e oltre. Con l'aiuto di Silvio Berlusconi che ora potrà ancora candidarsi, e che, saggiamente, non ha mai davvero rotto con Matteo.

Ciao, Non sono d'accordo su alcune cose....per esempio non vedo davvero nessun inganno: la Lega non ha fatto molto mistero del suo atteggiamento pesantemente critico all'euro in campagna elettorale, m5s non ne ha proprio parlato. E siccome è stata fatta una cosa non convenzionale, il contratto, non si può continuare a giudicare come se fosse una cosa convenzionale (un'allenza). Nel contratto sull'euro non c'era proprio scritto un kazzo e i due partiti non avrebbero fatto un kazzo, pena la fine del contratto e di conseguenza la loro fine politica. Semplicemente, come anche scritto da persone ben più autorevoli di me, la frregnaccia di Savona e dell'euro è stato il pretesto per far naufragare l'intero programma del contratto: quello era il vero incubo dei nostri sovrani.
Il presidente della repubblica, mentre gli altri organi dello stato rappresentano un potere più o meno indipendente, rappresenta l'antidoto all'avanzata di una possibile dittatura che si infiltra negli organi (secondo me questo è lo spirito della costituzione). Peccato oggi molti si accorgono che la maggioranza che è stata trattata come fosse un veleno era, per la prima volta dopo 31 anni, quella eletta dai cittadini, mentre l'arbitro o medico, non era un vero arbitro né un vero medico.
Quanto a Salvini, che in questo casino ha sicuramente fatto un figurone richiamando maggiori consensi, dovesse di nuovo allearsi con Berlusconi farebbe una grandissima figura di merrda.

L'Italia è da sempre divisa: in destra e sinistra(metteteci pure il centro se volete, ma cambia poco) così come tutti i paesi d'europa. NOn siamo il primo paese dove le istanze sovraniste emerse hanno il sostegno della maggioranza assoluta dei votanti, ma siamo il primo paese dove esiste una forza politica non schierata che si allea con un altra (schierata, ma ambigua). Altrove la divisione destra/sinistra ha fermato le istanze sovraniste, come da sempre frena tutto ciò che è buon senso e patrimonio politico comune ai cittadini di ogni schieramento. Questa divisione qua per la prima volta è caduta, la cosa è gravissima per qualcuno e, con un pretesto, si è dovuto intervenire.
 
buongiorno, io penso che per l'ennesima volta si sia dimostrato che a imporre i governi siano le lobby finanziarie, che poi si chiamino germania, fmi, bruxelles o altro poco importa.
dopo 5 anni di governi non eletti il popolo aveva espresso un'opinione, ma siccome la lobby non approva, non si può andare avanti.
la verità è che adesso mattarello sta prendendo tempo, su ordine delle lobby, per giocare al ricatto con la speculazione, facendoci vedere da qui al voto che a seconda di come ci posizioniamo le borse e lo spread salgono o scendono, altrimenti perchè dare l'incarico (oltretutto un'ora dopo la conferenza - quindi era già pianificato) ad un personaggio che non ha nessun tipo di maggioranza? solo per prendere tempo e metterci sotto ricatto con la speculazione.
 
Ciao, Non sono d'accordo su alcune cose....per esempio non vedo davvero nessun inganno: la Lega non ha fatto molto mistero del suo atteggiamento pesantemente critico all'euro in campagna elettorale, m5s non ne ha proprio parlato. E siccome è stata fatta una cosa non convenzionale, il contratto, non si può continuare a giudicare come se fosse una cosa convenzionale (un'allenza). Nel contratto sull'euro non c'era proprio scritto un kazzo e i due partiti non avrebbero fatto un kazzo, pena la fine del contratto e di conseguenza la loro fine politica. Semplicemente, come anche scritto da persone ben più autorevoli di me, la frregnaccia di Savona e dell'euro è stato il pretesto per far naufragare l'intero programma del contratto: quello era il vero incubo dei nostri sovrani.
Il presidente della repubblica, mentre gli altri organi dello stato rappresentano un potere più o meno indipendente, rappresenta l'antidoto all'avanzata di una possibile dittatura che si infiltra negli organi (secondo me questo è lo spirito della costituzione). Peccato oggi molti si accorgono che la maggioranza che è stata trattata come fosse un veleno era, per la prima volta dopo 31 anni, quella eletta dai cittadini, mentre l'arbitro o medico, non era un vero arbitro né un vero medico.
Quanto a Salvini, che in questo casino ha sicuramente fatto un figurone richiamando maggiori consensi, dovesse di nuovo allearsi con Berlusconi farebbe una grandissima figura di merrda.

L'Italia è da sempre divisa: in destra e sinistra(metteteci pure il centro se volete, ma cambia poco) così come tutti i paesi d'europa. NOn siamo il primo paese dove le istanze sovraniste emerse hanno il sostegno della maggioranza assoluta dei votanti, ma siamo il primo paese dove esiste una forza politica non schierata che si allea con un altra (schierata, ma ambigua). Altrove la divisione destra/sinistra ha fermato le istanze sovraniste, come da sempre frena tutto ciò che è buon senso e patrimonio politico comune ai cittadini di ogni schieramento. Questa divisione qua per la prima volta è caduta, la cosa è gravissima per qualcuno e, con un pretesto, si è dovuto intervenire.


Questa roba è né più né meno la vecchia gladio....non ci sono più i carri armati e l'esercito. Basta lo spread, quattro giornalai prezzolati e il mini colpo di stato del PdR
 
Felice giornata :)

Allora, per prima cosa Vi dico CALMI, non c'è nulla da preoccuparsi se conoscete un pò di storia, manco tanto lontana, qualche decennio. Ieri la BESTIA si è mostrata e questo dice che ormai è agonizzante perchè il suo primo dogma è "non esistere".
Oggi tutti sanno mentre altri sono costretti ad accettare la realtà dei fatti ovvero che l'Italia è una dittatura e che la U€ è la replica dell'Unone Sovietica come spesso qui andiamo ricordando. Quindi, contrariamente a quanto sentiamo nel profondo, in realtà un successo c'è stato ovvero portare il demonio alla luce del sole.

Se poi volete per forza leggerla come una sconfitta o vittoria del male sul bene bè, allora storicamente ciò che è avvenuto ieri potrebbe essere equiparato Bastogne ma le nubi si stanno diradando e presto i bombardieri avranno campo libero mentre Patton sta arrivando ;)

PS: ho notato che il forum è stato usato da gente che qui ha mai scritto e guarda caso sponsor dell'attuale regime. Vi dovrebbe bastare questa sottolineatura per cliccare il tasto "ignora utente" e questi ritorneranno da dove venivano, nel buio.

Su, siamo in guerra e la guerra finisce solo quando è finita, nel mentre si avanza, si retrocede, si stalla. Normale amministrazione bellica.
 
Questa roba è né più né meno la vecchia gladio....non ci sono più i carri armati e l'esercito. Basta lo spread, quattro giornalai prezzolati e il mini colpo di stato del PdR
La Gladio era contro il comunismo creata per affrontare l'URSS. Qui siamo in presenza di traditori.
 
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