Non me ne intendo e quindi non ho argomenti per confutare quanto affermi sull' uso di porcherie. Anzi, buono a sapersi.
Mi permetto però di dissentire sulle conclusioni: la soluzione di un legislatore europeo serio che abbia a cuore sia la salvaguardia dell' ambiente che l' economia di una parte del
suo territorio sarebbe quella di stringere sulle normative e semmai vietare l' uso di schifezze, non quella di aprire all' importazione di prodotto estero certamente coltivato con
metodi ancora peggiori, tanto il comparto chimico di un' altra parte del suo territorio (quella che politicamente pesa e decide per tutti) prospera ugualmente perchè comunque
i suoi pesticidi e fertlizzanti li piazza lo stesso, che sia tizio o caio il compratore non importa.
Ennesima dimostrazione di quanto questa disUnione sia insostenibile (parere mio, naturalmente).
Buongiorno a tutti