Robert Shmadtke
L'estremista
Altre mie elucubrazioni sui mercati:
Punto primo: riuscire a capire e a contestualizzare se quanto accaduto da ottobre a fine dicembre è una violenta correzione o qualcosa di molto vicino ad un bear market e/o inversione, che è stata evitata solo grazie ad un tweet di Trump, almeno in primis.
Ipotizziamo che l'inversione delle curve, unita ad una guerra commerciale Usa/China, porti i mercati nel baratro e l’economie americana ed europea in recessione.
Se questo scenario è possibile, mi chiedo d’altro canto come possa verificarsi con tassi al 2,5% in USA e sotto zero in Europa, cioè con un livello tassi mai visto e sperimentato prima. Ed è proprio questo aspetto che mi frena un po’ questa ipotesi.
Chiaro che con quanto fatto dalle BC dal 2009 ad oggi, ci può stare tutto, come per altro stiamo vedendo, mi chiedo se qualcuno dei big, che oggi paiono essere fuori dai mercati, abbia fiutato qualcosa che non era riuscito a vedere nel 2007-08.
L’enorme massa di liquidità immessa sui mercati ha creato sfasamento e diseallineamento dei mercati, falsato e gonfiato prezzi ed asset, portando a non distinguere più differenze di rischio/rendimento tra le varie asset class...inevitabilmente arriverà al dunque, ma quando?...perché questa è con ogni probabilità l’unica cosa che conta, forse.
Quanto all’economia di mercato pura, fatta di consumo di beni e servizi, io vedo i principali mercati, americano in primis, molto maturi e per questo fisiologicamente pronti ad una pausa e/o recessione...ma questo lo vedo da almeno 12-18 mesi e ancora non sta accadendo nulla di particolarmente grave.
Perché se è vero che oggi viviamo "tempi nuovi" con scenari mai esplorati prima, allora dobbiamo anche darci il beneficio del dubbio sul fatto che forse i mercati ci stanno dicendo che crolli da -50% sarà più difficile da vedersi (forse)...e che il new normal siano forti, fortissime correzioni da -15-25%, spesso molto veloci, come per altro avvenuto nel 2011-2015-2016 e 2018...correzioni che hanno come primo scopo quello di richiamare all’ordine le BC, rimodellandone la loro view e azione.
Praticamente le BC sono sia attore/fautore dei mercati post 2008, nonché schiave dei mercati stessi.
Ribadisco, sono solo pensieri a voce alta, su cui mi piacerebbe avere il vostro parere, ospiti che leggono compresi.
Dal basso della mia pochezza rispetto alla materia...
un paio di pensieri che non hanno la pretesa di portare da nessuna parte
quanto ho evidenziato nel tuo post mi sembra un circolo vizioso che si è innestato con il massiccio intervento sui mercati delle BC. i mercati ci paiono anestetizzati, pressoché immuni ai soliti eventi macroeconomici a cui erano un tempo sensibili. La liquidità immessa dalle BC funge da anestetico desensibilizzandoli. Ovviamente diventa la variazione di dosaggio dell'anestetico stesso l'unico evento cui il mercato rimane sensibile. Cosa che spiega la grande cautela con cui le BC hanno avviato i QT.
Allo stesso tempo potrebbe essere per questo che la liquidità immessa dalla BCE non ha avuto ricadute sull'economia UE, non è stata capace di schiodare l'inflazione manco per sbaglio. E' tutta roba che finisce per non avere ricaduta sull'economia reale perché l'effetto di un anestetico/droga dopo un pò diventa il mantenimento dello stato che garantisce...
E' così che da fautori, se l'intervento è sistematico e permanente, si diventa schiavi.
L'unica cosa che ha modificato l'inflazione UE e che quindi mantiene secondo me un impatto sull'economia reale è il petrolio...in questi ultimi tempi gli indici si sono addirittura sintonizzati con l'olio anche nei movimenti più brevi. Non so quanto si manterrà questa correlazione, ma quando finirà potrebbe essere l'indice di una nuova fase economica.