Dogtown
Forever Ultras Ghetto
USA: SCENDE A 50,5 PMI MANIFATTURIERO A MAGGIO, MINIMI SETTEMBRE 2009
Taglio tassi per fine anno al 50%
Dicevamo ieri?...
Gloria ai Bastardi - Cap. 1
- Creatore Discussione Dogtown
- Data di Inizio
- Stato
Dicevamo ieri?...
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Si scaldano i motori per il G20...ricordate quando ciuffo scherzava col guancione un paio d'anni fa a chi aveva il dito più vicino al pulsante nucleare e poi...dopo qualche mese si sono ritrovati a mangiare ciambelle insieme a Seul?!?!?
COMMERCIO: CINA SCORAGGIA VIAGGI IN USA, SERVE "RISPETTO RECIPROCO" IN NEGOZIATI
La Cina scoraggia i sui cittadini dal viaggiare negli Stati Uniti, dove rischiano di essere "ripetutamente malatrattati" dalle autorita' locali. Cosi' il ministero cinese del Commercio ha messo in guardia sui social media spiegando che "recentemente, le agenzie americane hanno ripetutamente maltrattato cittadini cinesi in viaggio in Usa attraverso interrogatori al confine, visite improvvise e altri metodi". Il ministero della Cultura e del Turismo ha rincarato la dose dicendo che "recentemente, sparatorie, rapine e furti sono accaduti frequentemente in Usa". L'avvertimento segue la sparatoria di venerdi' scorso a Virginia Beach (Virginia), in cui 12 persone sono state uccise. L'avvertimento odierno segue quello di ieri con cui Pechino ha messo in guardia sulle difficolta' crescenti per gli studenti e i ricercatori cinesi di ottenere visti per entrare in Usa. Tutto cio' dimostra come le tensioni tra Usa e Cina restino alte e rischino di fare venire meno quella che per l'America e' la quinta maggiore fonte di turismo: nel 2018, 3 milioni di cinesi hanno visitato gli Usa. Sempre oggi un portavoce del ministero cinese del Commercio ha aggiunto che Pechino "crede sempre che le differenze e le frizioni tra le due parti in campo economico e commerciale dovranno alla fine essere affrontare con il dialogo e le consultazioni. Tuttavia, le consultazioni devono fondarsi sul rispetto reciproco, sull'equita' e su benefici condivisi. Si spera che gli Usa abbandoneranno le loro pratiche sbagliate e lavoreranno in tandem con il lato cinese". In risposta al 'white paper' diffuso domenica e con cui la Cina ha sostenuto che e' colpa degli Usa se le trattative sono saltate, il Tesoro Usa e l'ufficio del rappresentante commerciale hanno sostenuto: "le nostre posizioni negoziali sono state costanti nel corso delle trattative e la Cina ha fatto marcia indietro su elementi importanti di quanto accordato dalle parti".
COMMERCIO: CINA SCORAGGIA VIAGGI IN USA, SERVE "RISPETTO RECIPROCO" IN NEGOZIATI
La Cina scoraggia i sui cittadini dal viaggiare negli Stati Uniti, dove rischiano di essere "ripetutamente malatrattati" dalle autorita' locali. Cosi' il ministero cinese del Commercio ha messo in guardia sui social media spiegando che "recentemente, le agenzie americane hanno ripetutamente maltrattato cittadini cinesi in viaggio in Usa attraverso interrogatori al confine, visite improvvise e altri metodi". Il ministero della Cultura e del Turismo ha rincarato la dose dicendo che "recentemente, sparatorie, rapine e furti sono accaduti frequentemente in Usa". L'avvertimento segue la sparatoria di venerdi' scorso a Virginia Beach (Virginia), in cui 12 persone sono state uccise. L'avvertimento odierno segue quello di ieri con cui Pechino ha messo in guardia sulle difficolta' crescenti per gli studenti e i ricercatori cinesi di ottenere visti per entrare in Usa. Tutto cio' dimostra come le tensioni tra Usa e Cina restino alte e rischino di fare venire meno quella che per l'America e' la quinta maggiore fonte di turismo: nel 2018, 3 milioni di cinesi hanno visitato gli Usa. Sempre oggi un portavoce del ministero cinese del Commercio ha aggiunto che Pechino "crede sempre che le differenze e le frizioni tra le due parti in campo economico e commerciale dovranno alla fine essere affrontare con il dialogo e le consultazioni. Tuttavia, le consultazioni devono fondarsi sul rispetto reciproco, sull'equita' e su benefici condivisi. Si spera che gli Usa abbandoneranno le loro pratiche sbagliate e lavoreranno in tandem con il lato cinese". In risposta al 'white paper' diffuso domenica e con cui la Cina ha sostenuto che e' colpa degli Usa se le trattative sono saltate, il Tesoro Usa e l'ufficio del rappresentante commerciale hanno sostenuto: "le nostre posizioni negoziali sono state costanti nel corso delle trattative e la Cina ha fatto marcia indietro su elementi importanti di quanto accordato dalle parti".
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Ed anche la campagna elettorale USA inizia presto.
USA: REPUBBLICANI DISCUTONO POSSIBILITA' DI BLOCCARE DAZI DI TRUMP CONTRO MESSICO.
I parlamentari repubblicani stanno discutendo la possibilita' di bloccare i nuovi dazi che il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato sui prodotti importati dal Messico per spingere il Paese vicino a fermare l'immigrazione irregolare verso gli Stati Uniti. Lo scrive il Washington Post. Come conseguenza, potrebbe anche esserci il blocco dei miliardi di dollari in fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico annunciati a febbraio dal presidente, in base all'emergenza nazionale. Il piano di imporre dazi sui prodotti importati dal Messico - con cui e' in vigore un accordo di libero scambio - si fonda proprio sulla dichiarazione di emergenza nazionale, ma la legge da' al Congresso il diritto di prevalere con una risoluzione di disapprovazione. Per superare l'eventuale veto del presidente, pero', servirebbe una maggioranza di due terzi. Trump ha detto che imporra' dazi del 5% su tutti i prodotti messicani a partire dal 10 giugno, minacciando di aumentarli fino al 25%, se il Messico non fermera' l'immigrazione irregolare verso gli Stati Uniti.
USA: REPUBBLICANI DISCUTONO POSSIBILITA' DI BLOCCARE DAZI DI TRUMP CONTRO MESSICO.
I parlamentari repubblicani stanno discutendo la possibilita' di bloccare i nuovi dazi che il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato sui prodotti importati dal Messico per spingere il Paese vicino a fermare l'immigrazione irregolare verso gli Stati Uniti. Lo scrive il Washington Post. Come conseguenza, potrebbe anche esserci il blocco dei miliardi di dollari in fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico annunciati a febbraio dal presidente, in base all'emergenza nazionale. Il piano di imporre dazi sui prodotti importati dal Messico - con cui e' in vigore un accordo di libero scambio - si fonda proprio sulla dichiarazione di emergenza nazionale, ma la legge da' al Congresso il diritto di prevalere con una risoluzione di disapprovazione. Per superare l'eventuale veto del presidente, pero', servirebbe una maggioranza di due terzi. Trump ha detto che imporra' dazi del 5% su tutti i prodotti messicani a partire dal 10 giugno, minacciando di aumentarli fino al 25%, se il Messico non fermera' l'immigrazione irregolare verso gli Stati Uniti.
PILU
STATE SERENI
Sarebbero davvero coions se fanno naufragare questo governo..a parte tutti i teatrini..questo governo lo temono moltissimo in Europa.. basta vedere i toni concilianti per il nostro debito..saranno solo prese per il kul da parte degli eurocrati? Io rimango convinto che possono fare un bel lavoro insieme..
- Stato
