Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Al summit del G20 a Osaka, in Giappone, il presidente cinese, Xi Jinping, presenterà all’omologo statunitense, Donald Trump, le sue condizioni per tornare al tavolo delle trattative per raggiungere un accordo sul commercio tra le due nazioni. Lo riporta il Wall Street Journal, citando funzionari cinesi. Condizioni che sollevano più di un dubbio sulla possibilità che i due Paesi ricomincino a trattare.

Tra le condizioni che Pechino porrà a Washington, dovrebbe esserci la rimozione del divieto statunitense sulla vendita di tecnologia statunitense a Huawei, colosso cinese delle telecomunicazioni, sanzionata dall’amministrazione Trump perché considerata un pericolo per la sicurezza nazionale. La Cina dovrebbe poi chiedere agli Stati Uniti di rimuovere tutti i dazi e di rinunciare a chiedere a Pechino di acquistare più prodotti statunitensi. I termini dell’intesa dovrebbero essere discussi da Xi e Trump sabato 29, durante un pranzo di lavoro.

…Poi il consigliere economico di Trump, Larry Kudlow, ha detto che nessuna precondizione è stata fissata in vista del summit tra i due leader e ha ribadito che lo spettro di nuovi dazi resta. Nel frattempo il South China Morning Post cinese ha scritto che le due nazioni hanno trovato una tregua i cui i dettagli verranno forniti prima dell’incontro di sabato tra i presidenti delle due nazioni nell’ambito del G20 di Osaka, in Giappone. (Sole24Ore)
 
Sulla questioni porti diritto immigrati ecc condivido ben poco della discussione ma non mi sembra il caso di trasformare questo thread in una tribuna politica per cui resterò in silenzio sull argomento.
 
Quello che ho postato non è altro che il rovescio della medaglia, ovvero come i cinesi reagiscono alle politiche USA quando si rompono i coglioni.

Il grafico "dice" che quando i cinesi svalutano lo yuan i mercati crollano verticalmente...e ad oggi l'affidabilità è al 100%.

Il $ è cruciale, inteso soprattutto come moneta di funding per i paesi emergenti.

I problemi sul tavolo sono: curve USA, montagna di bond a rendimento negativo, credibilità e capacità di governare i mercati da parte delle BC, ciclo economico "maturo" e tensioni USA-Cina.

Decisamente tanta roba.

Io penso che i cinesi useranno poco l arma valutaria perché questa farebbe dei danni ai propri principali partner commerciali ed una nazione che vuol diventare uno dei motori economici del mondo deve cercare di fare meno danni possibili.. quindi svalutazione si ma graduale sennò il panico sulla stabilità del paese e problemi ai partner sarebbero troppo pesanti da sopportare.
 
Sulla questioni porti diritto immigrati ecc condivido ben poco della discussione ma non mi sembra il caso di trasformare questo thread in una tribuna politica per cui resterò in silenzio sull argomento.

Chiunque, se lo desidera, può dire la propria opinione su questo thread, che infatti si occupa di analisi intermaket, cioè di tutto ciò che va e può impattare sui mercati.

Detto questo, il dibattito non è solo politico e/o ideologico, almeno per quanto mi riguarda, ma piuttosto mi pare evidente che la UE o chi per lei, stia usando il discorso "migranti" per ottenere risvolti che non sono politici ma economici, e questo è il motivo per cui ne stiamo parlando sul thread.

Da sempre la politica detta le scelte ed influenza l'economia, oggi più di ieri, e quindi ritengo opportuno affrontare le questioni sul terreno del confronto aperto, senza inutili pregiudizi e dannose ideologie politiche, che in quanto tali sono sbagliate a prescindere.

;)
 
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Io penso che i cinesi useranno poco l arma valutaria perché questa farebbe dei danni ai propri principali partner commerciali ed una nazione che vuol diventare uno dei motori economici del mondo deve cercare di fare meno danni possibili.. quindi svalutazione si ma graduale sennò il panico sulla stabilità del paese e problemi ai partner sarebbero troppo pesanti da sopportare.

Anche io penso che uno scontro tra giganti, USA vs. Cina, sia deleterio per entrambi, ma non possiamo non considerare che la Cina può e deve giocarsi le sue carte di futura prima potenza economica mondiale al cospetto degli USA, che notoriamente e storicamente sono abitutati a fare le scelte, che poi vengono rispettate dagli altri player mondiali.

Il processo di cambiamento della leadrship mondiale è inarrestabile ok, ma come già dimostrato in passato, la Cina non gradisce essere passiva subalterna degli USA, almeno non più e, l'esacerbamento politico e soprattutto mediatico portato da Trump, non escludo che possa comportare reazioni identiche a quelle avute nel 2015 e nel 2018, con la differenza che oggi il quadro economico macro e USA è indebolito, e le banche centrali sono meno "centrali" rispetto a qualche anno fa.

Le BC hanno in pancia solo una modesta parte della montagna di bond in circolazione, di cui 13 trillion a rendimento zero/negativo...da qui il pensiero che le BC siano meno capaci di fare fronte ad un'eventuale shock sul mercato obbligazionario globale.
 
Chiunque, se lo desidera, può dire la propria opinione su questo threadm che infatti si occupa di analisi intermaket, cioè di tutto ciò che va e può impattare sui mercati.

Detto questo, il dibattito non è solo politico e/o ideologico, almeno per quanto mi riguarda, ma piuttosto mi pare evidente che la UE o chi per lei, stia usando il discorso "migranti" per ottenere risvolti che non sono politici ma economici, e questo è il motivo per cui ne stiamo parlando sul thread.

La politica detta le scelte ed influenza l'economia, da sempre, oggi più di ieri e quindi ritengo opportuno affrontare le questioni sul terreno del confronto aperto, senza inutili pregiudizi e dannose ideologie politiche, che in quanto tali sono sbagliate a prescindere.

;)

Il peso della politica italiana sui mercati globali è simile a quello della borsa italiana ..
Diverso il peso del debito italiano ma questo è un altro discorso.
Sull immigrazione sappiamo che il sistema economico in cui viviamo ne ha accentuato lo sviluppo per evidenti utilizzi strumentali, e tali utilizzi vengono cavalcati sia dai progressisti che dai conservatori oramai da quasi 200 anni.

Ma discutere delle pagliuzze mentre le travi arrivano a 200 km/h giusto alle spalle ed ad altezza terga mi sembra quanto meno una perdita di tempo.
 
Anche io penso che uno scontro tra giganti, USA vs. Cina, sia deleterio per entrambi, ma non possiamo non considerare che la Cina può e deve giocarsi le sue carte di futura prima potenza economica mondiale al cospetto degli USA, che notoriamente e storicamente sono abitutati a fare le scelte, che poi vengono rispettate dagli altri player mondiali.

Il processo di cambiamento della leadrship mondiale è inarrestabile ok, ma come già dimostrato in passato, la Cina non gradisce essere passiva subalterna degli USA, almeno non più e, l'esacerbamento politico e soprattutto mediatico portato da Trump, non escludo che possa comportare reazioni identiche a quelle avute nel 2015 e nel 2018, con la differenza che oggi il quadro economico macro e USA è indebolito, e le banche centrali sono meno "centrali" rispetto a qualche anno fa.

Le BC hanno in pancia solo una modesta parte della montagna di bond in circolazione, di cui 13 trillion a rendimento zero/negativo...da qui il pensiero che le BC siano meno capaci di fare fronte ad un'eventuale shock sul mercato obbligazionario globale.


Si sì concordo ma l atteggiamento di usa e Cina è in realtà consapevole e differente per il differente posizionamento globale.
Per accreditarsi la Cina deve fare la faccia buona, per difendersi gli Usa devono fare la faccia cattiva, il problema sono gli effetti collaterali e gli incidenti che spesso non avvengono nei due centri ma nelle frizioni periferiche dove il controllo è meno forte e dove l incidente è dietro l angolo.
Le crisi valutarie più forti degli ultimi due anni sono avvenute proprio tra le taglie della geopolitica.
 
Il peso della politica italiana sui mercati globali è simile a quello della borsa italiana ..
Diverso il peso del debito italiano ma questo è un altro discorso.
Sull immigrazione sappiamo che il sistema economico in cui viviamo ne ha accentuato lo sviluppo per evidenti utilizzi strumentali, e tali utilizzi vengono cavalcati sia dai progressisti che dai conservatori oramai da quasi 200 anni.

Ma discutere delle pagliuzze mentre le travi arrivano a 200 km/h giusto alle spalle ed ad altezza terga mi sembra quanto meno una perdita di tempo.


Ok che noi siamo l'Italietta dal peso irrilevante e dal debito enorme, e ok anche il discorso progressisti vs. conservatori dalla notte dei tempi.

Ma ciò non toglie che quando sta accadendo all'Italia, ergo a casa nostra, nella nostra quotidianeità, sia a livello politco, economico e sociale sia frutto proprio di quelle travi che dici...che però ci vengono presentate come innocue pagliuzze, nel più completo menefreghismo della "grande famiglia UE"...dove i piccoli devono solo chinarsi e subire, mentre altri ne traggono e ne hanno tratto giovamento.
 
Se il mercato globale dei bond è di circa 80/83 trillion di $ e le BC ne hanno in pancia "solo" 13...o le BC godono di grande credibilità da parte dei mercati o, forse che forse potremmo avere dei problemi in futuro.
 
Ok che noi siamo l'Italietta dal peso irrilevante e dal debito enorme, e ok anche il discorso progressisti vs. conservatori dalla notte dei tempi.

Ma ciò non toglie che quando sta accadendo all'Italia, ergo a casa nostra, nella nostra quotidianeità, sia a livello politco, economico e sociale sia frutto proprio di quelle travi che dici...che però ci vengono presentate come innocue pagliuzze, nel più completo menefreghismo della "grande famiglia UE"...dove i piccoli devono solo chinarsi e subire, mentre altri ne traggono e ne hanno tratto giovamento.

Finiti i trenta gloriosi, che tanto dovevano finire perché è questo il sistema economico il deterioramento economico sociale c è stato in tutti i paesi avanzati, con caratteristiche peculiari e con profondità diverse per le scelte fatte.
Ma per me parlare di porti Sea watch immigrati in un thread di investimenti in chiave politica mi sembra assolutamente inutile, forse controproducente ma non voglio impedire a nessuno di farlo per cui la unica scelta sensata è silenziare sull argomento me stesso.
 
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