Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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...del resto se fai il pesce spazzino dello squalo bianco e questo non preda più !
 
Aggiungo che in Germania il dibattito sulla convenienza della permanenza della Germania nel sistema euro è molto più articolato e avanzato che da noi in Italia che siamo puristi, idealisti ed europeisti a costo di falcidiare il risparmio privato con l'applicazione anticipata del bail in.
In germania parlano i complottisti del momento, quella che tu vedi come "discussione articolata", nient'altro sono che gli Stunffenberg di turno, una piccolissima minoranza che si sta rendendo conto di dove li stanno portando a sbattere....ma erano e sono niente, irrilevanti. L'industria tedesca, le banche tedesche, i casati vogliono l'€ e la U€ come volevano il terzo reich.
 
Buondì a tutti. Grazie dei contributi di tutti.

Per continuare il filo dei messaggi sopra, io propendo che la fine del ciclo non sarà dettata da nulla di rinvenibile dai dati economici ma proprio zero in quanto i dati sono gia parecchio deteriorati e assimilati. L'innesco sarà esclusivamente POLITICO in quanto imprevedibile

E propendo per una dissoluzione dell'unione europea in modo "hard" data da una svolta "inaspettata" della Germania che uscirà lei per prima dall'unione.

Stiamo a vedere
Qualcosa di interno ai mercati tipo inflazione e suoi derivati.
 
ciao dd e ciao tutti

prima di andare al sole...
l'hai detto...siamo su un qlc di mai visto...nessuno ne conosce gli sviluppi

sulla curva...
la statistica dice che invertita per + di 35 sedute storicamente significa recessione in arrivo
ok
però se vai sullo storico manca lo steepening...ossia il riallargamento con breve che scende e lungo che sale(parlo di yeld)

vai a vedere 2000 e 2007 come stavano le posizioni sul 10y...sono ancora tutti fuori...e secondo me finchè nn entrano con rendimenti + congrui nn ce n'è

bye



Ciao Snapo :up:

Pàssatele bene ;)
 
Intesa Sanpaolo: utile netto 1* sem sale a 2,266 mld (+4% a/a)

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo ha archiviato il primo semestre con un utile in aumento a 2,266 mld (+4%a/a).

Il conto economico consolidato del primo semestre 2019 registra interessi netti pari a 3.517 milioni di euro, in diminuzione del 4,7% rispetto ai 3.691 milioni del primo semestre 2018.

Le commissioni nette sono pari a 3.875 milioni di euro, in diminuzione del 4,1% rispetto ai 4.042 milioni del primo semestre 2018.

Il risultato dell'attività assicurativa ammonta a 575 milioni di euro, analogamente al primo semestre 2018.

Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 1.090 milioni di euro, rispetto a 1.057 milioni del primo semestre 2018.

I proventi operativi netti sono pari a 9.066 milioni di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto ai 9.420 milioni del primo semestre 2018.

I costi operativi ammontano a 4.470 milioni di euro, in diminuzione del 3,2% rispetto ai 4.619 milioni del primo semestre 2018, a seguito di una diminuzione del 2,6% per le spese del personale e del 6,2% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,2% per gli ammortamenti.

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 4.596 milioni di euro, in diminuzione del 4,3% rispetto ai 4.801 milioni del primo semestre 2018. Il cost/income ratio nel primo semestre 2019 è pari al 49,3%, rispetto al 49% del primo semestre 2018.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 923 milioni di euro, rispetto ai 1.177 milioni del primo semestre 2018.

L'ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 67 milioni di euro, rispetto agli 86 milioni del primo semestre 2018.

Gli altri proventi netti sono pari a 7 milioni di euro, rispetto a un milione nel primo semestre 2018.

L'utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al primo semestre 2018.

Il risultato corrente lordo è pari a 3.613 milioni di euro, rispetto a 3.539 milioni del primo semestre 2018.

Il risultato netto consolidato contabilizza imposte sul reddito per 985 milioni di euro; oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) per 52 milioni; oneri derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 69 milioni; tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 242 milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 313 milioni relativi al contributo al fondo di risoluzione, per 13 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi

di unità operanti all'estero e per 26 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 8 milioni riguardanti Atlante. Nel primo semestre 2018 questa voce era ammontata a 219 milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 277 milioni relativi al contributo al fondo di risoluzione, per 12 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all'estero e per 23 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per un milione riguardanti Atlante; una perdita di pertinenza di terzi per un milione di euro.

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2019 i finanziamenti verso la clientela sono pari a 394 miliardi di euro, in aumento dello 0,2% rispetto al 31 dicembre 2018 e in flessione dell' 1,4% rispetto al 30 giugno 2018 (in flessione dello 0,5% rispetto al primo trimestre 2019 e del 2,3% rispetto al primo semestre 2018 considerando i volumi medi di periodo). Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 15.981 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 16.591 milioni del 31 dicembre 2018. In quest'ambito, i crediti in sofferenza scendono a 7.054 milioni di euro da 7.138 milioni del 31 dicembre 2018, con un'incidenza sui crediti complessivi pari all' 1,8% (1,8% anche al 31 dicembre 2018), e un grado di copertura al 65,9% (67,2% a fine 2018). Le inadempienze probabili diminuiscono a 8.552 milioni di euro da 9.101 milioni del dicembre 2018, e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 375 milioni di euro rispetto a 352 milioni a fine 2018.

I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2019 - calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2019, tenendo conto di 1.813 milioni di euro di dividendi maturati nel primo semestre - risultano pari a 13,6% per il Common Equity Tier 1 ratio; 15,3% per il Tier 1 ratio; 17,6% per il coefficiente patrimoniale totale.

La stima del Common Equity Tier 1 ratio pro-forma del Gruppo a regime è pari al 13,9%.

Il leverage ratio al 30 giugno 2019 è pari a 6,1% applicando i criteri transitori in vigore per il 2019 e a 5,5% applicando i criteri a regime, valori tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei.

Al 30 giugno 2019, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 4.967 sportelli bancari - 3.901 in Italia e 1.066 all'estero - e 90.888 persone.



(END) Dow Jones Newswires

July 31, 2019 07:40 ET (11:40 GMT)



Confermando la distribuzione dell' 80% del netto, spannometricamente ne esce un dividendo potenziale intorno a 21 cent.
 
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