Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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25K fib. O è tutta una presa per il culo, o sono morti definitivamente i mercati oppure i cani stanno sorreggendo.
 
DI fondo è anche condivisibile, se non fosse che sfocia inevitabilmente nella retorica e nell'ideologia politica, come se Gilioli avesse vissuto su Marte o in un altro Paese dal 2012 al 2016, sempre per parlare di democrazia o democratura come scrive l'autore.

credo sia calzante l'ultimo commento:
<<...credo Salvini sappia benissimo che non si voterà a settembre. E un motivo per cui ha deciso di far saltare tutto adesso credo sia proprio.questo. Ha bisogno che sia qualcun altro a disinnescare la rogna dell'aumento dell'IVA. Fatto questo potrà vincere tranquillamente le elezioni e anche fara il solito vittimismo sui cattivoni che hanno aumentato l'iva o preso le decisioni pesanti che graveranno sugli italiani, soprattutto i più poveri. Se gli riesce, un capolavoro.>>
 
credo sia calzante l'ultimo commento:
<<...credo Salvini sappia benissimo che non si voterà a settembre. E un motivo per cui ha deciso di far saltare tutto adesso credo sia proprio.questo. Ha bisogno che sia qualcun altro a disinnescare la rogna dell'aumento dell'IVA. Fatto questo potrà vincere tranquillamente le elezioni e anche fara il solito vittimismo sui cattivoni che hanno aumentato l'iva o preso le decisioni pesanti che graveranno sugli italiani, soprattutto i più poveri. Se gli riesce, un capolavoro.>>


Sarebbe un capolavoro politico, ma è molto rischioso, perchè se arriva il governo tecnico...dove come premier ci mettono uno che politicamente ha il sesso degli angeli...ecco che Monti in confronto è un bicchier d'acqua...e a pagare saremmo sempre e comunque noi cittadini.
 
COMMERCIO: TRUMP, ROUND DI NEGOZIATI CON CINA A SETTEMBRE POTREBBE ESSERE CANCELLATO.


COMMERCIO: TRUMP, TRATTIAMO CON CINA MA PER ORA NIENTE ACCORDO.

Il presidente americano, Donald Trump, ha spiegato che i negoziati commerciali con la Cina procedono ma per ora un accordo non ci sara'. "La Cina vuole fare qualcosa ma io non sono ancora pronto", ha dichiarato il leader statunitense mentre lasciava la Casa Bianca per recarsi in una localita' di mare esclusiva di New York per una raccolta fondi. Secondo Trump, i dazi imposti sono una cosa "fantastica". Secondo lui "la Cina li sta pagando", motivo per cui nelle trattative in corso sono gli Stati Uniti a trovarsi in una posizione di vantaggio.
 
FED: TRUMP, MI PIACEREBBE TAGLIO DEI TASSI DI UN PUNTO PERCENTUALE


Insoddisfatto del taglio dei tassi di 25 punti base annunciato il 31 luglio scorso dalla Federal Reserve, il presidente americano ha detto chiaramente di quanto vorrebbe che il costo del denaro fosse ridotto: un punto percentuale. Questo significherebbe portare i tassi all'1-1,25% rispetto al livello a cui sono stati portati la settimana scorsa con la prima sforbiciata dal dicembre del 2008. Secondo Donald Trump, l'economia americana e' "ammanettata" dalla politica monetaria della banca centrale Usa. L'idea e' che un dollaro forte, di cui si e' lamentato ieri in una serie di tweet, lede i gruppi manifatturieri americani. Nei giorni scorsi Trump aveva criticato nuovamente la Fed sostenendo che dovrebbe allinearsi alle altre banche centrali, i cui tassi sono piu' bassi. Il tasso principale della Bce e' pari a zero, quello della Bank of England allo 0,75% e della Bank of Canada all'1,75%.
 
HUAWEI: TRUMP, NIENTE BUSINESS CON GRUPPO MA COSE POTREBBERO CAMBIARE CON ACCORDO USA-CINA

Gli Stati Uniti non intendono fare business con Huawei, ma le cose potrebbero cambiare nell'ambito di un accordo commerciale con la Cina, che per ora non e' all'orizzonte. Lo ha detto alla stampa il presidente americano, Donald Trump. Washington aveva inserito il colosso cinese delle tlc in una 'lista nera' lo scorso maggio, impedendo alle aziende americane di vendere senza licenza i loro prodotti al gruppo accusato di 'spiare' per conto di Pechino attraverso le sue attrezzature. Tuttavia, il mese scorso Trump aveva detto che avrebbe presto deciso il destino delle licenze dopo il pressing di vari gruppi tra cui Google e Broadcom. Con le sue dichiarazioni Trump sembra confermare che alla Corporate America viene negato di avere a che fare con Huawei, almeno per il momento. La mossa segue la decisione della Cina di smettere di comprare prodotti agricoli Usa (risposta alla minaccia di nuovi dazi fatta dal presidente Usa) e di lasciare indebolire lo yuan a un livello contro il dollaro che ha spinto Washington a bollare la nazione asiatica come un "manipolatore di valuta".
 
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