Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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ATTUALITA' Agosto 27, 2019 posted by Francesco Carraro
Prendi questa mano, Zingaretti, dimmi pure che futuro avrò…
Fine 2008 – Arturo, un militante grillino della prima ora, supporter del Vaffa day, scompare senza lasciare traccia. Disgustato dall’Unione europea, dallo strapotere delle banche e dal Partito Democratico, emigra perché Grillo, per quanto bravo, non riuscirà mai a conquistare il potere. 2019 – Dopo dieci anni trascorsi nelle più remote lande del globo – in cerca dell’illuminazione spirituale in Tibet, della solitudine cosmica nella Terra del Fuoco, della fusione con Gaia nel cuore amazzonico – gli giunge l’eco di una notizia incredibile: i 5 Stelle stanno prendendo una decisione decisamente decisiva per le sorti dell’intero Paese e forse dell’Europa, anzi del Mondo. Allora, prende il primo volo e atterra, ebbro di gioia, in Italia. Si fionda subito alla convention dove i vertici del movimento, quelli della Casaleggio&associati e persino la semovente e semi-senziente Piattaforma Digitale Rousseau stanno tenendo il meeting decisivo. Arturo entra e si intruppa tra gli aficionados delle prime ore e delle ultime file. Proprio in quel momento, il cyborg Rousseau, sgranocchiando chip al silicio accompagnati da una spremuta di ultrafibra, sta scandendo, con voce metallica: “Quanto all’Europa, il nostro programma…”.

Allora Arturo, dimentico della compostezza zen assimilata a Lhas, erompe in un grido: “Bravo coso! Affanculo l’Europa e affanculo la burocrazia totalitaria di un sistema costruito solo per fare gli interessi dei poteri forti e dei banchieri. Affanculo!”. Il gelo cala in sala, a Rousseau va di traverso un modem e un grillino pietoso tira Arturo per la manica e gli fa: “Vola basso, amico. Adesso con l’Europa siamo allineati perché è indispensabile per difendersi nell’arena della competizione globale. E poi adesso c’è Ursula: farà un bel repulisti di tutti i populisti. Noi siamo avanti, sai: basta con l’intelligenza naturale; d’ora in poi, solo intelligenza artificiale!”. Arturo strabuzza gli occhi, incredulo, ma si tace perché prima viene il Movimento e poi i singoli. Dopo un po’, Rousseau cambia argomento: “Quanto al sistema bancario…”. Arturo va di nuovo in fibrillazione, dimentico della pace ancestrale sperimentata a Capo Horn, e sbotta: “Ottimo, coso! Affanculo le banche e affanculo anche il signoraggio, mefitico sistema con cui i banchieri ci rubano la vita come ci spiegava Grillo nei suoi spettacoli! Affanculo!”. Un silenzio glaciale accoglie la sua intemerata e il solito vicino sussurra: “Stai schiscio, amico. Del signoraggio non parliamo più da un pezzo perché il sistema bancario è indispensabile a garantire un’economia sana”.

Arturo è allibito, ma ancora si zittisce, fin quando, di lì a poco, il Golem digitale dichiara: “È per questo che, rispetto al Partito Democratico…”. Arturo non si tiene più e, scordando le vibrazioni ireniche della foresta pluviale, urla: “Giusto, Coso! Affanculo il PD, affanculo la cinghia di trasmissione dei poteri forti, affanculo il partito servo dei mercati, cameriere del capitale internazionale. Affanculo!”. Nell’imbarazzo che segue, il vicino bisbiglia: “Stai vago sul PD, amico, che forse ci facciamo il governo insieme”. Al che, Arturo lo piglia per il bavero e sbraca: “Ma se ci togli la lotta all’Europa, la lotta alle banche e la lotta al PD, che minchia ci resta?”. “Conte, ci resta Conte”. “E chi cacchio è Conte?”. “È il leader più amato. Egli sta cercando la via, la direzione da prendere. Per caso, hai dei suggerimenti in proposito, caro amico, su dove ci conviene andare?”. Al che, Arturo picchia duro: “A differenza vostra, ho girato mezzo mondo, ma il mio progetto politico non cambia: affanculo!”.
 
Comunque vada, sia che vadano con il pd che no, il movimento è spacciato comunque salvo che facciano, una volta per tutte, pulizia all'interno del movimento, cacciando tutti quelli che hanno tentato di fare dello stesso una costola della sinistra.

Ricordo sempre che il M5S è nato contro la sinistra, perchè esiste, visto che la destra è morta molti decenni fa e non è più il problema. Fino a quando gli italiani non faranno fare ai sinistri la stessa fine fatta fare ai destri, continueremo a morire. Resta la tristezza nel vedere che l'uomo debba sbagliare personalmente per capire e l'italiano si è fatto il fascio e dal 92 la deriva sinistra. Il sogno di vedere l'Italia come una grande Svizzera rimane un sogno.
 
Sempre convinto che se troveranno un accordo, tra sinistri, il mercato li stenderà. Pronte le coperture. Di fronte invece al voto, il mercato caccerà indietro qualche ora, o al massimo due giorni, ma poi partirà al rialzo.
 
Personalmente che i mercati festeggino per un possibile governo che sia più vicino all'ortodossia di bilancio mi sembra il segnale della disconnessione totale dei mercati dall'economia reale soprattutto in considerazione della composizione dei titoli che rappresentano il mercato italiano, d'altronde se reagiscono ai tweet di un redattore non possiamo stupirci di nulla.
 
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