Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per Dog e Lupo: Personalmente da un punto di vista culturale se dovessi fare un parallelo storico, lo collocherei negli anni antecedenti alla prima guerra mondiale. Allora la cultura europea nella sua quasi unanimità decantava la magnificenza della guerra come grande igiene del mondo, come rigeneratrice delle energie corrotte, la grande purificatrice. Oggi la stessa follia si trasporta nella costruzione degli stati uniti d'europa, che vede la fanatica adesione della classe intellettuale nella sua totalità. Per costruire gli stati uniti d'america, prima hanno sterminato la popolazione actotona, poi sono passati per una guerra civile. Qui la popolazione da distruggere siamo noi tramite il meticiatto di Kalergiana memoria.

Mentre da un punto di vista economico se dovessi fare un parallelo sarebbero gli anni 30. Sono state le politiche deflazionistiche che hanno portato al potere il nazismo e che poi hanno condotto alla seconda guerra mondiale.


Cmq anche se guerre non ci fossero vivremmo in un mondo dove i diritti sociali si contraggono e in cambio ci offrono i diritti cosmetici. Son 35 anni che abbiamo deviato dal nostro modello costituzionale e si vedono i risultati. Ricordo che dal 1945 al 1980 l'Italia, con la sua liretta, con il proporzionale che garantiva instabilità, con la nostra corruzione ed evasione, eravamo il primo paese al mondo per crescita media. Adesso nella media degli ultimi 10 anni siamo agli ultimi posti nel mondo. Ed io che ho vissuto gli anni 70 come lavoratore/studente vi assicuro che si viveva di gran lunga meglio di oggi.


Ciao,

avevo scritto una risposta fiume ma il pc me l'ha cancellata per ben 2 volte, quindi sarò più sintetico:

sono d'accordo con te su quanto hai scritto e riportato in neretto. L'alta borghesia europa unita agli intellettuali hanno sempre fatto danni enormi in Europa, e questo sin dalla Grande Guerra.

Sul fatto che si stesse meglio negli anni '70 posso crederlo, ma a che prezzo?

Al prezzo di governi che avendo intuito che il Paese era tutto da fare, sia in termini di infrastrutture pubbliche, edilizia & case, Industria e commercio hanno chiuso gli occhi praticamente su tutto, senza alcuna programmazione di lungo periodo.

Io ho iniziato a lavorare a metà anni '90 e mi rendo conto che il conto dell'Italia da bere degli anni '60-70 e parte degli '80 lo sta pagando la mia generazione e quelle dopo la mia.

Io sto mantenendo milioni di persone che sono andate in pensione a 40 anni e mi fermo qui.

Lo Stato ha volutamente chiuso gli occhi davanti alla mostruosa evasione di quei decenni e oggi il risultato è che metà Paese grava sulle spalle dell'altra metà, sempre e comunque.

Vedi, quando un Paese parte da zero, com'era l'Italia di inizio anni '60, tutto sembra magnifico e scintillante, perchè da 0 passi a 1 e ti sembra magnifico...poi da 1 passi a 2 e hai raddoppiato e via via finchè il risultato si fa sempre più difficile e si arriva al punto di inversione, fisiologicamente, per tutto e per tutti...Cina docet.

Ecco che solo in quel momento...quando inizia la caduta, ti rendi conto se hai il paracadute o...:titanic:


;)
 
Ciao,

avevo scritto una risposta fiume ma il pc me l'ha cancellata per ben 2 volte, quindi sarò più sintetico:

sono d'accordo con te su quanto hai scritto e riportato in neretto. L'alta borghesia europa unita agli intellettuali hanno sempre fatto danni enormi in Europa, e questo sin dalla Grande Guerra.

Sul fatto che si stesse meglio negli anni '70 posso crederlo, ma a che prezzo?

Al prezzo di governi che avendo intuito che il Paese era tutto da fare, sia in termini di infrastrutture pubbliche, edilizia & case, Industria e commercio hanno chiuso gli occhi praticamente su tutto, senza alcuna programmazione di lungo periodo.

Io ho iniziato a lavorare a metà anni '90 e mi rendo conto che il conto dell'Italia da bere degli anni '60-70 e parte degli '80 lo sta pagando la mia generazione e quelle dopo la mia.

Io sto mantenendo milioni di persone che sono andate in pensione a 40 anni e mi fermo qui.

Lo Stato ha volutamente chiuso gli occhi davanti alla mostruosa evasione di quei decenni e oggi il risultato è che metà Paese grava sulle spalle dell'altra metà, sempre e comunque.

Vedi, quando un Paese parte da zero, com'era l'Italia di inizio anni '60, tutto sembra magnifico e scintillante, perchè da 0 passi a 1 e ti sembra magnifico...poi da 1 passi a 2 e hai raddoppiato e via via finchè il risultato si fa sempre più difficile e si arriva al punto di inversione, fisiologicamente, per tutto e per tutti...Cina docet.

Ecco che solo in quel momento...quando inizia la caduta, ti rendi conto se hai il paracadute o...:titanic:


;)

Personalmente non sono d'accordo neanche con gli esempi storici succitati che presentavano situazioni sociali ed economiche ben diverse dalle attuali.

Giusto per non sfociare in discussioni sociali che ci porterebbero lontano (infatti vi erano forze sociali completamente contro la guerra anche in quegli anni e con un seguito superiore a quello attuale) metto qua il recentissimo report del capo economista di HSBC che delimita bene le similitudini ma anche le forti differenze della situazione attuale con gli anni 30 dal punto di vista economico, posizione che condivido per buona parte.
 

Allegati

Tutto nacque nel'80, dovorzio B.I e Ministero delle Finanze e guerra al terrorismo. Prima no.

Il divorzio ha fatto quello che ha fatto, fino ad arrivare ad avere parti invertite ovvero banche, poi private, controllare il controllore e fino al 2.000 battitore di moneta.

Per quanto alle assunzioni nella P.A e pensioni varie, si ascolti Galloni che disse quelle cose che dice Dog o meglio che pensa che nessuno pensò!!!

Tradotto dal Galloni storico " se andiamo avanti così, tra qualche decennio l'Italia avrà un debito pubblico impagabile " risposta "Nino (Galloni), fatti i azzi tuoi, qui c'è da combattere il terrorismo e con la disoccupazione che abbiamo in meridione, lo stesso si trova un esercito da usara contro lo Stato "

Questa è storia.

Tuttavia, anche il Giappone è messo male anzi, messo peggio ma non mi pare che qui dentro si pensi che i giapponesi siano come la nostra peggio politica e gestione pubblica.

Poi in ultima cosa, non serve tanto fare i conti quando sei un paese a sovranità limitata.

Smettiamola di fare i calimeri, va bene le ruberie e altro ma questi li avevamo anche prima del 90 e del 80.

Baciamo le mani e imparate dai russi cosa vuol dire avere orgoglio, senza orgoglio e/o dignità tutti ti pisciano addosso.

A Vossia tutti.
 
Stato
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