Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per Dog: di solito non parlo mai di certi argomenti in quanto so già che entro in conflitto con la quasi totalità del blog. Il mio intervento è stato ispirato da un impulso di solidarietà per la tua preoccupazione per l'avvenire dei tuoi figli. Infatti ho iniziato il mio scritto per Dog e Lupo, proprio perchè era nel mio intento che la discussione fosse circoscritta far di noi.
Allora siccome la Storia tende a ripetersi le analogia del periodo antecedente alla prima guerra mondiale con quello attuale non sono mie ma dell'insigne Storico Luciano Canfora. Io ho parlato di cultura, non di forze sociali, ho parlato del mondo della cultura non di forze sociali, gli storici l'hanno chiamata la guerra degli spiriti. Famosissimo è stato il documento dei 93 accademici tedeschi, che alla fine affermarono che il militarismo Prussiano e la cultura germanica sono una sola cosa. Anche Rai Storia per il centenario della prima guerra mondiale ha fatto una serie di puntate, una delle quali dedicata alla cultura europea antecedente la guerra. Tutta la cultura europea, a parte qualche rara eccezione era schierata a favore della guerra, vista come igiene del mondo. Il parallelismo storico che volevo affermare è la follia della guerra sostenuta dal mondo accademico di allora e la follia del progetto europeo sostenuto dall'intero mondo accademico oggi, sempre con le solite poche eccezioni.
Siccome la storia si manifesta in tragedia e si ripete in farsa, non è detto che questa volta sfoci in conflitto europeo ( anche se dal 2001 siamo circondati da guerre e rivoluzioni colorate) , però anche se, come mi auspico, non sfocierà in un conflitto, l'avvenire dei tuoi figli e il futuro della mia vecchiaia non sarà di certo roseo, perchè dovremmo conoscere la DUREZZA DEL VIVERE.
Lo esternava in modo magistrale il compianto Padoa Schioppa in un articolo sul Corriere della Sera di cui ti riporto la parte che riguarda il nostro avvenire.


… “Non restavano che le riforme strutturali, eterno ritornello di quelle che Luigi Einaudi chiamava le sue prediche inutili: lasciar funzionare le leggi del mercato, limitando l' intervento pubblico a quanto strettamente richiesto dal loro funzionamento e dalla pubblica compassione. Nell' Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l' apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna”...

E perchè questo processo possa avere successo bisogna, attraverso i media di cui hanno il totale controllo, scatenare una larvata guerra civile fra poveri, così ognuno penserà che i suoi mali siano derivanti da un altra categoria sociale, per te i baby pensionati per altri la corruzione, l'evasione il debbbbbbito pubbbbbbbico, il dipendente pubbbico, gli imprenditori che invece d'investire hanno giocato in borsa. E alla fine perderemo tutti perché quella che viene persa è la cosa più importante: il senso di comunità, di solidarietà, la percezione di un interesse comune, che non viene percepito perché non c'è più, viene sostituito da un devastante "io speriamo che me la cavo".

Chiudiamo l'incidente qui, purtroppo io e la stragrande maggioranza di questo blog siamo su universi paralleli incomunicabili fra loro.

Con Simpatia Mauro.
 
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Ciao,

avevo scritto una risposta fiume ma il pc me l'ha cancellata per ben 2 volte, quindi sarò più sintetico:

sono d'accordo con te su quanto hai scritto e riportato in neretto. L'alta borghesia europa unita agli intellettuali hanno sempre fatto danni enormi in Europa, e questo sin dalla Grande Guerra.

Sul fatto che si stesse meglio negli anni '70 posso crederlo, ma a che prezzo?

Al prezzo di governi che avendo intuito che il Paese era tutto da fare, sia in termini di infrastrutture pubbliche, edilizia & case, Industria e commercio hanno chiuso gli occhi praticamente su tutto, senza alcuna programmazione di lungo periodo.

Io ho iniziato a lavorare a metà anni '90 e mi rendo conto che il conto dell'Italia da bere degli anni '60-70 e parte degli '80 lo sta pagando la mia generazione e quelle dopo la mia.

Io sto mantenendo milioni di persone che sono andate in pensione a 40 anni e mi fermo qui.

Lo Stato ha volutamente chiuso gli occhi davanti alla mostruosa evasione di quei decenni e oggi il risultato è che metà Paese grava sulle spalle dell'altra metà, sempre e comunque.

Vedi, quando un Paese parte da zero, com'era l'Italia di inizio anni '60, tutto sembra magnifico e scintillante, perchè da 0 passi a 1 e ti sembra magnifico...poi da 1 passi a 2 e hai raddoppiato e via via finchè il risultato si fa sempre più difficile e si arriva al punto di inversione, fisiologicamente, per tutto e per tutti...Cina docet.

Ecco che solo in quel momento...quando inizia la caduta, ti rendi conto se hai il paracadute o...:titanic:


;)

sono d'accordo in parte..

io ho avuto la fortuna di avere mia mamma a casa, perché mio padre operaio bastava a mantenere me e le mie sorelle..
e non solo si è pure pagato l'appartamento e 2 auto :mumble:
provaci ora se sei capace:wall::wall:

f.uck EURO F.Uck Europa WW Putin
 
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Questo è una garanzia, uno dei migliori ristoranti tradizionali a 20 minuti da Reggio sulle colline:

Albergo La maddalena
orbene, tracciata rotta, ... 270 km da Treviso a la Maddalena, due alternative, ... o la Padova Bologna, o la Modena Brennero, ... se, fosse utile e qualcuno vuole aggregarsi lungo uno dei due tragitti, son qui ... chiedete e vi sarà dato, ... andate in pace fr ... ... frrrrrr ...
 
Per Dog: di solito non parlo mai di certi argomenti in quanto so già che entro in conflitto con la quasi totalità del blog. Il mio intervento è stato ispirato da un impulso di solidarietà per la tua preoccupazione per l'avvenire dei tuoi figli. Infatti ho iniziato il mio scritto per Dog e Lupo, proprio perchè era nel mio intento che la discussione fosse circoscritta far di noi.
Allora siccome la Storia tende a ripetersi le analogia del periodo antecedente alla prima guerra mondiale con quello attuale non sono mie ma dell'insigne Storico Luciano Canfora. Io ho parlato di cultura, non di forze sociali, ho parlato del mondo della cultura non di forze sociali, gli storici l'hanno chiamata la guerra degli spiriti. Famosissimo è stato il documento dei 93 accademici tedeschi, che alla fine affermarono che il militarismo Prussiano e la cultura germanica sono una sola cosa. Anche Rai Storia per il centenario della prima guerra mondiale ha fatto una serie di puntate, una delle quali dedicata alla cultura europea antecedente la guerra. Tutta la cultura europea, a parte qualche rara eccezione era schierata a favore della guerra, vista come igiene del mondo. Il parallelismo storico che volevo affermare è la follia della guerra sostenuta dal mondo accademico di allora e la follia del progetto europeo sostenuto dall'intero mondo accademico oggi, sempre con le solite poche eccezioni.
Siccome la storia si manifesta in tragedia e si ripete in farsa, non è detto che questa volta sfoci in conflitto europeo ( anche se dal 2001 siamo circondati da guerre e rivoluzioni colorate) , però anche se, come mi auspico, non sfocierà in un conflitto, l'avvenire dei tuoi figli e il futuro della mia vecchiaia non sarà di certo roseo, perchè dovremmo conoscere la DUREZZA DEL VIVERE.
Lo esternava in modo magistrale il compianto Padoa Schioppa in un articolo sul Corriere della Sera di cui ti riporto la parte che riguarda il nostro avvenire.


… “Non restavano che le riforme strutturali, eterno ritornello di quelle che Luigi Einaudi chiamava le sue prediche inutili: lasciar funzionare le leggi del mercato, limitando l' intervento pubblico a quanto strettamente richiesto dal loro funzionamento e dalla pubblica compassione. Nell' Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l' apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna”...

E perchè questo processo possa avere successo bisogna, attraverso i media di cui hanno il totale controllo, scatenare una larvata guerra civile fra poveri, così ognuno penserà che i suoi mali siano derivanti da un altra categoria sociale, per te i baby pensionati per altri la corruzione, l'evasione il debbbbbbito pubbbbbbbico, il dipendente pubbbico, gli imprenditori che invece d'investire hanno giocato in borsa. E alla fine perderemo tutti perché quella che viene persa è la cosa più importante: il senso di comunità, di solidarietà, la percezione di un interesse comune, che non viene percepito perché non c'è più, viene sostituito da un devastante "io speriamo che me la cavo".

Chiudiamo l'incidente qui, purtroppo io e la stragrande maggioranza di questo blog siamo su universi paralleli incomunicabili fra loro.

Con Simpatia Mauro.

Ciao, da parte mia non c'è stato alcun incidente, ma piuttosto un sano e costruttivo confronto di idee, talvolta convergenti, talvolta differenti.

Quindi per quanto mi riguarda non è mai tempo perso confrontarsi sul passato.

;)
 
sono d'accordo in parte..

io ho avuto la fortuna di avere mia mamma a casa, perché mio padre operaio bastava a mantenere me e le mie sorelle..
e non solo si è pure pagato l'appartamento e 2 auto :mumble:
provaci ora se sei capace:wall::wall:

f.uck EURO F.Uck Europa WW Putin

...anche io mi reputo fortunato ad avere avuto dei genitori che mi hanno messo nella condizione di trovare un lavoro e non farmi mancare nulla quando ero bambino e poi ragazzo.

Ma questo non mi esime dall'essere onesto e vedere che quanto avuto prima, l'ho sto pagando oggi come 40enne e padre di famiglia, in termini di tasse, contributi x servizi che mai avrò, ma che stanno godendo milioni di persone in modo "illegittimo".

Quello che voglio dire è che oggi sto raccogliendo i frutti di ciò che ha seminato la generazione dei miei genitori...ovviamente generalizzando in termini generazionali e non su cadi specifici.
 
Questa partenza di mese non mi piace un casso ma potrebbero dare il tanto atteso allungo prima di scendere veramente.

Il rischio evidente a tutti però è che vadano giù già da oggi...è alto il rischio, molto alto.
 
Buongiorno!!
Passando...

Vimodrone, Città Mercato, luglio:
Al reparto alimentari si presenta un omino di Cinisello con faccia da puntigliosetto, un piantagrane, e chiede al commesso mezzo cocomero.
- 'Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile'.

Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi che il cliente, a sua insaputa, lo segue.
Entra nell'ufficio del responsabile e prorompe:
- 'Direttore, c'è un cretino di là che mi ha chiesto mezzo cocomero.'

Cenni disperati del responsabile, che ha visto il cretino in questione.
Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice:
- 'E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l'altra metà'.

Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell'ufficio:
- 'Giovanotto', dice il direttore, 'stava per combinare un bel disastro, ma non ho potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo con cui ne è uscito fuori. Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto. Come si chiama? 'Mi chiamo Felice Vergadoro, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori e grandi mignotte.'

Il direttore:
- 'Mia moglie è di Napoli!'
- 'Ah, si'? E in che ruolo gioca?
 
...anche io mi reputo fortunato ad avere avuto dei genitori che mi hanno messo nella condizione di trovare un lavoro e non farmi mancare nulla quando ero bambino e poi ragazzo.

Ma questo non mi esime dall'essere onesto e vedere che quanto avuto prima, l'ho sto pagando oggi come 40enne e padre di famiglia, in termini di tasse, contributi x servizi che mai avrò, ma che stanno godendo milioni di persone in modo "illegittimo".

Quello che voglio dire è che oggi sto raccogliendo i frutti di ciò che ha seminato la generazione dei miei genitori...ovviamente generalizzando in termini generazionali e non su cadi specifici.

ok
purtroppo i nostri politici sono i migliori del mondo, stiamo pagando scelte della DC che ha regalato a cani e porci e il PD che ci ha fatto entrare e difende l'EURO.. noi e i nostri figli siamo le vittime

ne parliamo alla cena.. quando? :D
 
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