Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
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Deleterio secondo me è esagerato, chi ha acquistato BTP anche solo in una delle fasi ribassiste degli ultimi 10 anni gode di buoni capital gain, i tassi sui prestiti e sui mutui sicuramente sono scesi e questo di per se è un elemento positivo.
Certamente il risparmio improduttivo è comun que un problema anche se ci sono delle buone ragioni per mantenerlo improduttivo.
Deleterio è stato prima privatizzare le banche concendendogli praticamente l'impunità e poi per rimediare al danno imporgli strumenti regolatori che rendono molto più difficile la concessione del credito e quindi di fatto limitando gli effetti dei tassi bassi invece che forzarli a fare dei prestiti per ottenere i benefici delle varie operazioni di sostegno alla liquididtà. (LTRO ecc..).

negli USA non solo come scrivi tu ci sono stati interventi vocali a sostegno delle banche ma c'è stato il Tarp e forti politiche fiscali espansive sulla linea tra l'altro di quanto fatto da Roosvelt e altri negli anni 30.
nel grafico notare il deficit di bilancio USA post crisi.

Vedi l'allegato 525108

Ciao Gipa.

Chi ha acquistato i btp a rendimento alto gode di laute cedole e buoni capital gain. Verissimo.
Però erano acquirenti preparati tipo un TRADER obbligazionario o un risparmiatore con un buon consulente (nell'estate 2011 erano pochi i consulenti che consigliavano l'acquisto dei btp in quanto c'era veramente tanta paura).... non il popolino dei BOT people.
Anche il discorso delle rate dei mutui che si sono abbassate è condivisibile, però erano tutti mutui già concessi e che nel tempo sono stati sempre surrogati. Chi ha provato ad accedere al capitale via mutuo dopo il 2011 si è trovato sostanzialmente maggiori barriere e richieste di garanzie come hai accennato correttamente tu.
 
Traduzione : Titolo: *Bce: De Guindos, ascoltare valutazioni mercati su economia reale
 
Per rispondere alla discussione nata.

Io penso che sia preferibile per gli stati perseguire uno scenario economico inflattivo in quanto la salita dei prezzi di per sè benchè venga percepita e descritta dai media come negativa così negativa non è. Se i salari e le pensioni sono indicizzate all'inflazione seguendo un paniere Istat ponderato bene mettendoci anche gli affitti dell'immobiliare non vedo particolari problemi.

Uno scenario inflattivo SANO (tipo fino al 5-6%) presuppone poca disoccupazione e un sottobosco produttivo sano che permette a chi voglia fare impresa di emergere e trovare un mercato interno che compri i suoi prodotti. Oppure ad un lavoratore di poter cambiare lavoro senza patemi d'animo.

Lo scenario inflattivo sopra il 10% che abbiamo visto in Italia ma in TUTTA europa negli ultimi anni 70 e primi anni 80 era in gran parte dovuto allo shock petrolifero. Chi dice che stampando moneta aumenta l'inflazione sbaglia (altrimenti per lo stesso principio avremmo l'inflazione altissima in quanto tutte le Banche Centrali del mondo stanno "stampando" moneta da quasi 10 anni perseguendo l'obiettivo del 2% che hanno puntualmente mancato)

Ed allora?

Non è la moneta stampata che crea inflazione ma è la moneta SPESA. La liquidità deve fluire nell'economia reale e spesa...allora potremmo vedere l'inflazione crescere..come si accenava con Gipa l'altro giorno se non ricordo male.

Il discorso del Venezuela e dell'Argentina che hanno 50 100 punti di inflazione non regge. Perchè sono paesi che importano quasi tutto ed esportano materie prime tipo petrolio. Sono fortemente agganciate con un rapporto vicino 1:1 al cambio con il dollaro. Cioè se il dollaro si rivaluta la sua rivalutazione si abbatte subito sui prezzi dei prodotti importati che sono in larga parte prodotti alimentari.
 
Per rispondere alla discussione nata.

Io penso che sia preferibile per gli stati perseguire uno scenario economico inflattivo in quanto la salita dei prezzi di per sè benchè venga percepita e descritta dai media come negativa così negativa non è. Se i salari e le pensioni sono indicizzate all'inflazione seguendo un paniere Istat ponderato bene mettendoci anche gli affitti dell'immobiliare non vedo particolari problemi.

Uno scenario inflattivo SANO (tipo fino al 5-6%) presuppone poca disoccupazione e un sottobosco produttivo sano che permette a chi voglia fare impresa di emergere e trovare un mercato interno che compri i suoi prodotti. Oppure ad un lavoratore di poter cambiare lavoro senza patemi d'animo.

Lo scenario inflattivo sopra il 10% che abbiamo visto in Italia ma in TUTTA europa negli ultimi anni 70 e primi anni 80 era in gran parte dovuto allo shock petrolifero. Chi dice che stampando moneta aumenta l'inflazione sbaglia (altrimenti per lo stesso principio avremmo l'inflazione altissima in quanto tutte le Banche Centrali del mondo stanno "stampando" moneta da quasi 10 anni perseguendo l'obiettivo del 2% che hanno puntualmente mancato)

Ed allora?

Non è la moneta stampata che crea inflazione ma è la moneta SPESA. La liquidità deve fluire nell'economia reale e spesa...allora potremmo vedere l'inflazione crescere..come si accenava con Gipa l'altro giorno se non ricordo male.

Il discorso del Venezuela e dell'Argentina che hanno 50 100 punti di inflazione non regge. Perchè sono paesi che importano quasi tutto ed esportano materie prime tipo petrolio. Sono fortemente agganciate con un rapporto vicino 1:1 al cambio con il dollaro. Cioè se il dollaro si rivaluta la sua rivalutazione si abbatte subito sui prezzi dei prodotti importati che sono in larga parte prodotti alimentari.

Purtroppo gli scenari non sono semplificabili, certamente uno scenario inflattivo potrebbe avere successo ma deve tenere conto di come va il resto del mondo, se si creasse uno shock dell'offerta a causa di uno tra una trade war, una tech war o una oil war il rischio di spinte inflattive ora non immaginabili si alzerebbe e questo potrebbe causare spinte inflattive non desiderate e superiori a quelle necessarie.

Gli equilibri sono quasi impossibili e spesso segno di una fortuna sfacciata.
 
Buongiorno Nemo,
per correttezza storica nel 1984 Craxi taglio di 4% e solo il vecchio PCI propose il referendum abrogativo che fu bocciato dal Popolo.
Nel 1992 fu totalmente abolita da Amato ma quello era un Governo POLITICISSIMO e non tecnico. Cfr. Governo Amato I - Wikipedia

Si Craxi 84 e referendum dell'85.
Sul Governo politico sicuramente ma è vero che in quei giorni i media misero una tale paura agli Italiani che l'influenza esterna si manifestò con una forza inusuale sull'esecutivo che infatti approntò tutta una serie di misure che tutto il mondo ci stava consigliando...
 
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