Ah, un'ultima cosa. Ho appena letto questa mattina la recensione del grande Lucio Russo a un libro di Galli della Loggia, che usualmente detesto, ma che in questo caso ha colto nel segno: "l'Aula vuota", sulla distruzione della scuola italiana. Uno dei segni più nefasti della sinistra italiana al governo dell'ultimo quarto di secolo e di cosa siano riusciti a combinare, nella scuola come in quasi tutto il resto - ovviamente sempre in qualità di cinghia di trasmissione delle decisioni prese altrove.
Ho un figlio di 6 anni e mezzo che inizierà la seconda elementare la prossima settimana, l'anno scorso è stato tremendo, non ho parole per descrivere come NON insegnano a leggere e scrivere e far di conto, se sono molto preoccupato, tendente al disperato, è perché vedo, tramite la scuola di oggi, il futuro che sarà.
Che perfino GdL se ne accorga, dal suo pulpito sul Corriere, mi da una piccola speranza:
https://anticiteraorg.files.wordpress.com/2019/09/recensionegdl.pdf
Ciao Shen, capisco benissimo ciò che scrivi, io ci sono già passato ed è stata un’esperienza devastante vedere come lo Stato non educhi sufficientemente i bambini alle elementari.
Mi spiego meglio:
> primo step, si nominano dirigenti scolastici di dubbia capacità, meglio ancora se totalmente inetti e privi di qualsivoglia formazione ed esperienza sull’argomento, ma ovviamente fedeli la corrente politica in voga.
> questi "dirigenti" hanno il compito di lasciare soli gli insegnanti/maestri, vuoi per ordini dall'alto, vuoi per una permanente mancanza di fondi, dove a classi numerose e con bambini "certificati", ovvero con bisogno di insegnanti di sostegno, si risponde NON fornendo alcun supporto, con il risultato che la classe inevitabilmente avrà criticità formative e comportamentali al suo interno.
> gli insegnanti/maestri in troppi casi sono gli stessi di sempre, cioè sempre sulla stessa cattedra da oltre 20-25 anni, con evidenti limiti formativi, caratteriali e di reticenza al cambiamento, che è inevitabile, anche nei programmi scolastici, che invece difficilmente vengono adeguati.
> spezzo una lancia in favore degli insegnanti/maestri, perché oggi si trovano come non mai tra l’incudine e il martello, ovvero tra una dirigenza scolastica assente e arcaica nel migliore dei casi e tanti, tantissimi genitori che tutto dovrebbero fare nella vita, tranne che figliare, per evidenti limiti umani, che li fanno somigliare più a primati che ad essere umani senzienti.
> il cocktail mortale che esce da questo devastante quadretto, vede come vittime sacrificali i bambini, i quali passano 5 anni della loro vita in una sorta di comunità piuttosto che in una scuola, dove la prova del 9 risiede nel fatto che molti bambini presentano deficit scolastici evidenti, e tanti altri anche deficit comportamentali ancora più evidenti e per questo "pericolosi" in ottica di sviluppo del bambino.
> ovviamente, l'Istituzione scolastica per ovviare a tutto questo e soprattutto per non ammettere le proprie responsabilità si dota di nuove forme di giudizio e di forma educativa, in modo totalmente autoreferenziale e in totale spregio al valore che invece essa stessa ha o dovrebbe avere nella vita di un bambino e di un adulto un domani...cambiano regole e metodologie di giudizio al bisogno, proprio come fa un camaleonte. Basti sapere che alle elementari non si può più bocci, in nome di non so quale logica e modello educativo, così stanno le cose nella ridente Emilia.
> i metodi educativi vanno nel senso del "tutti per uno e uno per tutti"...dove si insegna ai bambini che se uno di loro sbaglia, comportandosi in modo non corretto e magari imperterrito continua a farlo, a "pagare" non è lui, ma tutta la classe, al grido di "non si può colpevolizzare il singolo, perché è solo un bambino"...quindi colpevolizziamo e puniamo tutta la classe, così almeno avremo generalizzato il problema...ma si che ci frega di perdere tempo ad educare un bambino a comprendere che chi sbaglia, chi ha comportamenti sbagliati e/o violenti non deve farlo. Questo discorso mi è stato fatto dal dirigente scolastico di mia figlia, quando per la prima volta ho chiesto di essere ricevuto, a soli 2 mesi dalla fine della 5* elementare, quando quindi avrei potuto tranquillamente soprassedere, visto il termine imminente dei 5 anni di scuola elementare.
> ebbene, mai mi sarei aspettato di vivere un colloquio così surreale, con un dirigente scolastico di 40 anni, messo lì per merito del padre che era un esponente dalla parte giusta politicamente parlando. Un Dirigente scolastico dalle modeste capacità umane, incapace di sostenere un colloquio che esca anche solo un attimo dal suo ristretto mondo astratto di una realtà che non esiste, il tutto farcito da un vocabolario politichese che avrà imparato a memoria, che è più simile alla supercazzola del Conte Mascetti che ad un discorso sensato ed oggettivo.
> ho chiesto un colloquio con questo dirigente perché in 5 anni, mia figlia era finita al pronto soccorso due volte, ed altri bambini avevano avuto lo stesso problema, sempre per "mano" dei soliti 2 bambini "certificati" che sistematicamente disturbavano e picchiavano gli altri bambini della classe; il tutto senza che in 5 anni si fosse fatto nulla di concreto, nè supportando i bambini "certificati" con gli appositi è previsto insegnati di supporto...quindi cosa cazzo li "certifichi" a fare se poi non fai un cazzo di niente?!?!...piuttosto che interagire con le famiglie, dove ovviamente risiedono i problemi, che poi si ripercuotono inevitabilmente sul bambino che li scarica tutti in classe e sui compagni di scuola, dove se bene impedisce il regolare svolgimento delle lezioni, con il risultato che i bambini non imparano nulla, diversamente si passa alle mani con anche la beffa e i danni fisici collaterali.
> quindi ho chiesto al dirigente il perché lui, da dirigente responsabile, come scritto sulla targhetta della porta del suo ufficio, non aveva fatto nulla di concreto per impedire che questi episodi si ripetessero sistematicamente, con il rischio che prima o poi un bambino avrebbe potuto riportare danni fisici gravi...piuttosto che oltre metà della classe aveva maturato evidenti deficit di apprendimento nonostante fossero in 5 elementare e lui, il dirigente responsabile, era stato ufficialmente informato di tutti questi episodi, del loro ripetersi sistematicamente per mano degli stessi bambini "certificati" e dei danni fisici e non che questi comportamenti hanno prodotto sugli altri bambini della classe, sulla loro serenità e apprendimento scolastico.
> chiesi infine al dirigente, il perché in 5 anni non si fosse fatto nulla e il perché di fronte ai soliti e ripetuti comportamenti sbagliati dei soliti bambini, venisse punita tutta la classe, con evidenti danni per tutti, a fronte di comportamenti sbagliati dei singoli...ebbene, queste furono le risposte:
"...ma sa...noi dirigenti non possiamo condannare questi episodi, criminalizzando ed intervenire sul singolo bambino, che come ben sa ha una famiglia difficile alle spalle, con la quale però stiamo dialogando da tempo e con cui siamo fiduciosi si possa stabilire un dialogo formativo efficace, produttivo e inclusivo. Inoltre, riteniamo che punendo tutta la classe quando si verificano episodi gravi, anche se commessi da singoli, i bambini possano meglio comprendere la differenza tra un comportamento corretto da uno sbagliato e tutti insieme crescere, evitando questi comportamenti diseducativi per tutti".
Avevo il sangue agli occhi, non perché non mi sarei aspettato di essere di fronte ad un totale incapace come dirigente, ma ancora prima come persona. Quindi per non commettere comportamenti sbagliati, mi limitai a chiedergli:"...quindi se ho capito bene lei mi sta dicendo che pur essendo consapevole che in classe da 5 anni abbiamo 2 bambini certificati, che in quanto tali non hanno mai avuto insegnanti di sostegno che potessero supportare questi bambini nel loro sviluppo, ha lasciato che questi bambini inevitabilmente disturbassero sistematicamente tutta la classe e lo svolgimento delle lezioni, tollerando episodi di violenza fisica ripetuti e reiterati, che finché non recano un danno grave ed irreparabile, lei fa finta di non vedere giusto?...lei mi dice che sta cercando un dialogo con le famiglie difficili di questi bambini, quando proprio queste famiglie un dialogo con lei, con le maestre e con noi genitori non lo hanno mai voluto ed accettato...quindi con chi sta cercando un dialogo?...lei mi sta dicendo che è giusto, formativo ed educativo punire tutta una classe quando avvengono gli episodi di cui sopra, per mano dei soliti 2 bambini certificati...mi faccia capire dirigente, perché io proprio non ci arrivo a comprendere i vantaggi di questo sistema educativo...quindi facciamo così, andiamo a prenderci un caffè insieme e mentre andiamo al caffè, io picchio o ammazzo la prima persona che incontriamo...poi però le responsabilità del mio gesto le dividiamo io e lei giusto?!?!...funziona proprio così vero?
Finché in una scuola, a maggior ragione in quella primaria, dove si formano i bambini, non vengono insegnati i valori di educazione, rispetto e responsabilità delle proprie azioni, con le relative conseguenze che queste portano con sè nel bene e nel male, non avremo mai bambini educati e civili, quindi non avremo un "domani" adulti civili, senzienti e responsabili delle proprie azioni...ed infatti si vede come siamo messi ad educazione civica, per non parlar del resto.
Inutile dirvi che non mi ha risposto ed oggi è stato promosso a presiedere anche le scuole medie, dove me lo sono ritrovato, purtroppo.
Mia figlia quest’anno andrà alle superiori, dove in 3 anni di medie hanno a malapena studiato la storia d'Italia, lasciando immenso spazio all'inequivocabile importanza di sumeri, babilonesi e uomo di Neandertal...che per carità sono importanti, ma credo che lo sia altrettanto se non di più, capire in che Paese si è nati e si vive, cosa sia successo affinché oggi si viva in libertà e grazie a cosa è soprattutto al sacrificio di chi ha combattuto ci si chiama oggi Italia.
Per questi motivi, per questo valori, avevo proposto che come gita di Istruzione, del tutto in linea con ciò che i ragazzi avevano studiato (marginalmente) in Storia, andassero sui luoghi della Grande Guerra, sulle Dolomiti, dove 100 anni fa, ragazzi di neanche vent’anni avevano combatuttto per la Patria, contro loro coetanei mossi dallo stesso spirito e dagli stessi ideali.
Avevo nutrito la speranza, nonché l'illusione che una gita di istruzione dovesse servire a cementificare ciò che lo studio aveva approfondito e che, farlo in un’età come l’adolescenza, potesse segnare positivamente le menti di mia figlia e dei suoi compagni, affinché comprendessero cosa è successo qui, nel nostro Paese e della fortuna che abbiamo noi a vivere in pace e libertà, grazie a chi ha dato la Vita per noi.
Quindi dove è stata fatta la gita di Istruzione?...a San Patrignano...comunità di recupero a 5 stelle, dove i ragazzi, per bocca loro non hanno fatto nulla, se non mangiare e girare per vigne e maneggi equestri...ovviamente oggetto del programma di studio scolastico
Come ho scritto prima, il sistema vuole che vengano allevati polli e non volpi...perché il pollo becca qualsiasi cosa gli si butta davanti, si ciba e ingrassa di questo, per poi finire spennato. Mentre per allevare volpi, occorre tempo, sacrifici e costanza, per insegnare loro i comportamenti migliori da tenersi di fronte a determinate situazioni, dove il pollo muore e la volpe sopravvive.
Scusate la lunghezza, lo sfogo e gli eventuali errori grammaticali, che scrivendo d'impeto saranno sicuramente presenti.