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S&P: PER SISTEMA BANCARIO ITALIANO NECESSARIO ULTERIORE CONSOLIDAMENTO
"Il sistema bancario italiano ha bisogno di una ulteriore fase di consolidamento. E' difficile dire se questo avverra' ma e' chiaramente necessario". Lo ha detto oggi Mirko Sanna, Director Financial Institutions di S&P presentando a Milano il "banking outlook" per il 2020. Rispetto agli altri istituti europei, ha osservato Sanna, le banche italiane continuano a far fronte a maggiori elementi di rischio pagando una crescita economica a livello di paese piu' debole ed elementi strutturali come i tempi piu' lunghi richiesti per il recupero degli crediti non performing. A questo riguardo, Sanna sottolinea come la riduzione degli Npe sia avvenuta piu' rapidamente del previsto ma al tempo stesso rimane ancora del lavoro da fare perche' l'incidenza sul totale degli attivi per le banche italiane rimane nettamente superiore alla media europea. Migliorare l'efficienza operativa rimane dunque un obiettivo prioritario tanto piu' che il settore dovra' fare i conti con tassi di interesse bassi molto a lungo e che dovra' al tempo stesso affrontare con sempre maggiore decisione la sfida della digitalizzazione. Per questo, ha spietato Sanna, la dimensionalita' sara' un fattore sempre piu' rilevante per le tradizionali banche italiane, soprattutto per quelle di medie dimensioni per le quali un processo di consolidamento efficace rappresenterebbe lo strumento ideale per ridurre le spese liberando nuove sinergie.
"Il sistema bancario italiano ha bisogno di una ulteriore fase di consolidamento. E' difficile dire se questo avverra' ma e' chiaramente necessario". Lo ha detto oggi Mirko Sanna, Director Financial Institutions di S&P presentando a Milano il "banking outlook" per il 2020. Rispetto agli altri istituti europei, ha osservato Sanna, le banche italiane continuano a far fronte a maggiori elementi di rischio pagando una crescita economica a livello di paese piu' debole ed elementi strutturali come i tempi piu' lunghi richiesti per il recupero degli crediti non performing. A questo riguardo, Sanna sottolinea come la riduzione degli Npe sia avvenuta piu' rapidamente del previsto ma al tempo stesso rimane ancora del lavoro da fare perche' l'incidenza sul totale degli attivi per le banche italiane rimane nettamente superiore alla media europea. Migliorare l'efficienza operativa rimane dunque un obiettivo prioritario tanto piu' che il settore dovra' fare i conti con tassi di interesse bassi molto a lungo e che dovra' al tempo stesso affrontare con sempre maggiore decisione la sfida della digitalizzazione. Per questo, ha spietato Sanna, la dimensionalita' sara' un fattore sempre piu' rilevante per le tradizionali banche italiane, soprattutto per quelle di medie dimensioni per le quali un processo di consolidamento efficace rappresenterebbe lo strumento ideale per ridurre le spese liberando nuove sinergie.