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CINA: INDICE MANIFATTURIERO CAIXIN CROLLA A MINIMI, SOFFRE CORONAVIRUS
Sceso a 40,3 da 51,1 di gennaio L'indice indipendente Caixin, che misura l'attivita' manifatturiera in Cina, e' sceso,a febbraio, al livello piu' basso mai registrato, confermando il crollo dell'attivita' manifatturiera nel Paese come riflesso della paralisi causata dall'epidemia del nuovo coronavirus. L'indice Pmi per il settore manifatturiero, calcolato dalla societa' IHS Markit per il gruppo media Caixin, e' sceso a 40,3 il mese scorso, contro i 51,1 di gennaio. E' il livello piu' basso dall'inizio della pubblicazione dell'indice nel 2004. Un crollo che testimonia l'effetto devastante dell'epidemia: una cifra oltre 50 indica un'espansione dell'attivita' e al di sotto di questo segnala una contrazione. Le restrizioni alla circolazione e le drastiche misure di contenimento imposte dalle autorita' hanno paralizzato l'apparato industriale cinese e reso difficile il riavvio delle fabbriche, L'indice Pmi ufficiale di febbraio, pubblicato sabato dal National Bureau of Statistics, si e' attestato a 35,7 contro 50 a gennaio, crollando al di sotto delle previsioni gia' molto cupe (45) degli analisti. Il Pmi governativo, come l'indice Markit-Caixin, mostra un calo ancora piu' marcato dell'attivita' manifatturiera rispetto alla crisi finanziaria dell'autunno 2008. La produzione, i nuovi ordini e l'occupazione scendono tutti a tassi negativi record. Gli effetti negativi, tuttavia, dovrebbero essere temporanei, con le aziende che prevedono un rapido recupero della produzione dopo l'eliminazione delle restrizioni per arrestare la diffusione del coronavirus.