Per esprimere meglio il concetto riporto un commento ripreso dal Blog Orizzonte48:
Bazaar14 ottobre 2015 00:44
Il punto è in realtà irrilevante, stante l'articolo: si sta procedendo verso una gigantesca deflazione salariale su scala mondiale, con l'obiettivo di accompagnare alla miseria l'Occidente senza eccessivi bruschi scossoni, in stile Grecia, ovvero un'eutanasia ospedalizzata.
È voluto ab origine.
Si sta provvedendo ad impoverire e a distruggere psicologicamente le uniche culture che hanno sperimentato il benessere democratico.
È un keynesismo al contrario, dove non si reprime la finanza ma le democrazie fondate sul lavoro.
Siamo di fronte alla totale walmartizzazione della classe lavoratrice, e alla dispersione delle identità nazionali.
Inoltre, il mantenimento degli squilibri delle BdP e l'apparente ottusità con cui si è ormai spinto l'intero pianeta in una spirale deflattiva, sembra volto a ricercare appositamente un conflitto bellico globale.
Lo ius soli è qualcosa che va oltre alle colossali speculazioni a spese delle comunità nazionali, siamo di fronte ad un lucido progetto di vaporizzazione orwelliana della storia democratica.
Siamo in quella fase descritta da Neruda: la violenza ci sarà, o sarà volta contro divise e volti d'altro colore, o verso l'establishment che, tra mandanti e collaborazionisti ha occupato le istituzioni, procedendo poi a vaste politiche di rinazionalizzazione e ripristino della cultura democratica ripubblicizzando i mezzi di comunicazione di massa.
L'unica dinamica che possa fermare il cancro elitista, potrebbe essere il supporto delle sovranità orientali a sostegno delle microscopiche forze democratiche rimaste, a cominciare, magari, da una massiccia campagna di controinformazione...