dark tranquillity
Torino è granata.
Esposizione anche su unicredit ed eni.
Posso comprendere che chi tira i fili non abbia alcun interesse dei danni fatti a livello sociale,
ma io credo che ci siano confini che è pericoloso per chiunque valicare.
Hanno cancellato la classe media, hanno impoverito milioni di persone, hanno schiavizzato i giovani, costringendoli a lavori saltuari e sottopagati o in alternativa alla disoccupazione, hanno creato iniquità di ogni genere, da quelle fiscali a quelle previdenziali, hanno costretto una generazione ad andare in pensione a un'età improponibile e a quelle successive l'hanno cancellata. Un sistema insostenibile non conviene mantenerlo tale neanche a chi lo utilizza per prevaricare, perché nel lungo termine gli si rivolterà contro. E questo è il punto, siamo al confine. Tutti sanno che le cose devono necessariamente cambiare, ma nessuno sa né quando né come. Una polveriera. In europa stiamo raschiando il fondo del barile, mentre in america sono sul k2. Altra anomalia.
Basta, non vi tedio più.
Nel ribasso da inizio anno mi ha molto impressionato la grande tenuta di enel.![]()
Ora come allora, credo che la realtà prenderà l' iniziativa, guidandosi da sè e supplendo in tal modo alle carenze di chi sarebbe preposto a prevederla, in qualche modo.
Lo farà per mezzo di qualche evento che muterà i paradigmi.
Speriamo nulla di catastrofico. Anche se, di solito, queste svolte epocali raramente sono indolori.
Ha impressionato anche me
Non è stato un caso, enel è uno dei pochi titoli italiani che piace anche all'estero.
I suoi punti di forza sono molti, da open fiber alle rinnovabili a una gestione manageriale davvero di alto livello. Quando fondamentali e prospettive sono invitanti, questo non può che ripercuotersi sul prezzo.![]()
La classe dirigente non è scema e/o scollegata dalla realtà...è semplicemente criminale. Napolitano sa quel che fa, è un sogno lungo 70 anni mettere l'Italia e il resto d'europa sotto un unico ombrello. Per lui l'URSS era il sole e non ha mai smesso di sognare il soviet europeo, mai.Sono d' accordo al 1000%.
La questione è, a mio parere, che la realtà è più banale di come ce la immaginiamo. Semplicemente, ci troviamo in una fase storica nella quale le classi dirigenti non arrivano più a comprendere.
Viviamo una di quelle situazioni che, letta su un libro di storia da studente, mi muoveva a pensare: "Ma come è potuto succedere? Come hanno fatto a non capire, a scegliere in modo così assurdo?".
Ho creduto che, ai nostri tempi, niente di simile sarebbe mai più potuto accadere. Mi sono sbagliato, per un po'. Come me, penso, moltissimi. Moltissimi, e questo è il vero dramma, non si rendono ancora conto adesso.
Ora come allora, credo che la realtà prenderà l' iniziativa, guidandosi da sè e supplendo in tal modo alle carenze di chi sarebbe preposto a prevederla, in qualche modo.
Lo farà per mezzo di qualche evento che muterà i paradigmi.
Speriamo nulla di catastrofico. Anche se, di solito, queste svolte epocali raramente sono indolori.