Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Signori, fino a qualche tempo fa non era così ed infatti abbiamo discusso più volte io e Dog su questo, ma devo dire che ora, a livello psicologico, vedo i comportamenti che prima non notavo e che sono stati denunciati da Dog.

E' tutto un fiorire di siti e peggio blog che ti invitano a seguire i gulu del momento...ma attenzione, non ho nulla contro chi tratta questa materia e lo fa da anni anche diversifacando l'operatività giornaliera con l'insegnamento e/o la vendita di analisi e segnali; anhce percheè è un lavoro solitario e alle volte si cerca di diversicare per non impazzire e avere un minimo di attività sociale.

Quello che voglio dire è che sto notando la psrtecipazione di molte persone, per di più con impulsi da "insegnanti", quando questi solo lo scorso anno, magari, facevano dell'altro o erano fuori dal mercato.

Addirittura dopo 6000 punti fatti sento parlare di "rialzo appena partito"....e a 16K dove stava sta gente ? A luglio e novembre 2016 dove stavano su UCG ? Adesso sparano obiettivi di 27 !!!!

Quindi, per la teoria di Dow che manco ricordo più bene visto il casino che hanno fatto in questi anni....la difficoltà è capire a che punto siamo ma se nel mentre in USA e germania le cose possono essere abbastanza semplici, diverso è per il nostro perchè non possiamo assolutamente escludere, per assurdo visto la globalizzazzio e un aunica moneta, che si metta a viaggiare per cavoli suoi, magari spinto da debito uscente da altri lidi.

Comunque è una situazione pericolosissima quella attuale.
 
Signori, fino a qualche tempo fa non era così ed infatti abbiamo discusso più volte io e Dog su questo, ma devo dire che ora, a livello psicologico, vedo i comportamenti che prima non notavo e che sono stati denunciati da Dog.

E' tutto un fiorire di siti e peggio blog che ti invitano a seguire i gulu del momento...ma attenzione, non ho nulla contro chi tratta questa materia e lo fa da anni anche diversifacando l'operatività giornaliera con l'insegnamento e/o la vendita di analisi e segnali; anhce percheè è un lavoro solitario e alle volte si cerca di diversicare per non impazzire e avere un minimo di attività sociale.

Quello che voglio dire è che sto notando la psrtecipazione di molte persone, per di più con impulsi da "insegnanti", quando questi solo lo scorso anno, magari, facevano dell'altro o erano fuori dal mercato.

Addirittura dopo 6000 punti fatti sento parlare di "rialzo appena partito"....e a 16K dove stava sta gente ? A luglio e novembre 2016 dove stavano su UCG ? Adesso sparano obiettivi di 27 !!!!

Quindi, per la teoria di Dow che manco ricordo più bene visto il casino che hanno fatto in questi anni....la difficoltà è capire a che punto siamo ma se nel mentre in USA e germania le cose possono essere abbastanza semplici, diverso è per il nostro perchè non possiamo assolutamente escludere, per assurdo visto la globalizzazzio e un aunica moneta, che si metta a viaggiare per cavoli suoi, magari spinto da debito uscente da altri lidi.

Comunque è una situazione pericolosissima quella attuale.


:baci::baci::baci:
 
Cosa non si fa per non fare il tapering...prima si sminchia il cross e poi...


Brusca frenata per l'industria della locomotiva tedesca nel mese di giugno che vede la produzione scendere a sorpresa. A fornire i numeri l'Ufficio di statistica tedesco Destatis che ha evidenziato, sulla base dei dati destagionalizzati, come la produzione ha registrato un calo inaspettato dell'1,1% a giugno rispetto al +1,2% a maggio. Un dato che delude il mercato, che si attendeva un incremento, seppur modesto, dello 0,1%-0,2% e si confronta con il +1,2% di maggio, ma che non colpisce gli economisti che continuano a puntare sulla solidita' della prima economia europea e minimizzano aspettandosi un forte trimestre di crescita. E' il caso degli analisti di Hsbc sottolineano come "l'effetto positivo della forte espansione degli ordini registrata nell'ultimo trimestre del 2016 puo' aver subito un rallentamento, ma il favorevole contesto globale dovrebbe contribuire a sostenere un ritmo di crescita. Nonostante la lettura debole di giugno, la produzione e' aumentata dell'1,8% nel secondo trimestre rispetto al precedente preannunciando una marcata espansione del Pil nello stesso periodo". Nessun timore anche per gli economisti di Ing: "Nonostante l'inaspettata caduta di oggi della produzione industriale, l'economia tedesca e' ancora in pista per registrare un altro forte trimestre. Tenuto conto dei fondamentali, un mese di dati industriali piu' deboli dovrebbe essere solo come una doccia di pioggia in una giornata estiva calda e umida: un rinfrescante benvenuto". E il dato non sembra preoccupare neppure il ministero dell'Economia tedesco che, in una nota, riconosce come "la produzione industriale e' scesa a giugno dopo cinque mesi consecutivi di aumenti" ma assicura che "i livelli di ordini industriali nonche' il morale degli affari indicano il proseguimento di una tendenza all'aumento della produzione". Guardando ai dati, l'inversione di tendenza nel mese di giugno e' stato particolarmente marcata nella produzione di beni strumentali, che si e' ridotta dell'1,9% rispetto al mese precedente dopo l'impennata del 2,6% nel mese di aprile. La produzione di beni di consumo intermedi e' diminuita dell'1,2% e i beni finali di consumo dello 0,7%

Continua a frenare il mercato delle costruzioni, con una flessione iniziata dal mese di aprile, e che segna un calo dell'1% come a maggio. Solo la produzione di beni energetici ha continuato a crescere per il sesto mese consecutivo, ma ad un ritmo piu' lento, all'1,4% nel mese di giugno dal 2,9% di maggio.
 
SCHRODERS: COMMERCIO GLOBALE SU LIVELLI 2011, GIA' RAGGIUNTO IL PICCO? - PAROLA AL MERCATO

Il commercio globale ha registrato buone performance quest'anno finora, nonostante i notevoli cambiamenti nei prezzi delle materie prime. Sia i valori che i volumi stanno crescendo anno su anno, a livelli visti l'ultima volta nel 2011. Si tratta di una notizia particolarmente incoraggiante per i Mercati Emergenti, dove la crescita dell'economia e dei listini azionari tende ad essere piu' dipendente dalle esportazioni rispetto ai Mercati Sviluppati

Tuttavia, recentemente sembra esserci stata una pausa nella fase di slancio del commercio globale. Sebbene non si stia ancora cambiando direzione, potrebbe aver raggiunto il suo picco. Una possibile motivazione di questa maggior forza del commercio potrebbe essere che anche la crescita globale e' piu' forte. Tuttavia, sebbene la crescita sia aumentata nel primo trimestre, il tasso di espansione economica e' a livelli simili dal 2014 e ha avuto un certo rallentamento solo nel 2016. Nonostante cio', il commercio si trova al livello piu' alto dal 2011

Allo stesso tempo, la crescita globale e' diventata piu' trade intensive, anche se il moltiplicatore commerciale resta su livelli molto bassi se comparati ai livelli pre-crisi. Potrebbe trattarsi di un fattore molto positivo per i Mercati Emergenti se fosse sostenibile, dato che indicherebbe un nuovo ciclo di globalizzazione: un'ulteriore integrazione con le catene di produzione e distribuzioni globali, che sosterrebbe gli utili da investimenti e esportazioni. Nel caso in cui si trattasse invece di una ripetizione delle oscillazioni cicliche evidenti nel moltiplicatore nel periodo considerato, sarebbe un miglioramento meno utile

I driver della ripresa del commercio E' difficile non parlare di Cina in qualsiasi discorso sui flussi commerciali globali, vista la posizione dominante che la sua economia ricopre in questo ambito. Le esportazioni verso il gigante asiatico hanno registrato la crescita maggiore rispetto a quasi tutti le altre regioni, eccetto quella dell'Asia ex-China. Per Pechino la domanda statunitense sembra aver giocato il ruolo maggiore. Uno sviluppo inaspettato, rispetto a qualche mese fa, e' la solidita' della domanda giapponese, mentre piu' prevedibile, vista la forza della crescita domestica, e' l'aumento della domanda dell'Eurozona per l'Asia ex China e per il gruppo CEEMEA (Central and Eastern Europe, Middle East & Africa), sebbene altri Paesi debbano ancora percepirne i benefici. Non e' un segreto che la Cina abbia utilizzato delle misure di stimolo fino a poco tempo fa e che gli effetti siano stati di sostegno per la domanda e per i prezzi globali delle materie prime. Allo stesso modo, si e' parlato molto anche del fatto che Pechino abbia avviato una politica restrittiva, riducendo il credito e la liquidita'. Sebbene cio' non sia ancora visibile nella maggior parte dei dati sulla crescita, continuiamo ad aspettarci che sara' cosi', visto quanto alcune aree dell'economia sono storicamente dipendenti dal credito. Se davvero si dovessero ringraziare gli stimoli cinesi per la maggior forza del commercio globale, il miglioramento del moltiplicatore del commercio sembrerebbe piu' un rialzo legato al ciclo che un cambiamento strutturale

Sebbene il commercio cinese abbia sorpreso al rialzo, e' evidente un trend di rallentamento. Anche il Giappone, nonostante la sua forte domanda, ha mostrato segni di un cambio di tendenza. Perche' il commercio globale continui ad essere supportato, e' necessario che si sviluppino altre fonti di domanda. Secondo le nostre previsioni, con gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone che vanno verso una crescita minore nel terzo e quarto trimestre rispetto al secondo, l'Europa e' la fonte piu' probabile di un aumento della domanda. Tuttavia, la domanda europea sembra finora aver avvantaggiato maggiormente l'area CEEMEA e i Mercati Emergenti dell'Asia ex China rispetto alle altre aree. Cio' e' in contrasto con la domanda cinese, che sembrava generare benefici piu' diffusi. I dati storici suggeriscono che questa differenziazione probabilmente in parte persistera'. Sembra dunque che una crescita del commercio guidata dall'Europa possa avvantaggiare un gruppo di Paesi diverso e piu' piccolo rispetto a quando a guidare la domanda era la Cina. L'America Latina e gli Stati Uniti probabilmente ne saranno danneggiati, mentre il Giappone ne potrebbe beneficiare

Tutto cio', assumendo che non ci saranno altri impedimenti al commercio - un presupposto che potrebbe non essere cosi' certo. Pechino e Washington hanno riavviato il dialogo sul commercio, ma la mancanza di un accordo nel contesto del Comprehensive Economic Dialogue fa nascere il dubbio su una possibile imposizione da parte degli Usa di tariffe sull'acciaio cinese e su altri beni importati. Gli Stati Uniti restano determinati a ridurre il proprio deficit commerciale con la Cina e sono diventati sempre piu' critici nei confronti delle regole del WTO, che Washington ritiene avvantaggiare Pechino. Il crescente rischio di protezionismo negli Stati Uniti porta con se' il rischio che gli altri Paesi impongano tariffe a loro volta, come rivalsa, danneggiando i meccanismi del commercio globale. Anche l'Europa ha discusso di una potenziale misura di rivalsa contro gli Usa per le recenti sanzioni annunciate contro la Russia, che sembrano mirare alle imprese energetiche europee

Dominano i rischi al ribasso In generale, sembra che, guardando al futuro del commercio globale, i rischi negativi superino quelli positivi. Si prevede che lo slancio della crescita dovrebbe indebolirsi in Giappone, negli Usa e in Cina e sembra improbabile che l'Europa possa compensare completamente tale andamento. Inoltre, altri elementi di supporto, come gli effetti dei prezzi delle materie prime e il ciclo tecnologico, dovrebbero ridursi. Non vediamo segnali di un collasso drammatico, ma riteniamo che il momentum positivo abbia raggiunto il suo picco

* Emerging Markets Economist, Schroders "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non possono in alcun caso essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore. L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".
 
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