Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
...e po ci troveremo come le star...a bere un mokaccino allo starbucks...:sad:...adesso Lupo non hai più scuse...Milano ti chiama...:sad:


:D:help:
Che vuoi che ti dica Dog, finché ci sono dei ciucchi che gli regalano 3 euro per una tazza di catrame, fanno bene a spillarglieli.

Del resto, qui è pieno di stranieri per i quali il caffè italiano è troppo forte e di babbei piddini che si sentono splendidi nella loro banalità esterofila.
Bene fanno a cavargli i soldi di tasca. Anzi, per me dovrebbero raddoppiare i prezzi.
 
I krukki su nave olandese provano a forzare. Se ci fossi io su una nave della Marina, gli tirerei una di quelle tranvate che il loro motore se lo ritrovano a prua. Poi faccio salire i clandestini, così si chiamano, su una nave anfibia, verifico lo stato di salute e faccio rotta verso la Libia.

I krukki invece, li faccio salire sull'elicottero e li vado a consegnare a quel che resta della magistratura libica.

Infine la nave, si svuotano i serbatoi, la si mina e in mondo visione la faccio esplodere. PROBLEMA SOROS risolto.



:up:
Il disprezzo delle regole di uno stato chiama soluzioni di questo tipo. Non lascia scelta.

Dovesse l' opinione pubblica percepire sudditanza o impotenza di Salvini su questo tema e tradursi in calo di consensi, allora forse vedremo i fuochi d' artificio.
 
Questa è davvero una buona e maledetta domanda.
Qualche risposta l'ha data questo libro:
https://press.princeton.edu/titles/11230.html

Ma se vogliamo spostarci sul piano previsionale pur con i nostri limitati strumenti possiamo dire che sebbene le cause delle due crisi sono state simili le risposte ed i risultati sono stati diversi. In particolare la sperimentazione globale delle banche centrali in una fase in cui la crescita globale sta subendo un rallentamento anche a causa del modello economico che tale sviluppo prevede è un azzardo morale che era sicuramente più comprensibile in economia con tassi di crescita significativi.

Le due principali minacce conosciute allo strapotere delle banche centrali sono:
1)Eventuali conflitti nazionali esacerbati dal fatto che la torta globale sta crescendo ma rallentando e gli attori al tavolo stanno aumentando vertiginosamente (quindi conflitti nazionali/globali per rivedere i rapporti di forza)

2)Eventuali tensioni sociali nei singoli stati legati all'inevitabile aumento delle diseguaglianze causato dalla finanziarizzazione dell'economia.

I grandi capi preferirebbero tensioni nazionalistiche che storicamente sono più gestibili economicamente mentre quelle sociali sono di più difficile controllo.
L'ansia della sicurezza dei principali contendenti, infatti, non è solamente rivolta verso l'esterno ma anche al proprio interno.

La strategia di Trump verso Powell è chiaramente uno degli strumenti del presidente per dare un connotato nazionalistico alla BC USA che segna il ripiegamento internazionale degli USA ma anche la necessità di un maggiore controllo degli strumenti finanziari da parte delle autorità nazionali.

Ora oltre alla punta dell'iceberg della banca centrale svizzera e a seguire di quella giapponese è evidente che continuare ad insistere su politiche accomodanti potrebbe nel lungo periodo mettere in discussione la credibilità delle BC stesse e questo potrebbe avvenire quando la parte a lungo della curva rifiutasse di seguire la parte a breve segno di un abbandono di fiducia nei governi nazionali ma anche delle strategie che consentono ad oggi alle BC di agire anche solo vocalmente ed avere tutto un mondo shadow banking che può muovere i mercati sulle aspettative.

AYAJ KAPUR da anni parla di plutonomia, direi che termine più esatto non ci può essere. Le strategie Carry Risk Parity ecc sono il segno più evidente della plutonomia imperante e della fede nelle parole delle BC.

Naturalmente in tutto questo non possiamo dimenticare le curtosi e soprattutto i cigni neri.

Detto questo il ciclo del dollaro internazionale è un ciclo ancora estremamente potente che si manifesta ogni qualvolta la FED esperimenta un ciclo al rialzo dei tassi, ancora di più quando la politica economia USA è rivolta al ciclo economico domestico.
L'attacco di Trump alla politica della FED può avere anche a che fare con i problemi causati dal dollaro a molti dei suoi storici alleati anche se come effetto indiretto ai colpi finanziari inferti a coloro più vicini all'asse SinoRusso….

I libri di finanza degli ultimi anni ci hanno illustrato in tutti i suoi aspetti come il ciclo finanziario sia stato fino a questo ciclo un ciclo fatto di crescite esponenziali e di successivi crolli.
Questo ciclo sta durando molto più a lungo anche perché si è instillato nel corpo dei mercati e nelle menti degli operatori l'ansia da bolla e la creazioni di mercati alternativi ai mercati monetari globali ha permesso alla liquidità di incanalarsi per buona parte o in asset direttamente detenuti o quantomeno con i prezzi controllati dalle BC e per la parte in eccesso su mercati speculativi alternativi ai mercati azionari e considerati più rischiosi e quindi che fanno da camera di compensazione per il rischio prettamente azionario limitandone le oscillazione e quindi permettendo alla stessa BC di affinarne il controllo.
Può durare in eterno? la risposta univoca è: NO.



E questa è davvero un' ottima risposta :bow:

La domanda da 1 milione di $ (anzi, facciamo di CHF:fiu:), pur davanti alla certezza del NO, è: "per quanto ancora?" :mmmm:
 
Ah però scordavo Greta :nnoo:


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Renault-Nissan: Eliseo in difesa (MF)

MILANO (MF-DJ)--Emmanuel Macron tenta di puntellare la scricchiolante alleanza fra Nissan e Renault. Ieri, il presidente francese ha incontrato il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, a Tokyo, con due giorni di anticipo rispetto all'inizio del G20 di Osaka.

Prima del bilaterale, si legge su MF, Macron ha definito l'alleanza Renault-Nissan «un fiore all'occhiello» e ha auspicato che «tutti siano pienamente impegnati» nello sviluppo «di sinergie e collaborazioni per renderla più solida di fronte alla concorrenza internazionale». Parole che, a contrario, sembrano rivelare rapporti interni allo stato tutt'altro che solidi. Tanto che l'inquilino dell'Eliseo si è sentito in dovere di ricordare che «è un gruppo francese ad aver salvato un gruppo giapponese nel rispetto delle tradizioni e degli equilibri».

Nel 1999 Renault salvò Nissan in grave crisi finanziaria, acquisendo una partecipazione del 36,8% nel costruttore giapponese (poi salita al 43,5%) e dando vita a un'alleanza industriale. In vent'anni, tuttavia, i rapporti di forza nel gruppo si sono capovolti: oggi è Nissan a trainare le vendite del gruppo e soprattutto a possedere le tecnologie per l'elettrificazione. Un nuovo equilibrio che la casa nipponica vuole ora vedere riflesso anche nella struttura azionaria, considerata sbilanciata a favore dei francesi.



(END) Dow Jones Newswires

June 27, 2019 02:16 ET (06:16 GMT)
 
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