In Francia continua a lottare duramente, loro ai regimi si oppongono.
ma tu davvero senti uno delle nuove generazioni parlare di queste cose?
io non ne ho ancora trovato uno.
non voglio far polemica ma davvero io non riesco a trovare mezza persona nato dopo gli 80 che si chieda cosa sara' di lui dopo la sfilza di contratti a 2/6 mesi che gli propongono.
mi piacerebbe davvero tanto poter scambiare 4 chiacchiere in serenita', che mi spiegassero che c'e' qualcosa che io ancora non riesco a vedere.
Non è che non ti vogliono ascoltare, è che hanno rinunciato proprio a quella cosa. Oggi poi, oltre aver messo nel dimenticatoio la pensione, molti stanno abbandonando l'idea di casa di proprietà. Un disastro sociale, una rinuncia in toto dello stile di vita dei padri e, in parte, de nonni. Una involuzione bella e buona, una tragedia.
Non è cambiato un fico secco, la gente non spende perchè non ha, la gente non pensa alla pensione perchè ci ha rinunciato, la gente non pensa alla 1° casa perchè non gli danno il mutuo per via degli stipendi bassi e a singhiozzo.Il fatto che la casa non sia più un obiettivo è dovuto a diversi aspetti, il primo è che quasi tutte le famiglie hanno una o più immobili di proprietà che verranno ereditati dai figli; il secondo aspetto è che le nuove generazioni hanno obietti e "priorità" completamente differenti da noi e dai nostri avi.
I motivi di questo cambio di mentalità è sia indotto, ovvero che il mondo del lavoro e di conseguenza il mondo del risparmio e le modalità di spese si sono "evolute" in tal senso, modficando profondamente le abitudini e le neccessità delle persone.
I dati raccontano ciò che ho scritto prima, cioè che di fronte a scenari pieni di pessimismo, che poi sfocia in paura e di conseguenza in modalità di spesa verso qualcosa di immediato e tangibile, in quanto l'incertezza dettata dal contesto socio-economico non mi consente più di programmare nulla di troppo importante, tipo l'acquisto di un auto e ancor di più di una casa. Inoltre, questo stato di perenne limbo induce le persone, che sono sempre meno informate, a prediligere le spese effimere, cioè che danno gratificazione nell'immediato, tipo l'ultimo smartphone, piuttosto che l'ultima scarpa o borsa di lusso e un viaggio soggiornando in resort di lusso per sentirsi almeno per qualche giorno quelli che non si è tutti i giorni.
Lungi da me criticare il dove e il come si spendono i soldi, perchè ognuno è assolutamente libero di godersi la vita come meglio crede e i soldi sono un mezzo per farlo, almeno nella nostra società.
Quello che le nuove generazioni hanno perso di vista o non sono mai state messe nelle condizioni di capire una possibile scala di priorità delle "cose" fondamentali nella vita, risiede nel fatto che nessuno più li educa a capire...le differenze...tra sopravvivenza e morte, finanziariamente parlando.
io ne ho 40...
pochi anni fà la ditta in cui lavoravo è fallita e offerte in giro allettanti non ne ho trovate ( probabilmente non conosco le persone giuste.... visto che spesso si viene assunti per conoscenza o perchè una apre le gambe,etcc.etcc..)
Ho quindi aperto partita iva e mi son messo a fare un lavoro che mi portasse ad avere ulteriori conoscenze nel ramo contabile-amministrativo...
Da pochi mesi ho iniziato nuovamente un lavoro subordinato vicino a casa ( in quanto viste le offerte in giro punto ad avere 0 spese di viaggio, pochi minuti dal luogo di lavoro,etcc.etcc...... lo stipendio non è quello di 4/5 anni fà, ma oggi questo è quello che passa sotto il convento ) e mantengo partita iva per fare lavori in regime forfettario. ( ora chiederò l'esenzione da doppia contribuzione e tali soldi li verserò al fondo previdenziale aperto dal 2007 e in cui versavo x soldi all'anno finchè ero dipendente )...
Così da avere un domani una pensione ( forse) e e una seconda entrata....
quello che mi rende perplesso è che quello che verso al fondo chi mi dice che tra 30 anni mi renderà x ?? perchè con le leve e la stampa di soldi delle banche centrali nutro il dubbio di trovarmi dall'oggi al domani con 0 euro sul fondo....