qualche giorno fa' dissi che qualcosa su napoli stava venendo fuori . bhe qualhe luce in piu' c'e' ancora
Ascierto è un oncologo che usava il tocilizumab, nato per l' artrite reumatoide (e pure abbastanza datato come farmaco, peraltro, almeno per quanto mi risulta),
"off label", cioè, per farla breve, per sua personale decisione fuori protocollo (si può, non faceva niente di strano), per lenire gli effetti delle polmoniti che sono tipiche
manifestazioni patologiche collaterali nei pazienti oncologici immunodepressi.
Allora gli è venuta l' idea di provarlo anche per il covid-19, chiedendo anche ai colleghi cinesi se lo avessero provato anche loro e ricevendo risposta positiva; in Cina
pare lo abbiano provato con buoni risultati su una 50na di pazienti.
Il farmaco non cura il virus, ma aiuta l' organo a mettersi in condizione di respingere meglio il danno, cioè detta brutta aiuta il polmone a combattere la polmonite.
Non è quindi un vaccino.
Ora l' AIFA ha dato pochi gg fa l' autorizzazione, saltando un mucchio di passaggi intermedi, all' effettuazione di uno studio clinico in piena regola, il che, sempre senza stare
a menarla troppo, significa che la sperimentazione verrà fatta in piena regola su almeno, penso, 150 pazienti.
Roche, proprietaria della molecola, l' ha messa a disposizione gratuitamente.
In pratica le fanno uno studio clinico accelerato su un principio che, se si dimostrerà efficace, le permettarà di commercializzare in futuro un farmaco contro le polmoniti virali,
che ora sono prive di terapia (!).
Grazie a una molecola nata per tutt' altro scopo (!!).
Buondì
