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Putin: una Borsa granaria fra i BRICS​

Maurizio Blondet 6 Gennaio 2024
Appena assunta la presidenza pro-tempore dei BRICS, Vladimir Putin la lanciato la proposta descritta nel titolo.
Una idea che può cambiare radialmente i rapporti di forza con l’Occidente collettivo.
Recentemente, la Russia ha intensificato i suoi sforzi di dedollarizzazione impegnandosi con il nuovo membro dei BRICS, l’Arabia Saudita, a utilizzare le loro valute nazionali negli scambi commerciali, una strategia volta a ridurre la loro dipendenza dal dollaro statunitense.
Questo approccio, particolarmente rilevante nel contesto delle sanzioni internazionali e delle fluttuazioni del mercato petrolifero, dimostra il desiderio russo di diversificare e rafforzare le proprie alleanze economiche.
In questo contesto, la Russia ha compiuto passi coraggiosi nel settore agricolo.
Quest’anno il Paese ha esportato 62,5 milioni di tonnellate di cereali, registrando un aumento sostanziale rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, la Russia ha mostrato solidarietà con i paesi africani che soffrono di insicurezza alimentare fornendo grano gratuitamente a sei nazioni bisognose.
L’obiettivo della Borsa è creare un’infrastruttura commerciale e di compensazione unificata per il commercio di cereali tra i paesi membri.
Questa iniziativa è tanto più rilevante in quanto i paesi BRICS producono più di un miliardo di tonnellate di cereali all’anno, che rappresentano una quota significativa della produzione e del consumo globale.

L’iniziativa di creare una borsa dei cereali BRICS è una risposta diretta all’attuale dominio delle infrastrutture del mercato globale dei cereali, largamente influenzato dagli Stati Uniti a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. I prezzi globali dei cereali, essenziali per la sicurezza alimentare e l’economia dei paesi BRICS, sono spesso formati e manipolati in paesi terzi, con una marcata dipendenza dal dollaro USA. La creazione di questo scambio potrebbe quindi riequilibrare il potere in questo settore vitale.

L’iniziativa della Russia di creare uno scambio di cereali BRICS, unita agli sforzi di dedollarizzazione, mostra quanto sia creativa e multiforme la strategia di Mosca per rafforzare la propria influenza economica e geopolitica in mezzo a dure sanzioni.
Svolgendo un ruolo di primo piano in settori diversi come l’agricoltura, l’energia e la finanza, la Russia si sta posizionando su tutti i fronti, cercando di plasmare un nuovo ordine mondiale in cui i BRICS giocherebbero un ruolo centrale. Questi sviluppi potrebbero non solo trasformare il mercato globale dei cereali, ma anche modificare significativamente gli equilibri geopolitici ed economici su scala globale.
 
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