Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Ue/ Eurogruppo ed Ecofin domani e martedì, si discute di crisi

05:28 - ECONOMIA- 06 GIU 2010

In agenda fondo Eurozona e piano riforme finanziarie

Bruxelles, 6 giu. (Apcom) - Vertice dei ministri finanziari europei, domani e martedì, a Lussemburgo attorno al tradizionale appuntamento mensile del Consiglio Ecofin.
Una serie di riunioni dei ministri prima dell'Eurozona e poi dell'intera Ue, alle quali parteciperà per l'Italia il titolare dell'Economia Giulio Tremonti e che avrà inevitabilmente sul tavolo ancora gli sviluppi della crisi.
Gli appuntamenti dei ministri cominciano domani alle 15, con l'eurogruppo, che probabilmente approverà gli ultimi dettagli tecnici del 'Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria' da 440 miliardi di euro, che l'eurogruppo aveva deciso di creare il 9 maggio scorso per bloccare il 'contagio' della crisi greca ad altri paesi vulnerabili dell'euro.
I ministri dei Sedici potranno anche affrontare informalmente altri temi che sono previsti per la riunione dell'Ecofin di martedì, come i piani di risanamento di bilancio di Portogallo e Spagna, la situazione in Grecia e forse anche la manovra italiana, oltre che la situazione dell'euro e dei mercati in generale.
Una delle questioni sul tappeto - di cui si discuterà probabilmente anche all'Ecofin - riguarda l'equilibrio fra le misure di rigore finanziario per i paesi che devono risanare i propri bilanci, e la necessità più generale di non frenare la ripresa, o addirittura di indurre una nuova recessione, ritirando troppo presto e ovunque gli stimoli all'economia.
Martedì comincerà la sessione formale del Consiglio Ecofin.
In agenda ci sono innanzitutto i programmi di stabilità di Cipro, Spagna e Portogallo (gli ultimi due aggornati con le nuove misure complementari), e quelli di "altri Stati membri che vogliano presentatre misure recenti", come l'Italia.
L'Ecofin preparerà poi una serie di 'dossier' da mettere su tavolo dei capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 17 giugno.
Oltre ai punti più rituali - lo stato d'avanzamento e le linee guida della strategia 'Europe 2020', un rapporto sulle 'exit strategies' dopo la crisi, la preparazione del prossimo G20 di Toronto - la discussione più interessante sarà probabilmente quella sui progressi nell'attuazione delle riforme per rafforzare la regolamentazione del settore finanziario.
Durante il pranzo di lavoro, poi, i ministri discuteranno la situazione economica. Non mancherà, probabilmente, una strigliata collettiva al ministro delle Finanze ungherese, per la 'strana crisi' indotta sui mercati dalle incaute dichiarazioni di un portavoce del nuovo governo di Budapest sull'eventualità, non esclusa, d'insolvenza del suo paese.
 
Ma a sto G20 non stanno decidendo nulla? :rolleyes:

Il G20 è troppo "allargato", si decide sempre poco.

***

G20: restano sfide significative per economia globale


Necessario accelerare processi risanamento conti pubblici



(ANSA) - BUSAN, 5 GIU - Le recenti "volatilità dei mercati finanziari ci ricordano che rimangono sfide significative" per l'economia globale. Lo si legge nel comunicato finale del G20 secondo cui 'la ripresa continua più veloce di quanto previsto sebbene a un tasso differente fra paesi e regioni'. I paesi del G20,riuniti in Corea del Sud, apprezzano l'azione congiunta di Europa, Bce e Fmi per la difesa dell'euro,ma chiedono ai paesi con problemi sui conti pubblici di accelerare il consolidamento. Al vertice e' emerso come la recente crisi abbia mostrato 'l'importanza di finanze pubbliche sostenibili e la necessità di mettere in campo misure credibili e non ostili alla crescita, differenziate e per ogni paese'. Affrontato anche il nodo sulle nuove regole sulle banche, che saranno operative solo quando "la ripresa delle condizioni economiche e finanziarie sarà assicurata". La riforma e' prevista entro il 2012. Affossata, intanto, la tassa sugli istituti di credito: il vertice sottolinea l'importanza che "il settore finanziario dovrebbe dare per un equo e sostenibile contributo" nel caso di piani di salvataggio dei governi per rimettere in ordine il settore bancario o fornire fondi. Il G20, infine, stringe sull'adozione di "forti misure" per migliorare "la trasparenza, la regolazione la supervisione di hedge fund, agenzie di rating, bonus e derivati non regolamentati". Il processo ha deciso di "accelerare" tale processo con la collaborazione dell'Fsb di Mario Draghi.
 
Non potendo credere che la cosa sia casuale , mi sembra che dosino notizie et interventi in modo tale da non far' rafforzare l' euro ; Con i vari stati membri intenti a sanare le proprie posizioni con piani di austerita' , l'unica arma a disposizione per rilanciare l' economia stagnante e' recuperare competivita' e rilanciare almeno il comparto legato all' export e' avere un euro debole .
Dopo aver' finanziato a lungo (15/20 anni) la crescita dei paesi emergenti mezzo denaro e delocalizzazioni , i paesi delle vecchie economie "consolidate" per mettersi la coperta sulla testa si sono scoperti i piedi !!!
I nodi di questa politica stanno venendo al pettine .
Et il problema , proiettato nel futuro , non e' solo italiano ma anche francese / tedesco e del resto dell' eurozona.
Ti ricorderai dei discorsi che erano in tendenza qualche anno fa' quando , x es. , si parlava in italia del fatto che ci sono troppe microimprese e che per affrontare la globalizzazione era necessario che si convertissero / creassero soc. multinazionali ? Ecco siamo rimasti li' e nel frattempo le multinazionali monopoliste gia' esistenti si sono ingigantite e globalizzate e le medio e micro imprese hanno delocalizzato e.o si sono ridimensionate e.o peggio hanno chiuso e se no' stanno soffrendo e pur con l' euro debole avranno gara dura in considerazione del fatto che ci sono pochi mezzi di finanziamento disponibili sul mercato.
Confido nella grande capacita' europea di fare "prodotto" e commercializzare "prodotto" di cui siamo leader mondiali e se si gira il mondo ci si rende conto che abbiamo veramente tante belle realta ma senza un po di sano protezionismo e &. la vedo dura perche' di buoi dalla stalla ne sono gia' scappati troppi ....

440 mld dovrebbero bastare appena per la nostra grecia (che ne avrà bisogno di altri dopo i 110) e il portogallo.

Per noi e la spagna l'unico modo per uscirne se non si fanno i bond europei è quello di sperare che la bce ne compri sempre di più. Sopratutto intervenga anche in asta per evitare che ci siano degli scoperti...
Purtroppo siamo messi male, molto male. Prima si giocava un pò a nascondino ora la speculazione ci ha acceso un faro addosso.
 
Parigi - 'La situazione in Ungheria non mi preoccupa': l'ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Alla vigilia della riunione di domani, in cui l'Eurogruppo dara' anche una prima valutazione sulla manovra italiana, Juncker ha fatto il punto sull'evolversi della situazione innescata dalla crisi greca. Venerdi', il fiorino ungherese era sceso a 290 per un euro e la Borsa di Budapest aveva perso circa il 5%.
 
Nessuna nuova dalla Grecia.
Occhi puntati sul vertice Ecofin che si concluderà domani.[/QUOTE

Dal vertice a Brux ad oggi,vedo che da un massimo di 88 del mio 19 6% ,siamo ad oggi ad un range tra 81/82. Pensi sia ancora una situazione da stare tranquilli,(Ungheria a parte)?

Penso che entro l'estate il quadro sarà più delineato.
Non credo in una ristrutturazione del debito nei prossimi mesi, Trichet si è troppo esposto.
Nel 2011 però alla BCE ci sarà un cambio di poltrone.
 
MONETARIO/REUTERS

I ministri delle Finanze dell'Eurogruppo che si incontrano oggi a Lussemburgo dovrebbero approvare nuove regole di bilancio Ue che porteranno in futuro a sanzionare i paesi con debito eccessivo come avviene ora per il disavanzo. In serata una speciale task force di ministri, incluso Giulio Tremonti, si confronterà sul tema del rafforzamento del governo economico dell'area euro. I ministri si concentreranno su cambiamenti che non richiedano modifiche dei trattati, con l'obiettivo di sottoporre le novità ai leader Ue nel vertice del 17 giugno.


L'Eurogruppo è chiamato inoltre ad approvare l'accordo tecnico sul funzionamento del veicolo - parte del piano anti-crisi concordato circa un mese fa - che si indebiterà sui mercati con la garanzia di tutti i membri dell'euro per fornire prestiti d'emergenza ai paesi in difficoltà. L'intesa raggiunta in sede tecnica, secondo fonti, prevede che non sia necessario il via libera dei parlamenti prima di ogni intervento. Il rating del nuovo emittente potrebbe anche più basso della tripla 'A' cui si punta
 
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