Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ultima rilevazione spread/bund a 685 pb.
Si conferma l'oscillazione entro il trading range abituale, dopo il downgrade di Moody's.
Quello precedente era tra i 500 e i 600 pb.
 
LA GRECIA PUNTA SULLE PARTNERSHIP PUBBLICO - PRIVATO

Nonostante gli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni, la Grecia deve continuare a puntare sulle partnership pubblico - privato per riuscire ad accrescere gli investimenti privati, dei quali vi è particolare necessità nell´attuale difficile periodo: ad affermarlo, nei giorni scorsi, è stato il Ministro dell´Economia del Paese ellenico, Louka Katseli.
Nonostante il lancio, cinque anni fa, di un piano da 5,7 miliardi di euro destinato proprio alle PPP, solo uno dei 52 progetti inizialmente programmati è entrato nella fase di realizzazione, a causa di una generale mancanza di pianificazione tecnica e legale.
Ora si punta a farlo riavviare, con un nuovo pacchetto da 2 miliardi di euro.

I Governi europei hanno utilizzato concessioni e PPP per riuscire a coinvolgere compagnie di costruzione e banche nello sviluppo di costosi progetti infrastrutturali, riuscendo così a tagliare la spesa a breve termine.
Tuttavia la crisi dei debiti pubblici europei ha reso più difficile e costoso l´ottenimento di finanziamenti privati a lungo termine per tali progetti.
La Grecia si trova ormai nel pieno della sua prima fase di recessione dal 1993, e sta ora cercando di trarre vantaggio dai 20,4 miliardi di Fondi Europei disponibili per il periodo 2007 - 2013 al fine di sostenere la spesa per infrastrutture.
Nel corso del 2009, è stato assorbito solo il 3,6 per cento dei fondi disponibili nell´ambito del National Strategic Reference Framework (NSRF) dell´UE: nel corso del 2010 si punta ad accrescere tale percentuale fino al 15 per cento; il ricorso alle PPP dovrebbe contribuire a raggiungere tale risultato, attraendo gli investimenti privati.
Il Ministro Katseli afferma che attualmente si è già al 6,7 per cento e si punta a raggiungere l´8 p.c. entro fine giugno.
A essere portati avanti saranno progetti relativi soprattutto a infrastrutture di rilevanza sociale, come scuole e tribunali. Nel programma rivestirà un ruolo fondamentale la Banca Europea per gli Investimenti, che darà una pre-approvazione per i progetti prima dell´avvio delle aste di appalto e renderà i termini di finanziamento dei progetti più agevoli.


Marcello Berlich

(Il Portalino.it)
 
Ritratti non solo pallonari dei paesi che si giocano i mondiali/20

Grecia




Se esiste un dio del contrappasso – un dio un po’ meno spietato di Erinni e molto più giocherellone delle Moire – si deve certamente a lui la circostanza che la nazionale greca in campo nei Mondiali 2010 sia allenata da un tedesco, Otto Rehhagel. Nell’anno del disastro economico e politico nazionale, e dopo la polemica ferocissima tra Atene e Berlino a suon di conti greci truccati e di rimborsi di guerra tedeschi mai versati, un commissario tecnico crucco, già ribattezzato Ottone II (per via di Ottone I di Grecia, il bavarese diventato monarca ellenico nel 1832, per volontà di Inghilterra, Francia e Russia), avrà il difficile compito di addolcire gli animi. La squadra nazionale sarà però seguita, dai greci, con qualche distacco. Il paese del 2006 era fuori dai trentadue finalisti dei Mondiali ma più tranquillo, reduce dai fasti olimpionici e dalle connesse, opulente spese, illuso di essersi ormai proiettato nel salotto buono europeo. Oggi la Grecia è amareggiata, più che rassegnata, e decisa a dar fondo alle solite risorse nazionali: lo scetticismo di fondo verso lo stato, da chiunque sia amministrato, e le riserve pecuniarie personali (altrimenti dette “soldi nel materasso”), che consentono di arrangiarsi in attesa di tempi migliori. Che arrivino, poi, è tutto da dimostrare.


(Il Foglio.it)
 
2014 5,5%

Entrato un po' oggi sul 2014 ai minimi di giornata. Vediamo domani :D.
Ciao e buonanotte agli amici del thd greco, Giuseppe
 
Fitch:Crisis Reveals Weakness in Euro Zone Framework

Fitch Ratings says that the risk of a break-up of the euro zone over the short to medium term remains low. However, the current crisis has revealed weaknesses in economic policy framework and institutions, which failed to prevent the emergence of severe fiscal and other macroeconomic imbalances. This has rendered the euro zone especially vulnerable to the global financial crisis and downturn. Such weaknesses must be addressed if the euro zone economy is to be successful and if confidence in the sustainability of the euro zone is to be established beyond doubt.
In a report published today, Fitch says that the policy response to the crisis, including the EUR500bn European Stabilisation Mechanism, the ECB commitment to purchase sovereign debt where markets are "dysfunctional", as well as accelerated deficit reduction by some Member States make the risk of a break-up of the euro zone even more remote. This is supported by the high legal, financial and economic obstacles and costs associated with a break-up. Nonetheless, further episodes of extreme market volatility are likely until economic recovery and deficit (and eventually debt) reduction are firmly secured and the European Stabilisation Mechanism is operational.
The crisis of confidence in the long-run viability of euro reflects the severity of macroeconomic imbalances within the region; scepticism over the ability of economies within the euro zone to adjust in the absence of monetary and exchange rate flexibility; and doubts over the strength of political commitment to the euro zone, given the initially hesitant and reluctant support given to Greece.
Central to understanding the global financial crisis and its impact on sovereign creditworthiness was the excessive build-up of private-sector debt and leverage revealed by the global financial crisis. As governments have sought to mitigate the financial and economic effects of private-sector deleveraging, their own indebtedness has consequently risen. The most severe deterioration in public finances has generally been in those countries that have the highest levels of private-sector debt, with the notable exception of Greece, which is primarily in crisis because of fiscal mismanagement and loss of credibility.
 
NBG, Eurobank Will Publish Their Stress Tests

National Bank of Greece and Eurobank will be the two Greek banks that will have to publish the results of their stress tests the coming month.
“The European Council’s decision last week for publication of the results of the stress tests includes only these two banks. The results were good and will be released in the second half of July along with the other 23 banks,” an ECB official told Capital.gr.
Bank of Greece notes that these stress tests are not the same with the ones that will be carried out in all Greek banks as prescribed in the agreement with the EU and the IMF.
These two banks were chosen because of their foreign presence in other eurozone markets and that their stamina may affect the Eurosystem.
NBG’s Tier I comes at 11.1% on of the strongest in Europe, while Core Tier I shapes at 9.3%.
Eurobank’s Core Tier I is estimated at 9.5%.
 
Atene, 21 giugno 10

Il piano di investimenti dovrebbe portare all’istallazione di 15 GW di impianti rinnovabili
Dopo il tracollo la Grecia riparte con l’energia pulita


Le autorità dello stato travolto dalla bufera finanziaria di qualche mese fa hanno annunciato un piano decennale di sovvenzioni pari a 22 miliardi di euro per finanziare il comparto energetico. Con uno stanziamento di 16 miliardi di euro solo nel settore delle rinnovabili
(Rinnovabili.it) – Superata la fase acuta della più grande crisi finanziaria della sua storia, la Grecia ora pensa a risollevarsi costruendo un futuro green. Le autorità centrali hanno annunciato oggi che lo Stato prevede un totale di 22 miliardi di euro di investimenti nel settore energetico per questo decennio, la maggior parte dei quali andranno a finanziare impianti eolici e solari. Un piano di investimenti che rappresenta lo sforzo della nazione sulla strada della promozione delle rinnovabili e della ripartenza economica. Il piano decennale di stanziamenti prevede la riduzione delle emissioni di carbonio della nazione per contribuire agli obiettivi europei del 2020 che prevedono l’istallazione e l’entrata in funzione di impianti da 15.000 MW per un valore di 16 miliardi di euro entro i prossimi dieci anni. Il restanti 6 miliardi di euro dovrebbero essere investiti in altre fonti energetiche compreso il “carbone pulito”. Secondo quanto si è appreso i finanziamenti dovrebbero provenire da società private e da sovvenzioni.
Uno sforzo considerevole per la nazione finita, solo qualche mese fa, nella bufera finanziaria ma che sul versante energetico può contare già ora su 4.500 MW di impianti da fonti rinnovabili istallati. Il ministero dell’energia greco ha annunciato oggi che oltre a nuovi impianti idroelettrici “si prevede che saranno istallati altri 6.000 MW di impianti eolici, 2.500 MW di impianti fotovoltaici e circa 250 MW di impianti a biomassa”. La nazione può comunque contare su un buon potenziale, in termini di vento e irraggiamento solare, e lo scorso anno ha prodotto il 4% della sua energia grazie a impianti eolici e fotovoltaici. Nonostante le ottime prospettive di crescita nei diversi comparti delle rinnovabili e un sistema di incentivi, spesso la burocrazia ha annullato i vantaggi di queste iniziative a sostegno delle fonti pulite. Una nuova legge sulle rinnovabili, approvata all’inizio di quest’anno dalle autorità greche, sta provando a potenziare tutti i comparti delle rinnovabili mirando all’ambizioso obiettivo del 40% di energia da fonti pulite prodotta entro il 2020.


(Rinnovabili.it)
 
Provopoulos Says Greece’s Agreement With EU/IMF Positive

Bank of Greece’s George Provopoulos Monday said the agreement between Greece and the European Union and International Monetary Fund is positive, Dow Jones Newswires said.
"The support package agreed between the Greek government and the European Commission, the ECB and the IMF provides the government with a unique opportunity to adjust the economy. The package provides a blueprint for sharply reducing fiscal imbalances and for the undertaking of structural reforms," Provopoulos said.
"Some market analysts are of the opinion that Greece΄s debt dynamics are unsustainable. They are wrong...Higher growth, along with declining fiscal deficits, will cause a reversal of the rise in the debt-to-GDP ratio observed in recent years," Provopoulos noted speaking at a conference in Athens.
He said the support package "will set off positive growth dynamics that will, among other things, lower the debt-to-GDP ratio."
"The growth potential of the Greek economy is enormous," he estimated. "It is my firm belief that the present crisis will prove to be the catalyst that will reshape the economy, making Greece a competitive and prosperous member of the euro zone.”
"It is also my firm belief that it will not be long before articles again start talking about the euro\s strong position as an international currency.”
 
TRICHET: SANZIONI PER CHI VIOLA IL PATTO DI STABILITA'

Intervento oggi a Bruxelles di Jean Claude Trichet. Nell’audizione davanti alla Commissione economica e monetaria del Parlamento europeo, il presidente della Banca Centrale Europea ha fatto pressioni perché nei Paesi dell’Unione venga rafforzata la sorveglianza in materia fiscale.
Trichet non ha escluso anche la possibilità di creare un’agenzia indipendente di controllo: “In caso di non conformità, le sanzioni devono essere applicate molto prima e devono essere di portata più ampia. Non dovrebbero riguardare solo i rapporti di indebitamento eccessivo, ma dovrebbero essere applicate anche quando i Paesi non compiono sufficienti progressi verso gli obiettivi di bilancio a medio termine”.
Da Atene intanto il governatore della Banca Centrale Greca George Provopoulos si è mostrato ottimista, assicurando che la situazione nel suo Paese migliorerà in tempi brevi grazie anche agli aiuti economici accordati dal Fondo monetario internazionale e dall’Unione europea:
“La crescita potenziale dell’economia greca è enorme, è mia ferma convinzione che la crisi attuale si rivelerà essere il catalizzatore che andrà a rimodellare l’economia, facendo della Grecia un membro competitivo e prospero della zona euro”. In Grecia intanto sono ripresi gli scioperi contro il piano d’austerità approvato dal governo e contro l’ormai prossima riforma delle pensioni.

(Euronews - 21.06.10)

***
Come il Post sopra
 
Aperture solite sul fronte dello spread bund sul decennale.
Nel corso della giornata restringeranno ...

Grecia 778 pb.
Portogallo 303 pb.
Spagna 180 pb.
Italia 129 pb.
UK 77 pb.
Belgio 69 pb.
 
Stato
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