tommy271
Forumer storico
L'articolo citato propone come soluzione della crisi dell'euro: la ristrutturazione dei debiti dei paesi in crisi (Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna). E io aggiugo perchè non l'Italia ed il Belgio in cosiderazione del livello del loro debito. Tale soluzione è contraddittoria rispetto alle stesse argomentazioni sostenute nell'articolo in questione. La ristrutturazione dei debiti dei paesi citati significa la condanna di tali paesi al sottosviluppo e alla recessione in quanto non potrebbero più finanziarsi a tassi sostenibili. E' inutile girarci intorno, la vera soluzione è l'unione politica dell'Europa, la moneta unica implica, per fuzionare, un unico governo dell'economia e politiche redistributive a livello continentale. I paesi che dichiarano default non resteranno un minuto di più all'interno dell'UEM pena il loro decadimento.
PS. La storia dei sacrifici dei contribuenti tedeschi per finanziare il bailaout della Grezia prima e di adesso l'Irlanda è una barzelletta. Se non sbaglio i prestiti sono finanziati a tassi maggiori di quanto il governo tedesco paga per i propri titoli pubblici. I finanziamenti non sono a fondo perduto!
Qui non ci sono scorciatoie, l'unica vera via di uscita è un'integrazione maggiore delle economie euro.
Sugli altri scenari vedo solo fame e macerie.
Per rimanere in ambito "Club Med" l'unica economia che potrebbe tentare un "colpo di testa" è quella Irlandese, molto più globalizzata e dipendente da multinazionali. In questo caso lo scenario che si imporrebbe è "islandese".