Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Grecia ...perchè no

ma cosa pretendete..
la '14 guadagna il 3.50%... la '19 il 2.30%....
..
ecche e'.. chi e' entrato sui minimi ora vende alla grande.. chiedetelo a russiabond:up:

Per adesso mantengo... troppo poco gain spero nei prossimi giorni di chiudere ...

Ti dirò.. di più...sono impegnato su Övag altrimenti ...sulla 2012 scadenza Agosto ....mi veniva voglia di fare una pazzia e ci avrei girato tutto il liquido ...ai prezzi di oggi 86/100 in 17 mesi ci farei 70k netti ...mantengo Övag giusto perchè tra Aprile e Giugno dovrei(spero) raccogliere un +15%)...vedremo ma non si sa mai ...:up:

vi svelo gli acquisti di oggi.

Buy 100k 2019 a 65,8

chi vivrá vedrá

GRANDE BOS!
 
Ciao tommy un saluto a tutti,
Ci sono 2 punti abbastanza scontati nel comunicato efsn si arriva a 440 miliardi e dal 2013 quando diventera meccanismo stabile diventano 500 miliardi.
Sufficenti per i piccoli, insufficenti per i grossi ovvero l'incremento non consentirebbe l'assistenza ai paesi di maggiori dimensioni.
Quindi in buona sostanza come avevo capito gia da novembre la pezza per la grecia era gia stata messa a maggio e si era a posto per 2 anni(questo non implicava di certo ipotesi sulle quotazioni, ormai speculative chiaramente)
Nel particolare della grecia con il taglio del 1% sui prestiti e l'allungamento a 7 anni e mezzo mi sembra che si possa stare a posto(evitare default intendo)come ipotizzato l'anno scorso fino al 2013.
Quello che chiedo mi chiedo a chiedo anche a tommy ed i vari illustri partecipanti al thread ha senso comprare btp e bonos
,dato che la grecia ha scontato di tutto di piu mentre italia e spagna praticamente nulla e dal 2013 si potra ristrutturare senza default praticamente loro avranno ancora di piu il coltello dalla parte del manico decidendo se allungare tagliare le cedole e tutto il resto ,
Noi abbiamo decrementato fino ad azzerare la componente di titoli di stato italiana a questo punto non sono cosi in disaccordo con chi compra grecia per speculare rispetto a chi compra paesi in declino e che possono divenire speculativi nel giro di 24 ore con quotazioni vicine a 100(tipo spagna e italia).
Un saluto a tutti
 
Riforma Patto Ue, con calo debito,altri fattori rilevanti

lunedì 14 marzo 2011 16:05






MILANO, 14 marzo (Reuters) - Dopo l'accordo nel fine
settimana sul rafforzamento del fondo di salvataggio Efsf e
l'accordo politico dei leader della zona euro sul patto per
l'euro, oggi e domani i ministri finanziari Ue cercheranno
un'intesa sui dettagli tecnici della riforma del Patto di
stabilità e crescita Ue.

Nella dichiarazione finale emessa nel fine settimana dal
vertice dei capi di stato e di governo della zona euro si
afferma già che i leader "concordano che l'inclusione del
benchmark numerico di 1/20 per la riduzione del debito - da
valutare prendendo in considerazione tutti i fattori rilevanti -
dovrebbe far parte pienamente del pacchetto".

Tuttavia rimangono da definire aspetti tecnici rilevanti,
come la lunghezza del periodo di transizione per l'applicazione
delle nuove regole e la lista degli indicatori per valutare gli
squilibri macroeconomici.

Da confermare che, come indicato nella proposta della
Commissione Ue, l'elenco dei fattori rilevanti nell'analisi del
debito pubblico includa il debito privato, come chiede l'Italia.

I responsabili delle Finanze discuteranno stasera a cena le
sei proposte legislative della Commissione Ue che contengono gli
elementi innovativi per la riforma del Patto Ue presentati a
fine settembre.

Tra le novità un monitoraggio più stringente sul debito
pubblico, un controllo più stretto sull'andamento della spesa
dello Stato, l'inserimento della sorveglianza sull'accumularsi
di squilibri macroeconomici tra i paesi della zona euro,
l'inclusione di un ventaglio di variabili da controllare in
parallelo al debito pubblico.

Su tutti questi elementi, come sui dettagli operativi per il
rafforzamento del fondo Efsf e il veicolo di salvataggio
permanente Esm, si attende la firma definitiva da parte dei
leader europei in occasione del summit del 24-25 marzo.


LE 6 PROPOSTE LEGISLATIVE DELLA COMMISSIONE UE:

1 - Modifiche alla parte preventiva del Patto di stabilità (rafforzano
il Medium term objective, inseriscono un nuovo vincolo sulla crescita
spesa pubblica e il concetto di politica fiscale prudente)

2 - Modifiche alla parte correttiva del Patto di stabilità
(prevedono l'inserimento di un criterio numerico sulla riduzione
del debito eccessivo, aprono la possibilità di procedure sul debito)

3 - Regolamento su applicazione sorveglianza di bilancio
(introduce nuove sanzioni finanziarie per i paesi che non rispettano
obblighi di parte preventiva e correttiva del Patto Ue, introduce un
meccanismo di voto inverso secondo cui il consiglio può bocciare
le sanzioni della Commissione solo con voto a maggioranza qualificata)

4 - Direttiva su cornice normativa per bilancio Stati membri
(fissa requisiti minimi per sistemi di contabilità pubblica,
statistica, procedure di bilancio nazionali)

5 - Regolamento per prevenire e correggere squilibri macro
(introduce una procedura in caso di squilibrio eccessivo sulla base
del monitoraggio di indicatori macro)

6 - Regolamento sulle sanzioni in caso di squilibrio macro eccessivo.


RIDUZIONE DELL'ECCESSO DI DEBITO DI 1/20 ALL'ANNO:

Nel caso di un debito oltre il 60% del Pil, i leader della
zona euro hanno avvallato la proposta della Commissione Ue
secondo cui la riduzione del debito/Pil sarà considerata
sufficiente e il rapporto in avvicinamento a ritmo soddisfacente
al valore di riferimento se la differenza tra debito effettivo e
target del 60% sarà stata ridotta nei tre anni precedenti di un
ventesimo l'anno.

Va definito ancora in modo preciso il periodo di transizione
per l'entrata in vigore di questa nuova regola.


DEBITO PRIVATO NEL PATTO DI STABILITA':

Secondo la proposta della Commissione, nel monitoraggio del
debito l'esecutivo Ue dovrà porre attenzione a "tutti i fattori
rilevanti". Si dovrà guardare agli sviluppi del debito nel medio
termine tenendo conto di elementi di rischio tra cui - secondo
la bozza legislativa prensentata dall'esecutivo Ue - "la
struttura delle scadenze del debito, la valuta di denominazione
del debito, le riserve accumulate e altri asset pubblici, le
garanzie legate al settore finanziario, le passività implicite
ed esplicite legate all'invecchiamento della popolazione e il
debito privato nella misura in cui può rappresentare una
passività potenziale implicita per lo Stato".
Nella dichiarazione finale del vertice di venerdì 11 marzo
si fa riferimento agli "altri fattori rilevanti" nell'analisi
del debito pubblico, senza, però, elencarli.


VINCOLO SULLA CRESCITA SPESA PUBBLICA:

La bozza della Commissione stabilisce che la politica
fiscale di un paese sarà considerata prudente se, per i paesi
che hanno raggiunto il loro obiettivo di bilancio di medio
termine (Mto), la crescita annuale della spesa pubblica non sarà
superiore a un tasso prudente di crescita di medio periodo del
Pil del paese considerato, a meno che non sia bilanciato da un
aumento delle entrate.

Per un paese che non ha ancora raggiunto il proprio Mto, la
crescita della spesa pubblica dovrà essere inferiore al tasso
potenziale di crescita del Pil, a meno che sia controbilanciata
da un aumento delle entrate.


SORVEGLIANZA SUGLI SQUILIBRI MACROECONOMICI:

Nella proposta della Commissione, la nuova sorveglianza
partirà dall'analisi a cadenza regolare dei rischi di squilibrio
basata su una tabella composta da diversi indicatori
macroeconomici. Partendo da questa tabella segnapunti la
Commissione potrà lanciare indagini approfondite per gli Stati
Membri a rischio. I paesi che evidenziano forti squilibri o
squilibri che mettono a rischio il funzionamento della zona euro
posso portare il Consiglio a emettere raccomandazioni e ad
aprire una procedura per squilibri eccessivi.


NUOVE SANZIONI PER CHI INFRANGE REGOLE:

Per chi infrange le regole sui conti pubblici è previsto un
deposito infruttifero, che si trasformerà in una multa, pari
allo 0,2% del Pil del paese sanzionato.

Deposito infruttifero e multa successiva pari a 0,1% del Pil
per i paesi che mostrano uno squilibrio macroeconomico eccessivo
e non sono in grado di ridurlo nei tempi concordati con
Bruxelles.

***
Le principali questioni dibattute.
Qui in italiano, rispetto ai post in inglese.
 
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Euro,stabilità con regole credibili,rilancio crescita-Berlusconi

lunedì 14 marzo 2011 15:57






ROMA, 14 marzo (Reuters) - Per garantire la stabilità della moneta unica è necessario che ci sia un rafforzamento delle regole e un volano alla crescita economica.
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una dichiarazione congiunta con il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso.
Il vertice della scorsa settimana a Bruxelles ha segnato "una tappa importante per avvicinarci a quello del 24 e 25 marzo che consentirà alla Ue di dare una risposta completa che i mercati finanziari aspettano. La stabilità dell'euro si raggiunge con regole più credibili e il rilancio della crescita", ha detto Berlusconi riferendosi al summit che ha dato il via ai principi per risolvere la crisi dei debiti sovrani e a fissato la cornice del pacchetto di competitività.
Il governo italiano, ha garantito il premier, proseguirà nella azione di controllo dei conti pubblici e si impegnerà a ridurre gli sprechi della spesa e a dare impulso al Pil.
Anche Barroso si è detto fiducioso che il summit di fine marzo consentirà di "trovare un accordo" sul debito e ha ribadito l'importanza di fissare regole di governance.
Berlusconi ha anche menzionato l'impegno dell'Italia nella gestione degli immigrati che provengono dalla costa sud del Mediterrano a seguito della crisi del Nord Africa, augurandosi che il piano che la commissione Ue presenterà per fine giugno sia di sostegno al nostro Paese varando "un piano complessivo".
Barroso ha garantito a Berlusconi "solidarietà politica e finanziaria".



***
La posizione del nostro Governo.
 
Nel particolare della grecia con il taglio del 1% sui prestiti e l'allungamento a 7 anni e mezzo mi sembra che si possa stare a posto(evitare default intendo)come ipotizzato l'anno scorso fino al 2013.

ciao,
qui, a parte l'euforia, come dice Tommy, ci abbiamo fatto il callo e stiamo ampiamente toccando ehm.... ferro...... E purtroppo di certezze non ce ne sono. La presenza di Russianbond lo conferma, i titoli rimangono altamente speculativi.
Nei giorni scorsi mi sembra che fossimo in pochissimi ad aver azzardato qualche acquisto, io ben consapevole che il 15% netto vuol dire che tranquilli non si poteva stare....
 
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