Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (14 lettori)

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LUP1051

Guest
Attualmente, la banche più inguaiate con i Periferici sono proprio le sue ...
Rastrellano denaro con la A e investono sulle B. Con ampi margine di guadagno.


Travisate il problema, la "Merkel", vuole un'isola tutta sua; immaginate per fare cosa????

Comunque, ho l'impressione che per davvero devono vendere,,,,,terreno!!!!!
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Sul 'sole' di oggi c'è un articolo camomillico di Bini Smaghi. Appena ho tempo lo posto.

Il contagio è sempre in agguato

di Lorenzo Bini Smaghi

Per far fronte alle turbolenze dei mercati, che potranno perdurare ancora per qualche tempo, le Banche centrali dovranno continuare nei prossimi mesi a svolgere la funzione di ancora di stabilità monetaria e finanziaria. La principale fonte di preoccupazione, all'interno dell'area dell'euro, è costituita dall'interazione tra gli squilibri dei conti pubblici, i rischi di un rallentamento della crescita economica e le difficoltà del settore bancario. Anche se questo intreccio riguarda un ristretto numero di Paesi, con una quota relativamente piccola sul Pil complessivo, il rischio di contagio agli altri Paesi non è trascurabile.
Al riguardo è sorprendente la rapidità con cui sono state dimenticate alcune importanti lezioni della crisi. Una di queste lezioni è che i rischi devono essere valutati a livello sistemico, e non solo separatamente per ciascuna istituzione finanziaria.
Una valutazione sistemica dei rischi non può non tener conto degli effetti di contagio tra strumenti finanziari, tra mercati e tra Paesi. La crisi dei mutui subprime o il collasso della Lehman brothers hanno mostrato chiaramente l'effetto devastante del contagio.

È pertanto sorprendente osservare come alcune autorità di politica economica, accademici ed editorialisti, avanzano proposte su questioni molto specifiche, come la ristrutturazione delle obbligazioni bancarie, senza prendere in considerazione il contesto generale dei mercati finanziari e i possibili effetti di contagio. Pensare ad esempio che una certa categoria di titoli finanziari, come le obbligazioni bancarie, possa essere sottoposta in un Paese dell'area dell'euro a un processo di rinegoziazione, senza che ciò abbia una ripercussione immediata su tutti gli altri titoli, o che una banca possa essere sottoposta a una ristrutturazione senza che ciò abbia un forte impatto sul sistema nel suo complesso, non solo all'interno di un Paese ma sull'intero mercato finanziario europeo, è far prova di poca memoria. Lo stesso vale per gli strumenti di debito pubblico.
Proprio per affrontare le problematiche di stabilità finanziaria in maniera sistemica, tra marzo e giugno di quest'anno verrà condotta una nuova tornata di stress test sulle banche europee. I risultati saranno pubblicati a giugno. Si è parlato e discusso molto di questi test, spesso senza informazioni sufficienti. Affinché questi test siano efficaci, devono essere pienamente compresi dagli operatori di mercato. È essenziale, pertanto, che le autorità di vigilanza coordinino rigorosamente la strategia di comunicazione, nel quadro dell'Autorità bancaria europea. Non è il momento per voci fuori dal coro, né quello di fare a gara tra le autorità nazionali per cercare di fare una figura migliore rispetto alle altre.

Nel confronto con la precedente tornata, l'esercizio è molto più rigoroso, in particolare per quel che riguarda lo shock complessivo impresso all'attività economica, espresso in termini di caduta del Pil, che risulta dalla variazione dei vari parametri (tassi di interesse, probabilità di default, caduta del prezzo degli immobili, ecc). La probabilità che un tale scenario si verifichi nell'arco dei prossimi due anni è molto bassa, stimata pari all'1%, sostanzialmente inferiore a quella dello scenario sottostante allo stress test dell'anno scorso (7%).
Inoltre, le autorità di vigilanza nazionali e le banche avranno meno margini di discrezionalità nel condurre i test. In particolare, l'Autorità bancaria europea definirà delle linee guida su come valutare l'impatto dello scenario sui ricavi, sui costi e sugli utili di gestione prima degli accantonamenti. La soglia degli stress test, in termini di coefficienti patrimoniali da soddisfare, è fissata su livelli più alti dei requisiti minimi attuali.
In ultima istanza, sebbene la responsabilità di questi test è delle rispettive autorità di vigilanza nazionale, la credibilità di ciascun test dipende anche da come sono stati fatti tutti gli altri. Anche in questo caso, il rischio di contagio non va sottovalutato.

* Lorenzo Bini Smaghi è membro del Comitato esecutivo della Bce.
L'articolo è una sintesi dell'intervento svolto ieri a un convegno organizzato dalla Banca Centrale russa a Mosca
 

tommy271

Forumer storico
Travisate il problema, la "Merkel", vuole un'isola tutta sua; immaginate per fare cosa????

Comunque, ho l'impressione che per davvero devono vendere,,,,,terreno!!!!!

Stando a quello che dicono, pare che gli attivi siano intorno ai 300 MLD.
Quasi quanti il debito pubblico.
Ma non sanno nemmeno loro quel che hanno ...
 

Anfetamin

Nuovo forumer
Mai come in questo periodo sono convinto che analisi e logica lascino il tempo che trovano rispetto ai giochi politici.
Alla Merkel non interessa salvare gli investitori o la Grecia o l'economia europea ma soltanto il suo posto ormai traballante.
In effetti, vista l'esposizione delle banche tedesche, cosa converrebbe maggiormente alla Germania? Default della Grecia e spalmare il debito su banche e privati o prestare i soldi dell'Europa (buona parte di questi soldi oltretutto tedeschi)?
Tutto dipende da come la presenti...
 

tommy271

Forumer storico
Mai come in questo periodo sono convinto che analisi e logica lascino il tempo che trovano rispetto ai giochi politici.
Alla Merkel non interessa salvare gli investitori o la Grecia o l'economia europea ma soltanto il suo posto ormai traballante.
In effetti, vista l'esposizione delle banche tedesche, cosa converrebbe maggiormente alla Germania? Default della Grecia e spalmare il debito su banche e privati o prestare i soldi dell'Europa (buona parte di questi soldi oltretutto tedeschi)?
Tutto dipende da come la presenti...

L'interesse primario della Merkel è mantenere il posto.
Dubito che riesca a farlo, al momento però nella CDU/CSU non c'è nessun "competitor" in grado di scalzarla.
Rispetto alle banche tedesche credo che la soluzione migliore consista un in allungamento delle scadenze tenendo a 100 il nominale. Avrebbero meno problemi in sede di bilancio.
 

tommy271

Forumer storico
La Borsa di Atene chiude anche oggi in negativo.
La soglia dei 1600 punti, dove ha stazionava da tempo, si fa sempre più distante.
Oggi il downgrade su quattro banche non ha aiutato. L'indice ASE chiude a 1535 punti con - 1,5%. Medio/basso l'indice dei volumi scambiati a 95 MLN.

Il nostro spread è ancora debole e tendente verso l'allargamento, pur non subendo "rovesci" particolari. Ora siamo intorno a 957 pb.
 
Stato
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