Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Bond euro aprono in rialzo dopo Moody's su Usa,focus aste Italia

giovedì 14 luglio 2011 08:56




LONDRA, 14 luglio (Reuters) - Apertura in rialzo per i
futures Bund, dopo che Moody's ha messo sotto osservazione il
rating americano per un possibile downgrade, rendendo ancora più
appetibili - agli occhi degli investitori che cercano protezione
dal rischio - le triple-A tedesche.

D'altra parte i problemi interni alla zona euro forniscono
ulteriore sostengo al debito tedesco, con la trattativa sul
salvataggio della Grecia che non produce passi concreti (il
vertice straordinario di venerdì sembra rimandato e non ci sarà
un nuovo incontro prima della prossima settimana) e dopo che
ieri sera Fitch ha abbassato il rating di Atene a CCC, per
quanto il taglio fosse ampiamente scontato dal mercato.

"Finora i Treasuries non sembrano aver risentito più di
tanto dell'allarme sul debito, cosa che ci ha un po' sorpreso.
In teoria i Bund dovrebbero sovraperformare, ma in qualche modo
siamo sotto l'influenza della periferia quindi è difficile fare
prvisioni" spiega un trader.

In questo contesto di rinnovata fragilità del mercato, e con
rendimenti sul decennale che in settimana hanno toccato quota
6%, arrivano oggi le aste a medio-lungo termine italiane. Il
Tesoro offre fino a 5 miliardi di euro di Btp, con la riapertura
dei benchmark a cinque e 15 anni e di due 'off the run' febbraio
2017 e agosto 2023.

Nonostante un certo allentamento delle tensioni nelle ultime
ore, resta un elevato livello di incertezza politica - specie
riguardo l'attuazione della manovra correttiva al 2014 - che
secondo gli operatori potrebbe esporre il debito del paese a
nuovi attacchi.

"Non saremmo sorpresi di vedere ulteriori concessioni man
mano che ci si avvicina alle aste, mentre un buon accesso al
mercato dell'Italia dovrebbe sostenere la fuducia e agire da
catalizzatore in termini di sostengo per il Btp nel dopo asta"
si legge in una nota di Barclays Capital.
 
il pensiero portava anche ad un parallelo...
La Germania è stata responsabile delle ultime due Guerre Mondiali. La sua volontà di egemonia ha fatto decine e decine di milioni di vittime e danni incalcolabili.
Omissis

L'economia e la finanza hanno le loro ferree regole. Lo sciovinismo ed il razzismo sono solo per i bottegai. La Germania senza l'euro sarebbe una piccola germania e sarebbe finita. Vedrai che alla fine si piegherà al buon senso. Daltronde le posizioni della Germania negli ultimi mesi si sono ammorbidite.
 
Vorrà dire che se ci sarà qualche forma di ristrutturazione, cioè perdita di nominale, almeno avremo il credito sulle plusvalenze di trading per i prossimi anni...:lol::lol:
 
L'economia e la finanza hanno le loro ferree regole. Lo sciovinismo ed il razzismo sono solo per i bottegai. La Germania senza l'euro sarebbe una piccola germania e sarebbe finita. Vedrai che alla fine si piegherà al buon senso. Daltronde le posizioni della Germania negli ultimi mesi si sono ammorbidite.

infatti, come premesso, era una provocazione.
Ma fino ad ora la Germania è quella che ha "guadagnato" di più dall'euro. Se gli altri paesi vanno in default rimarrà l'unico baluardo europeo. E non mi sembra che si siano ammorbiditi. Anzi, il contrario, stanno usando una tattica vile..di attesa che la situazione precipiti....e non a caso Papaundreu ha detto che la situazione deve esser chiarita il prima possibile altrimenti gli investitori col cavolo che tornano in Grecia e si possono fare le privatizzazioni...
 
FTD-Gespräch

Papandreou hält eigene Beamte für überfordert


Exklusiv Der griechische Premier greift zu außergewöhnlichen Mitteln: Weil er seinem eigenen Personal nicht zutraut, hart gegen Steuersünder vorzugehen, schickt er private Schnüffler los. Die sollen künftig Staatsaufgaben übernehmen. von Wolfgang Proissl, Athen


Der griechische Premierminister Giorgos Papandreou will Privatfirmen anheuern, um der Steuervermeidung und Steuerflucht in Griechenland Herr zu werden. "Es gibt in Griechenland 14.000 Menschen, die dem Staat zusammen rund 36 Mrd. Euro an Steuern schulden", sagte Papandreou im Interview der Financial Times Deutschland. "Auf diese Gruppe will sich der Finanzminister jetzt konzentrieren. Wir werden die Aufgabe wahrscheinlich an Privatfirmen outsourcen. Denn wir haben den Eindruck, dass der Verwaltungsapparat das nicht kann und sich bei dieser Aufgabe nicht sehr wirkungsvoll gezeigt hat."
Papandreous Ankündigung illustriert die grundlegenden Probleme des Euro-Krisenstaats Griechenlands. Einerseits ist die Steuermoral in dem Mittelmeerstaat trotz der Schuldenkrise weiter so gering wie wahrscheinlich nur in wenigen anderen Staaten. Seit seinem Amtsantritt 2009 erzählt der sozialistische Regierungschef selbst von prominenten Ärzten und Villenbesitzern mit Schwimmbädern in Athen, die keine Steuern bezahlen. Andererseits bezahlt das Land den Preis dafür, dass eine funktionierende Steuerverwaltung nicht existiert und zudem die Korruption grassiert. Hinzu kommt, dass das Justizwesen nicht in der Lage ist, Steuervergehen zu ahnden.
Deshalb will der sozialistische Regierungschef jetzt auf ungewöhnliche Methoden zurückgreifen und private Firmen zur Steuereintreibung anheuern; außerdem will der Internationale Währungsfonds technische Hilfe bieten. Das Problem ist riesig: Nach Erkenntnissen des Finanzministeriums haben insgesamt rund 900.000 Griechen ausstehende Steuerschulden im niedrigeren Milliardenbereich. Doch der Premier hält die nationale Steuerverwaltung für schlicht überfordert damit, diese Beträge einzutreiben. "Die 900.000 Steuerschuldner wären eine so große Aufgabe, das würde wahrscheinlich 30 Jahre dauern."

Dabei könnten die ausstehenden Steuerschulden einen bedeutenden Beitrag dazu leisten, Griechenlands erdrückende Schuldenlast zu senken. Das Land ächzt unter einem Schuldenstand von fast 150 Prozent der Wirtschaftsleistung, was in etwa 350 Mrd. Euro entspricht. Mit dem derzeit von den Euro-Staaten diskutierten teilweisen Schuldenrückkauf zum Marktwert von 50 Prozent des Nominalwerts könnte die Schuldenlast auf etwa 120 Prozent gesenkt werden. Würden die Steuerschulden eingetrieben, käme Griechenland auf eine Schuldenlast, die erträglich wäre.

Doch Papandreou weiß, dass diese Summen nicht schnell eingetrieben werden können. "Griechenland hat keinen Verwaltungsapparat wie ein nordisches Land, der gut organisiert ist und dem einfach Anordnungen erteilt werden, die dann verlässlich umgesetzt werden", erklärte der Premier. "Der ganze öffentliche Apparat ist sehr bürokratisch und wenig transparent. Es sind also Verwaltungsreformen nötig, die sehr tief reichen, bei denen man Mentalitäten von Grund auf ändern muss."
Teil 2: Problem SteuerfluchtAuf die Gerichtsbarkeit des Landes des Landes kann die Regierung beim Durchsetzen der Regeln nicht wirklich setzen. "Wir haben ein großes Problem mit unserer Gerichtsbarkeit", räumt Papandreou ein. "Das Justizsystem funktioniert so: Wer Steuern schuldet und vor Gericht gestellt wird, bekommt oft eine Übergangszeit von drei Jahren, während derer man nichts bezahlt. Danach bekommt man oft eine kleine Strafe oder man bekommt noch mehr Zeit."
Neben der Steuervermeidung im Land stellt auch die Steuerflucht ein Problem dar. "Es gibt Steuerflucht in die Schweiz", erklärt Papandreou. "Wir sind deshalb in Gesprächen mit der Schweiz, ähnlich wie es auch Deutschland macht."

Die schonungslose Analyse wirft bei den Euro-Partnern und beim IWF Fragen auf, wie das Land ohne funktionierende Steuerverwaltung und Gerichtsbarkeit ein nachhaltiges Wachstumsmodell schaffen will, wenn die Schuldenkrise überwunden ist. "Es wird sich erst dann wirklich etwas ändern, wenn zwei oder drei prominente Steuerhinterzieher abgeurteilt worden sind und ins Gefängnis gehen müssen", sagt der Ökonom Jannis Stournaras, der Papandreous Amtsvorgänger Kostas Simitis beriet.
 
Grecia, nuovo meeting IIF con Grilli, banche - fonte

giovedì 14 luglio 2011 09:09






ROMA, 14 luglio (Reuters) - Si terrà oggi a Roma una nuova riunione tra alcune delle banche internazionali creditrici verso la Grecia e l'Iif, Institute of International Finance, che sta discutendo delle possibili soluzioni per il coinvolgimento dei privati nella ristrutturazione del debito di Atene.
Lo ha detto a Reuters una fonte vicina all'incontro.
"Si, oggi a Roma è prevista una nuova riunione da Grilli", ha detto la fonte riferendosi al direttore generale Vittorio Grilli che partecipa a questi incontri in qualità di presidente del Comitato economico e finanziario europeo.
Nell'ultima riunione a Roma del 7 luglio scorso oltre alle banche e Grilli hanno partecipato anche rappresentanti delle altre istituzioni europee.
 
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