LA GRECIA FINALMENTE VA SUL MERCATO E VENDE BOND
di WSI
Dalle prime indiscrezioni la domanda all'asta di titoli a 10 anni e' stata tre volte superiore all'offerta. Gli Underwriters Barclays, HSBC, NBG, Nomura e Piraeus Bank hanno avuto prenotazioni per 14.5 miliardi di euro contro i 5 dell'offerta.
La Grecia ha deciso finalmente di rivolgersi al mercato per cercare di sanare il quasi-collasso delle proprie finanze e lo ha fatto con un'asta di Titoli di Stato a 10 anni del valore complessivo di 5 miliardi di euro che, stando ai rumor messi in circolazione da Petros Christodoulou (vedi sotto), ha riscontrato adesioni pari a quasi tre volte quelle previste.
Gli underwriters sono Barclays, HSBC, NBG, Nomura e Piraeus Bank, che insieme avrebbero ricevuto prenotazioni per circa €14.5 miliardi di euro.
"Siamo molto contenti dell'esito dell'asta perche' rientrare in un mercato non e' mai facile. E' andata molto bene", ha dichiarato a Dow Jones Petros Christodoulou, direttore dell'agenzia greca di gestione del debito.
La Grecia ha tagliato la guidance sui prezzi dei bond da 310 punti base sui mid-swap a 300 punti base, con il closing dell'offerta previsto alle 12 di oggi ora italiana.
L'esito ufficiale e i prezzi saranno annunciati entro la giornata di oggi. Ammettendo che l'offerta si chiuda con successo, la Grecia avra' soldi a sufficienza per almeno 30 giorni. Poi dovra' andare avanti con altre aste (come del resto fanno tutti i paesi disastrati fiscalmente, tra cui Stati Uniti e Italia).
Un dettaglio che bisogna che i lettori di WSI sappiano. Petros Christodoulou da nemmeno 2 settimane e' il responsabile del Private Banking and Group Treasury alla Banca Nazionale della Grecia (riporta direttamente al n.1 Tamvakakis). Christodoulou ha lavorato come capo del settore derivati alla JP Morgan Chase, al Credit Suisse e anche a Goldman Sachs (vedi tutti i precedenti articoli di WSI su Goldman e la crisi della Grecia).
(Wall Street Italia)