Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (2 lettori)

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Jessica.

out of time...
...dal mezzogiorno Italico al mezzogiorno Europeo....

l'assistenzialismo non giova a nessuno in primis a chi lo riceve....

continuo a sperare che non venga fatta alcuna richiesta dalla grecia e che ufficialmente se la sbrighi da sola...
 

tommy271

Forumer storico
...dal mezzogiorno Italico al mezzogiorno Europeo....

l'assistenzialismo non giova a nessuno in primis a chi lo riceve....

continuo a sperare che non venga fatta alcuna richiesta dalla grecia e che ufficialmente se la sbrighi da sola...

Se nella "mini" asta di domani c'è un buon sostegno, orchestrato in modo tale da far abbassare significamente i tassi, potrebbe darsi che la richiesta non venga ancora fatta.
La controprova ci sarà sul collocamento dei 10 MLD. Allora vedremo.

Io rimango dell'idea che la Grecia, una volta dispiegata la potenza di fuoco, possa farcela da sola.
 

Gaudente

Forumer storico
Gaudente, ci sei?

Precipita la borsa di Bangkok con un -5,76% affossata dalle notizie sugli scontri interni tra militari e gruppi anti-governativi avvenuti nel week end.
Da queste parti mi sa che si sale ... dovresti iniziare a preoccuparti.
comprati 2 future sull'indice (circa 1 milione di baht)+ rututuia varia (i nomi non vi direbbero niente) per altri 800.000 baht ...giusto per poter dire quando la borsa riaprira' tra tre giorni (domani e dopodomani e' chiusa per il Songkran , il capodanno Thai) , in caso di rimbalzo, "io c'ero" :lol: . In chiusura l'indice ha ridotto le perdite al 3,60%.
 

Giontra

Forumer storico
Una cronistoria della crisi :)


Tutte le tappe della crisi

11 aprile 2010 - Sei mesi difficili. Da quando è emersa la gravità della situazione sotto il profilo dei conti pubblici, la Grecia ha vissuto momenti di paura fino a temere addirittura la bancarotta.
Queste le date principali della crisi:

4 ottobre 2009: il partito socialista Pasok vince le elezioni. Emergono differenze tra le previsioni del governo uscente e la realtà dei conti pubblici: a una settimana dal voto si scopre che il deficit/pil 2009 è al 12 per cento, il doppio del previsto.

19 ottobre: il ministro delle Finanze Giorgio Papaconstantinou informa che il debito salirà al 120% del Pil.

29 ottobre: Moody's mette sotto esame il rating di Atene.

5 novembre: il primo ministro Giorgio Papandreou annuncia un bilancio di austerità per il 2010, volto a «salvare il paese dal fallimento».

7 novembre: correzione dei dati anche per la disoccupazione, che è al 13%, contro la stima del 9,6%.

7 dicembre: dopo settimane di tensione, scontri tra Polizia e manifestanti in occasione delle commemorazioni per il quindicenne Alexandros Grigoropoulos, ucciso un anno prima.

8 dicembre: l'Europa si muove. Il commissario Joaquin Almunia afferma che la Commissione «è pronta ad assistere il governo greco nel mettere a punto un programma di risanamento e di riforme complessivo». Arriva comunque il primo taglio del rating, deciso da Fitch.

10 dicembre: l'emergenza Grecia approda al tavolo del Consiglio europeo. Il ministro svedese Cecilia Malmstrom, presidente di turno dell'Ue, parla di «situazione molto grave». Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, invita Atene ad adottare misure «coraggiose».

11 dicembre: il premier Papandreou promette ai leader Ue che Atene riporterà il suo deficit sotto il 3% in quattro anni.

16 dicembre: Standard & Poor's taglia il rating a 'BBB+'.

22 dicembre: taglio del rating anche da parte di Moody's.

24 dicembre: il Parlamento approva la Finanziaria dell'austerità.

4 gennaio: cominciano a circolare le cifre di cui avrebbe bisogno la Grecia per risollevarsi: dal ministero delle Finanze filtra l'ipotesi di 54 miliardi di euro.

11 gennaio: l'Fmi decide di inviare una missione ad Atene in vista di un possibile prestito.

14 gennaio: il governo vara il piano triennale di risanamento che prevede un deficit al 2,8% del Pil nel 2012 grazie a riduzioni della spesa, lotta all'evasione fiscale e nuove tasse.

19 gennaio: Bruxelles decide di insediare in modo permanente un tecnico di Eurostat nel board dell'istituto di statistica greco.

25 gennaio: il mercato corre ad acquistare i bond greci: ordini per 25 miliardi contro gli otto offerti.

2 febbraio: il premier Papandreou annuncia misure più forti, tra cui il congelamento di tutti i salari pubblici per il 2010, l'aumento dell'età pensionabile e nuove tasse sui carburanti.

9 febbraio: Almunia parla di 'rischio contagiò e l'Unione europea comincia a mettere a punto misure di sostegno.

11 febbraio: il Consiglio europeo raggiunge un accordo per aiuti alla Grecia, senza tuttavia deciderne i dettagli tecnici.

24 febbraio: sciopero generale in Grecia.

28 febbraio: il Wall Street Journal svela che tecnici di Francia e Germania studiano un piano da 30 miliardi di euro.

3 marzo: il governo greco decide ulteriori misure per 4,8 miliardi. Il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker annuncia che il Paesi dell'area euro sono pronti all'intervento.

5 marzo: un nuovo sciopero paralizza il Paese, scontri e disordini nelle piazze.

11 marzo: ancora uno sciopero e scontri davanti al Parlamento.

15 marzo: nuova riunione dell'Eurogruppo, ma slitta l'intesa sul piano di salvataggio.

25 marzo: dopo settimane di polemiche e indiscrezioni, in particolare sul ruolo del Fmi, Francia e Germania trovano un accordo sul piano di aiuti, su cui ottengono l'ok da parte di tutta Eurolandia: l'intesa prevede prestiti bilaterali con un contributo del Fondo.

7 aprile: la speculazione torna a farsi sentire e il divario tra i tassi dei bond greci e dei bund tedeschi mette a segno un record dopo l'altro. La Bce esclude l'ipotesi default.

9 aprile: nuovo taglio del rating, che scende a un soffio dal livello spazzatura («junk») da parte di Fitch.

11 aprile: L'Eurogruppo pronto ad aiuti per 30 miliardi; altre risorse (12-15 mld) arriveranno dal Fmi.
11 aprile 2010
 

tommy271

Forumer storico
Grecia: Strauss-Kahn, deflazione e più competitività

12/04/2010 15.00
L'unico "strumento efficace" che rimane a disposizione della Grecia, vista l'impossibilità di svalutazioni competititive, "è la deflazione". Lo dice Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fmi, al settimanale austriaco Profil. Questa, ha aggiunto, "è anche, correttamente, la ricetta raccomandata dalla Commissione Ue. Sarà doloroso" perchè significa" salari più bassi e prezzi più bassi. La Grecia deve percorrere in senso inverso la strada degli ultimi anni". Per i greci "non c'è altra soluzione che diventare più competitivi" visto che il Paese, secondo le stime, "ha perso il 20-25% nei confonti della Germania negli ultimi anni".

(MF on line)
 
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