Borsa/ Giù anelli deboli Ue,Atene -4,8%,Madrid -3,2%,Lisbona -3%
In Grecia degenerano scontri di piazza
Roma, 5 mag. (Apcom) - Tornano ad accentuarsi i cali delle Borse di Grecia, Spagna e Portogallo, mentre le piazze finanziarie europee restano orientate al ribasso dopo le pesanti cadute subite ieri a seguito dei rinnovati timori sulle prospettive dei paesi considerati 'anelli deboli' nell'area euro sui conti pubblici. A cominciare dalla Grecia, dove oggi sono degenerati gli scontri di piazza allo sciopero generale dei sindacati contro le nuove misure di austerità decise dal governo per ottenere gli aiuti di Ue e Fmi. Hanno provocato tre morti nell'incendio appiccato ad un edificio. Dopo una mattinata all'insegna della volatilità, con tentativi di moderati rialzo, la piazza di Atene si orienta al calo e nel pomeriggio segna un meno 4,83 per cento. In netto ribasso anche Madrid, meno 3,21 per cento anche se oggi Olli Rehn, il commissario europeo agli Affari economici, ha duramente respinto le voci di mercato sulla necessità di aiuti finanziari alla Spagna, definendole "false". Ieri queste ipotesi, già categoricamente smentite dal premier Jose Luis Zapatero, combinate ai timori sulle ristrutturazioni delle casse di risparmio regionali - su cui oggi maggioranza e opposizione si sono affrettate a siglare una intesa - avevano accentuato i ribassi della Borsa di Madrid, che aveva chiuso con un crollo del 5,41 per cento. Molto pesante anche Lisbona, meno 3,08 per cento dopo che l'agenzia Moody's ha annunciato di aver messo sotto esame il rating del paese per possibili declassamenti. Potrebbe essere abbassato di due gradini, a riflesso del "recente deterioramento delle finanze pubbliche, così come le sfide sulle prospettive di crescita di lungo termine", ha spiegato l'agenzia con un comunicato. Attualmente ai titoli di Stato a lunga scadenza del Portogallo Moody's assegna un rating Aa2. Considerati i recenti rinnovati impegni del governo sul risanamento, e la struttura del suo debito pubblico "i rischi di rifinanziamento sono modesti". Ma allo stesso tempo la situazione di tensione che si è creata in generale sui mercati può implicare un aumento dei costi.