Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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CRISI: JUNCKER, FONDO MONETARIO EUROPEO NON E' UNA SOLUZIONE

(ASCA-MarketNews) - Lussemburgo, 9 mar - L'idea del Fondo Monetario Europeo, su cui si e' spesa la Commissione Ue, ''non e' una soluzione''. Cosi'Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, al termine dell'incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Ciao Tommy GR0124021552 il prezzo di emissione dove lo trovo ?

ucg non va'.

domanda quando è meglio comprare boo!!!!! in prossimita' dello stacco cedola opp.quando ?????????????
 
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Il prezzo di emissione del Maggio 2013 4,6% era di 100,304.

Sapere quando è il momento migliore per l'acquisto (e la vendita) farebbe ricco chiunque. In poco tempo.
Io non lo sono :lol:.

Per i ratei (salvo in caso di pre-default) non me ne curo troppo.
Le cedole dei TdS greci mi pare siano nella quasi totalità annuali (rispetto ai nostri BTP che sono semestrali).
 
Il prezzo di emissione del Maggio 2013 4,6% era di 100,304.

Sapere quando è il momento migliore per l'acquisto (e la vendita) farebbe ricco chiunque. In poco tempo.
Io non lo sono :lol:.

Per i ratei (salvo in caso di pre-default) non me ne curo troppo.
Le cedole dei TdS greci mi pare siano nella quasi totalità annuali (rispetto ai nostri BTP che sono semestrali).
quindi se compro adesso la 13 che scade in maggio prendo la quota di cedola ( marzo-aprile.) giusto
 
Merkel: fondo Ue non indebolirebbe regole bilancio

martedì 9 marzo 2010 13:51




LUSSEMBURGO (Reuters) - Secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel l'eventuale creazione di un fondo per il salvataggio dei paesi della zona euro zone alle prese con problemi finanziari non indebolirebbe le regole di bilancio che disciplinano l'Unione europea.
Dopo un incontro con il primo ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, Merkel ha sottolineato che un fondo di questo tipo dovrebbe essere considerato uno strumento di ultima istanza. Il premier lussemburghese ha aggiunto che non rappresenterebbe una soluzione al problema greco.
Tanto Merkel quanto Juncker hanno affermato che la Grecia non sembra aver bisogno di interventi. Il cancelliere tedesco, in particolare, ha richiamato l'attenzione sugli sviluppi positivi della situazione greca, come il buon esito di una recente emissione di debito.
"Io ritengo che la Grecia non abbia bisogno di alcun sostegno finanziario", ha detto Merkel ai giornalisti. "La Grecia ha riconquistato in parte la fiducia degli investitori attraverso i passi compiuti dal suo governo. Vedo tali sviluppi in maniera relativamente positiva, come dimostra il collocamento del bond greco, che ha visto una domanda significativamente superiore all'offerta".
Alle parole di Merkel ha fatto eco il presidente dell'Eurogruppo, secondo cui le misure di austerità varate da Atene dovrebbero essere sufficienti a convincere i mercati finanziari che il paese sia in grado di lasciarsi alle spalle le difficoltà presenti.
Juncker ha però aggiunto che è necessario fare tutto il possibile per evitare che la speculazione colpisca il debito greco.
Merkel ha poi sottolineato che spetta alla Commissione europea decidere in merito a possibili misure per regolare i credit default swap.
 
PAPANDREOU INCONTRA OBAMA A WASHINGTON

ieri sera si manifestava ad Atene, oggi, Papandreu incontra Obama a Washington. Le misure di austerità decise dal governo greco hanno portato di nuovo in piazza i lavoratori, che si preparano allo sciopero generale di giovedì. La Grecia non ha per ora chiesto aiuto oltreoceano. Lo ha detto anche il Segretario di Stato Hillary Clinton dopo l’incontro con Papandreu. Il premier si trova negli Stati Uniti per una visita di quattro giorni. E oggi la crisi greca sarà al centro dei colloqui con il Presidente Obama. Una riunione a porte chiuse nella quale Papandreu insisterà affinché gli Stati Uniti dicano basta agli speculatori. Per evitare un effetto domino della crisi che ormai da settimane porta in piazza i lavoratori ellenici e provoca disordini. Come quelli del 5 marzo davanti al Parlamento di Atene.


(Euronews)
 
Idea di fondo salvataggio Ue è controproducente - Weber (Bce)

martedì 9 marzo 2010 14:33




FRANCOFORTE, 9 marzo (Reuters) - L'idea di un fondo monetario europeo per sostenere i paesi in difficoltà finanziaria è controproducente e va contro le regole europee che impediscono i salvataggi.
E' l'opinione del presidente della Bundesbank e membro della Banca centrale europea Axel Weber.
"Ogni discussione sui salvataggi è assolutamente controproducente, la Grecia deve concentrarsi nell'attuare i suoi piani di revisione del budget", ha detto il governatore.
"La clausola di non salvataggio è una parte centrale delle regole dell'Unione europea (...). Non è utile parlare di possibili vie per istituzionalizzare gli aiuti quando la questione è come attuare le riforme relative ai bilanci".
Le posizioni di Weber si aggiungono alle forti critiche espresse ieri sul tema dal membro dell'esecutivo Bce Juergen Stark.
Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha però dato il suo supporto teorico ai progetti relativi a un Fondo europeo, segno che le posizioni sull'argomento non sono univoche in Europa.
Nel corso di una conferenza stampa Weber ha detto anche di aspettarsi che l'economia tedesca si rafforzi ulteriormente nel corso dell'anno dopo un andamento laterale, se non negativo, nei primi mesi dell'anno. "Ci sono molti segnali che dopo un avvio debole dell'anno, l'economia crescerà con forza nei prossimi mesi", ha detto.



***
Insomma per la BCE è un netto "no".
 
EUROZONA:FONDO MONETARIO PROGETTO DI LUNGO TERMINE. PESA OPPOSIZIONE BCE

(ASCA) - Roma, 9 mar - L'idea di istituire un Fondo Monetario Europeo (Fme) fa qualche passo avanti.

Oggi, il portavoce della Commissione Ue ha reso noto che ''sul tavolo non c'e ancora una bozza'', ma si conta di presentare l'ossatura di questo nuovo organismo ''entro la fine di giugno''.

Cosi' si capiranno meglio le sue funzioni che, in teoria, dovrebbero replicare quelle del Fondo Monetario Internazionale ma con competenze continentali, per lo piu' limitate all'Eurozona.

Questo il bacino di riferimento dove il Fondo interverrebbe in caso di crisi finanziaria di uno dei paesi membri. Sotto gli occhi di tutti c'e' la Grecia colpita dalla sfiducia degli investitori istituzionali sempre molto scettici sulle capacita' di Atene di finanziarie il proprio debito pubblico.

Paradossalmente pero', l'Fme non sembrerebbe adatto al caso ellenico: ''Non e' la soluzione per la Grecia'' ha detto oggi Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo. Una presa di posizione per sostenere gli sforzi unilaterali di Atene nel risanamento dei propri conti pubblici.

Continua a spendersi a favore dell'Fme Angela Merkel. La cancelliera tedesca sostiene che l'idea e' ''buona e interessante'' ma ricorda che '' prima bisognera' cambiare i trattati europei'', che non prevedono procedure di salvataggio finanziario per i paesi in crisi.

Un percorso che la Francia ritiene macchino e molto lungo, ''non e' un progetto di breve termine, meglio seguire altre strade'' in linea con il trattato di Lisbona, ha detto oggi il ministro francese Christine Lagarde. Posizione condivisa dal presidente della Commisione Ue, Jose Manuel Barroso, pur confermando che si lavora alla presentazione di un progetto entro giugno, il numero uno dell'esecutivo europeo lo ha relegato ''a proposta di lungo termine''. Anche perche' la Bce vede il Fondo come il fumo negli occhi. Per l'Eurotower verrebbero meno gli incentivi al consolidamento dei conti pubblici, perderebbe spessore il Patto di Stabilita' e, alla fine, i costi del ''pronto soccorso'' sarebbero tutti sulle spalle dei paesi con i conti pubblici in regola.

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Ad essere maligni direi che le prossime scadenze di aprile/maggio sono in mano ai francesi ...
 
Idea di fondo salvataggio Ue è controproducente - Weber (Bce)

martedì 9 marzo 2010 14:33




FRANCOFORTE, 9 marzo (Reuters) - L'idea di un fondo monetario europeo per sostenere i paesi in difficoltà finanziaria è controproducente e va contro le regole europee che impediscono i salvataggi.
E' l'opinione del presidente della Bundesbank e membro della Banca centrale europea Axel Weber.
"Ogni discussione sui salvataggi è assolutamente controproducente, la Grecia deve concentrarsi nell'attuare i suoi piani di revisione del budget", ha detto il governatore.
"La clausola di non salvataggio è una parte centrale delle regole dell'Unione europea (...). Non è utile parlare di possibili vie per istituzionalizzare gli aiuti quando la questione è come attuare le riforme relative ai bilanci".
Le posizioni di Weber si aggiungono alle forti critiche espresse ieri sul tema dal membro dell'esecutivo Bce Juergen Stark.
Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha però dato il suo supporto teorico ai progetti relativi a un Fondo europeo, segno che le posizioni sull'argomento non sono univoche in Europa.
Nel corso di una conferenza stampa Weber ha detto anche di aspettarsi che l'economia tedesca si rafforzi ulteriormente nel corso dell'anno dopo un andamento laterale, se non negativo, nei primi mesi dell'anno. "Ci sono molti segnali che dopo un avvio debole dell'anno, l'economia crescerà con forza nei prossimi mesi", ha detto.



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Insomma per la BCE è un netto "no".

In effetti, non è compatibile con le regole dell'Euro, che prevedono che si diffondano dati veritieri su deficit e debito e che, se si sfora in situazioni eccezionali rispetto ai limiti di Maastricht, poi bisogna varare dei piani di rientro entro 3 anni (non sono certo del numero di anni).

Per cui l'ipotesi che qualche stato abbia raccontato frottole e si trovi in una situazione di così grave ed inattesa esondazione dai limiti da avere bisogno del supporto esterno per stare sul mercato dei capitali, semplicemente non dovrebbe verificarsi se ci si attiene agli accordi comuni.

Personalmente resto del parere che, ove una tale situazione - del tutto patologica - dovesse verificarsi, o uno stato rientra nei ranghi con le sue proprie forze (come peraltro la Grecia sta facendo, essendo in condizioni di farlo), oppure chiede aiuto al FMI.

Più di lungo respiro è il problema della compatibilità con l'euro di alcune economie mediterranee, fra cui quella greca, in termini di conservazione di competitività...
 
In effetti, non è compatibile con le regole dell'Euro, che prevedono che si diffondano dati veritieri su deficit e debito e che, se si sfora in situazioni eccezionali rispetto ai limiti di Maastricht, poi bisogna varare dei piani di rientro entro 3 anni (non sono certo del numero di anni).

Per cui l'ipotesi che qualche stato abbia raccontato frottole e si trovi in una situazione di così grave ed inattesa esondazione dai limiti da avere bisogno del supporto esterno per stare sul mercato dei capitali, semplicemente non dovrebbe verificarsi se ci si attiene agli accordi comuni.

Personalmente resto del parere che, ove una tale situazione - del tutto patologica - dovesse verificarsi, o uno stato rientra nei ranghi con le sue proprie forze (come peraltro la Grecia sta facendo, essendo in condizioni di farlo), oppure chiede aiuto al FMI.

Più di lungo respiro è il problema della compatibilità con l'euro di alcune economie mediterranee, fra cui quella greca, in termini di conservazione di competitività...

Si, in questo caso Stark ha ragione.
La BCE è stata però troppo inerte durante lo sviluppo della crisi.

Da un punto di vista strettamente giuridico ci si potrebbe appellare al Trattato di Lisbona per un soccorso da parte UE. Qui, in forme interpretative, è previsto.

Circa la compatibilità tra le economie mediterranee, quelle del nord e quelle centrali è la sfida che attende alla costruzione dell'unità Europea.
 
Stato
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