Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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MONETARIO - Cosa succede oggi lunedì 17 gennaio

lunedì 17 gennaio 2011 07:41




* Ieri il presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha detto, nel corso di un programma alla televisione francese, che Grecia e Irlanda dovrebbero mantenere le promesse fatte in cambio del sostegno economico e ribadito che il fondo europeo di salvataggio Efsf dovrebbe essere potenziato.

* La giornata si svilupperà principalmente intorno alle notizie provenienti da Bruxelles dove si riunisce oggi l'Eurogruppo (domani, come di consueto, l'Ecofin). Come confermato venerdì dal ministro francese Lagarde, il tema principale sarà senza dubbio quello del potenziamento dell'Efsf in termini sia monetari sia di maggiore flessibilità di funzionamento. Favorevolmente si sono già espressi sia Barroso sia l'eurocommissario Rehn. Più negativa la Francia e soprattutto la Germania, con il ministro delle Finanze Schaeuble che anche stamane in una intervista alla radio dice di non vedere al momento la necessità di ampliare il fondo di salvataggio. In particolare, allo studio ci sarebbe la possibilità di un innalzamento della capacità di credito del fondo dagli attuali 250 miliardi a tutti i 440 miliardi del suo valore nominale. L'attesa di un eventuale allargamento dell'Efsf è stata, a detta degli operatori, uno degli elementi che hanno favorito il recupero dei bond periferici nella seconda parte della settimana scorsa.

* Venerdì sera a mercati chiusi Fitch ha declassato il rating della Grecia a 'junk' (a BB+ da BBB-), con outlook negativo. "Per quanto la performance economica e fiscale della Grecia sotto il programma Ue-Fmi sia stata per molti aspetti migliore delle previsioni, il pesante indebitamento pubblico rende la solvibilità del paese altamente vulnerabile agli shock" ha spiegato Fitch, parlando anche di incertezza riguardo al ritorno di Atene sui mercati finanziari. Con il taglio di Fitch ora tutte tre le maggiori agenzie internazionali hanno rating 'junk' sulla Grecia.

* Sabato il membro del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi ha detto, in un'intervista all'Irish Times, che l'Europa ha bisogno di una nuova tornata di stress test dopo che il precedente esame non ha evidenziato i problemi delle banche irlandesi.


(Reuters)
 
Hu, ripetutamente bacchettato dagli Usa per il tasso di cambio dell yuan tenuto artificialmente basso secondo Washington, ha criticato la manovra di 'quantitative easing' (l'acquisto di titoli Usa per 600 miliardi di dollari deciso dalla Fed per iniettare nuova liquidita' nel mercato). Per il presidente cinese e' un'operazione destabilizzante perche' svalutata il dollaro: "la politica monetaria degli Usa ha un impatto di vasta portata sulla liquidita' globale e sui flussi di capitale. Pertanto la liquidita' del dollaro dovrebbe essere mantenuta ad un livello stabile e ragionevole", ha risposto Hu.

Certo che anche questo...
Se non rivaluta lui non è che mi stupisca manco troppo che facciano QE gli americani. E se poi il dollaro non ha più un valore centrale non si vede più neppure in coerenza perché debba essere tenuto ad un livello stabile e ragionevole. Mah...
 
Eurogruppo discute di incremento risorse Efsf, Germania frena

lunedì 17 gennaio 2011 09:00



* Ministri zona euro si incontrano a Bruxelles
* Si parlerà di aumentare dotazione fondo Efsf
* Aste Spagna Portogallo riducono senso urgenza modifiche
* Per Germania non c'è bisogno di incrementare risorse fondo


BRUXELLES, 17 gennaio (Reuters) - Un ampliamento della reale potenza di fuoco del fondo di salvataggio europeo è in testa all'agenda dell'incontro tra i ministri delle Finanze dell'euro che si svolge oggi a Bruxelles, nel tentativo di definire una volta per tutte gli strumenti a disposizione dei paesi in difficoltà prima della prossima richiesta di aiuto. Il fondo di salvataggio, European Financial Stability Facility (Efsf), può teoricamente raccogliere sui mercati debito fino a 440 miliardi di euro. Per preservare il suo rating tripla 'A', tuttavia, può in realtà prestare ai paesi in crisi solo fino a 250 miliardi. Un eventuale ricorso al fondo da parte di Portogallo e Spagna spingerebbe al limite le risorse disponibili.

Dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea è giunta la scorsa settimana la sollecitazione a incrementare la capacità effettiva di prestito dell'Efsf e a espanderne il raggio d'azione.
La Germania, dal cui assenso dipende ogni modifica della rete di salvataggio predisposta per far fronte alla crisi del debito sovrano, non ritiene però prioritario un ampliamento della dotazione dell'Efsf.
Parlando alla radio pubblica tedesca il ministro delle Finanze Wolfgang Schaueble ha dichiarato oggi: "Non c'è alcuna necessità al momento".

In precedenza Schaeuble aveva detto alla Frankfurter Allgemeine di domenica che il problema sarebbe stato risolto ma fonti europee riferiscono che l'esito positivo delle aste di titoli di Stato condotte la scorsa settimana da Spagna e Portogallo ha diminuito il senso d'urgenza rispetto a eventuali interventi nella capitale tedesca.
Berlino è infatti incline piuttosto a concentrare gli sforzi diplomatici sull'approvazione di un pacchetto esaustivo di misure anti-crisi che verrebbe sottoposto ai partner europei nel vertice Ue di marzo.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato sabato che eventuali nuove misure per stabilizzare l'euro possono essere introdotte solo dopo aver varato un rafforzamento del coordinamento in campo economico.
"Non si può semplicemente sollevare un nuovo aspetto (della crisi del debito europeo) ogni giorno", ha detto Merkel.
"Se la discussione concerne un nuovo pacchetto di misure, è soprattutto importante sviluppare una strategia comprensiva che includa necessariamente un più stretto coordinamento economico", ha aggiunto parlando dopo un incontro con i collaboratori più stretti del suo partito cristiano-democratico.

Funzionari Ue spiegano che tra le questioni aperte c'è la volontà della Francia di spingere perché l'Efsf acquisti direttamente i titoli dei paesi membri più vulnerabili, ipotesi sgradita alla Germania che vorrebbe invece che anche gli altri paesi Ue adottassero il 'freno al debito' introdotto da Berlino nel 2009 con la fissazione di criteri più stringenti di quelli di Maastricht sulla dinamica dell'indebitamento pubblico.

Berlino è inoltre contraria alla riduzione dei tassi d'interesse - fissati ora a livelli punitivi - ai quali l'Efsf fornisce aiuto ai paesi in difficoltà. Si tratta di una misura ritenuta invece necessaria dagli altri stati membri della zona euro.
Se il margine, attualmente pari a 300 punti base, dovesse essere abbassato, con ogni probabilità verrebbe applicato anche ai prestiti già concordati con Irlanda e Grecia.
"Il principio è di avere condizioni similari per tutti gli strumenti e tutti i paesi", commenta una fonte europea.
 
Certo che anche questo...
Se non rivaluta lui non è che mi stupisca manco troppo che facciano QE gli americani. E se poi il dollaro non ha più un valore centrale non si vede più neppure in coerenza perché debba essere tenuto ad un livello stabile e ragionevole. Mah...

Insieme con i nostri ellenici ci siamo trovati, nostro malgrado, nel bel mezzo di una guerra valutaria senza precedenti.
La nostra barchetta non è niente, rispetto a chi manovra dietro le quinte.
 
Greece could see loan rate cut


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Ireland already hoping for more favorable terms of borrowing, as Eurogroup will discuss on Monday


Greece may have a chance to improve the terms of its borrowing agreement, after sources suggested that Ireland’s cost of borrowing from the European Financial Stability Fund (EFSF) could go down.
The issue is under discussion in Brussels and may be included in the agenda of the eurozone finance ministers’ meeting on Monday.
Athens has already secured pledges for an extension to its repayment period, but financial analysts such as David Mackie of JPMorgan Chase and Julian Callow of Barclays Capital believe that this country could also benefit from a drop in borrowing rates by EFSF, as is being discussed at the seat of the European Union.
Economists and analysts are in favor of a decline in the interest rate by up to 50 percent for Ireland’s 85-billion-euro package. “Europe should bring down the cost of borrowing by half, that is by 250 basis points,” Mackie noted on Ireland, which was the first country to resort to the EFSF.
Ireland’s debt will next year amount to 114 percent of its gross domestic product, while Greece’s will soar to 156 percent, the highest in the history of the eurozone.
The Irish interest rate should therefore drop to 3.2 percent, “given that growth will not be any higher than 1 percent this year and 2 percent in 2012,” Mackie added. He did not mention how many basis points Greece’s rate should drop by, but that should not be any different.
The analyst suggested that “what is needed is a combination of fiscal austerity to reduce primary deficits and a prolonged period of subsidized cost of borrowing which would ensure that the fiscal adjustment is used to improve the momentum of the debt and not to serve a higher debt” in the future.
An extension to Greece’s loan repayment period “would send a positive signal to markets,” according to Marco Buti, the head of the European Commission’s Directorate General for Economic and Financial Affairs.
Reducing the cost of borrowing forms part of a package of broader changes to the EFSF that are being examined, also including an increase to its funds, as the finance ministers of France and Belgium suggested yesterday, and the extension of its role through the capacity to repurchase debt.


(Kathimerini.gr)

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MONETARIO - Cosa succede oggi lunedì 17 gennaio



* Venerdì sera a mercati chiusi Fitch ha declassato il rating della Grecia a 'junk' (a BB+ da BBB-), con outlook negativo.

(Reuters)

...e assegna BBB (migliore) alla Tunisia in pieno caos politico e un con una mezza guerra civile in atto ?? :-?:-?:eek::eek:
 
Nelle prime ore di contrattazione spread/bund in movimento con rapidi allargamenti, seguiti da altrettanto rapidi restringimenti.
Oscillazioni tra gli 820/828 pb.

Indice Ase della Borsa di Atene positivo a 1452 punti con un + 0,50 circa.
 
Eurogruppo, entro marzo bozza accordo su revisione Efsf -Lagarde

lunedì 17 gennaio 2011 09:49




PARIGI, 17 gennaio (Reuters) - Il fondo di salvataggio per gli stati della zona euro dev'essere modificato e rafforzato e bisogna che una bozza di accordo sul progetto di revisione sia in essere per marzo. A dirlo è il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde parlando a radio Europe 1. "Dev'essere sostituito e rafforzato. Abbiamo avviato i colloqui ... e siamo d'accordo sulle linee di principio, stiamo valutandone l'applicazione", ha detto. I ministri delle Finanze dell'euro si riuniscono oggi a Bruxelles per parlare, tra l'altro, di un ampliamento della dotazione del fondo che può in teoria indebitarsi fino a 440 miliardi ma può prestarne solo 250 se intende preservare il rating massimo. Le dichiarazioni del ministro francese avvicinano Parigi alle posizioni della Germania che preme perché il vertice europeo di marzo raggiunga un accordo onnicomprensivo sulla strategia anti-crisi sul debito sovrano affiancando agli strumenti di salvataggio un coordinamento rafforzato in campo economico.

"Abbiamo bisogno di una soluzione globale. Non possiamo avere un piccolo incremento qua e un po' di flessibilità là, (serve) un rafforzamento della disciplina. Avremo bisogno di un pacchetto esaustivo e spero che ne venga presentato uno a marzo", ha detto.

Le parole del ministro Lagarde fanno eco al messaggio giunto dal cancelliere tedesco Angela Merkel nel fine settimana.
"Non si può semplicemente sollevare un nuovo aspetto (della crisi del debito europeo) ogni giorno", ha detto Merkel dopo un incontro con i collaboratori più stretti del suo partito cristiano-democratico.
"Se la discussione concerne un nuovo pacchetto di misure, è soprattutto importante sviluppare una strategia comprensiva che includa necessariamente un più stretto coordinamento economico", ha aggiunto.

La Commissione europea e la Bce hanno chiesto la scorsa settimana che si incrementi la dotazione effettiva del fondo di salvataggio europeo ma ha il buon esito delle aste di Spagna e Portogallo, riferiscono fonti europee, ha diminuito il senso d'urgenza rispetto a ogni ipotesi d'intervento immediato nella capitale tedesca.
 
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