Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Guarda, con tutte le riunioni che stanno facendo tra eurogruppo, ecofin, Libia ... ho perso anch'io il conto.
Ma il 25 marzo è ormai alle porte, e questa riunione è preparatoria.
Solitamento è all'Ecofin che decidono da un punto di vista "tecnico".

Hai letto l'articolo del Kathimerini?
Kontogiannis si pone le stesse questioni che ci poniamo noi per il 2013 ...
Credo però che se l'Esecutivo ellenico riesca (insieme all'EFSF) ad abbattere il debito e riportarlo intorno al 100%, tutte le ipotesi di haircut possano decadere.

Ma guarda, io non penso affatto che ci sarà un haircut in nessun caso.
Ma questo non mi da alcun sollievo...
Credo infatti che al limite l'escamotage finale per dire che nessun paese dell'area euro farà default e per sottolineare la stabilità finanziaria dell'area euro, l'ottima collaborazione, le meravigliose sorti e progressive, e bla bla bla..... l'unico specchietto per le allodole che regaleranno sarà di lasciare il nominale a 100.
Quello che temo seriamente è che allunghino il debito di 10 o 20 anni e che portino gli interessi a livelli simbolici tipo il 3% : si fa un esempio simile a proposito di un accordo di questo fantomatico Club de Paris e l'Islanda nell'articolo che hai postato e guarda caso erano simili ai numeri che avevo in testa io...perchè sono gli unici numeri che porterebbero effettivo ristoro alle finanze della Grecia. Si avrebbe così un haircut di fatto sul valore corrente di mercato (e per me conta solo quello) mentre le banche che detengono i titoli nella sezione "cassetto" piuttosto che in quella "trading" continuerebbero a contabilizzarli a 100 senza avere perdite sugli attivi a livello patrimoniale.
Il fatto che siano illiquidi, poichè il valore di 100 non sarebbe realmente realizzabile sul mercato, verrebbe aggirato con la piena validità e accettazione come collaterale da parte della BCE.
Avranno solo un calo di entrate anno per anno a causa del flusso cedolare decurtato, ma a questo tipo di perdite spalmate negli anni si può porre rimedio in modo più graduale senza dover ricorrere ad aumenti di capitale di emergenza. La Grecia avrebbe oneri da interessi alleviati mediamente di 200-300 pb e lo spauracchio delle scadenze rinviato di decenni. E tutti vissero felici e contenti, la Grecia, le Banche, la BCE, l'FMI, UE... gli obbligazionisti meno.
 
Ultima modifica:
penso sia ovvio che si parli di una ristutturazione volontaria, altrimenti che senso avrebbe?
cmq se questa soluzione e' stata usata in islanda, bisognerebbe chiedere a chi ha seguito le vicende di quel paese come ha agito in quel caso il club de paris

Non è stata usata in Islanda, cioè il "Club" non è intervenuto direttamente.
Ho dato un'occhiata ai paesi che hanno richiesto il concorso del "Club parigino" ma sono tutti paesi del terzo mondo, ex emergenti ed ex area sovietica e yugoslava.
 
Ultima modifica:
Ma guarda, io non penso affatto che ci sarà un haircut in nessun caso.
Ma questo non mi da alcun sollievo...
Credo infatti che al limite l'escamotage finale per dire che nessun paese dell'area euro farà default e per sottolineare la stabilità finanziaria dell'area euro, l'ottima collaborazione, le meravigliose sorti e progressive, e bla bla bla..... l'unico specchietto per le allodole che regaleranno sarà di lasciare il nominale a 100.
Quello che temo seriamente è che allunghino il debito di 10 o 20 anni e che portino gli interessi a livelli simbolici tipo il 3% : si fa un esempio simile a proposito di un accordo di questo fantomatico Club de Paris e l'Islanda nell'articolo che hai postato e guarda caso erano simili ai numeri che avevo in testa io...perchè sono gli unici numeri che porterebbero effettivo ristoro alle finanze della Grecia. Si avrebbe così un haircut di fatto sul valore corrente di mercato (e per me conta solo quello) mentre le banche che detengono i titoli nella sezione "cassetto" piuttosto che in quella "trading" continuano a contabilizzarli a 100 senza avere perdite sugli attivi a livello patrimoniale.
Il fatto che siano illiquidi, poichè il valore di 100 non sarebbe realmente realizzabile sul mercato verrebbe aggirato con la piena validità e accettazione come collaterale da parte della BCE.
Avranno solo un calo di entrate anno per anno a causa del flusso cedolare decurtato, ma a questo tipo di perdite spalmate negli anni si può porre rimedio in modo più graduale senza dover ricorrere ad aumenti di capitale di emergenza. La Grecia avrebbe oneri da interessi alleviati mediamente di 200-300 pb e lo spauracchio delle scadenze rinviato di decenni. E tutti vissero felici e contenti, la Grecia, le Banche, la BCE, l'FMI, UE... gli obbligazionisti meno.

D'accordo ma allungando il debito e tagliando il flusso cedolare "risolvono" la questione dei bilanci bancari per quanto riguarda i carichi, ma non incidono sulla questione principale: cioè l'abbattimento del deficit/PIL, che rimarrebbe sempre al 150%.
E questo, per la Grecia, non sarebbe sufficiente.
 
Bond euro aprono in calo su progressi in Giappone, rialzo borse

lunedì 21 marzo 2011 09:25






LONDRA, 21 marzo (Reuters) - Il futures sul Bund ha aperto
in calo stamane sulla scia di alcuni progressi emersi in
Giappone riguardo l'area delle centrali nucleari, sebbene il
calo sia contenuto per l'attenzione rivolta agli attacchi in
Libia.

In Giappone, dove i mercati oggi sono sono chiusi per la
festività dell'equinozio, l'elettricità è stata ristabilita per
il raffreddamento di tre reattori, un primo chiaro segnale di
miglioramento alla centrale nucleare di Fukushima. Il segretario
Usa per l'energia ha detto che il peggio della crisi nucleare
potrebbe essere alle spalle.

Anche il mercato forex mostra una certa stabilità dopo gli
interventi congiunti delle autorità venerdì per frenare la
risalita dello yen.

Le borse inoltre stamane hanno aperto in rialzo.
Si tiene oggi a Bruxelles un meeting dell'Eurogruppo
straordinario a 27 per decidere i dettagli circa i meccanismi di
salvataggio Efsf, Esm. Dopo la decisione di una settimana fa di
aumentare la capacità del Fondo e di permettere che esso
acquisti titoli dei paesi in difficoltà sul mercato primario, è
rimasta aperta la discussione sulla combinazione di risorse per
garantire che l'Efsf possa attingere alla sua intera dotazione e
il metodo di contribuzione al fondo permanente Esm. Oggi verrà
discusso anche di quanto ridurre il tasso al quale l'Efsf presta
fondi di saltavaggio e le modalità tramite cui l'Efsf potrà
acquistare titoli sul mercato primario
.

Al Parlamento europeo Trichet terrà oggi pomeriggio
un'audizione al comitato economico e finanziario. Il presidente
Bce, in occasione del meeting del board di inizio marzo aveva
parlato di rialzo dei tassi a partire da aprile per contrastare
il rialzo dell'inflazione. Venerdì sera Trichet, dopo aver detto
che non ha messaggi nuovi di politica monetaria, ha aggiunto che
la Bce dovrà valutare attentamente l'impatto del terremoto in
Giappone.
 
D'accordo ma allungando il debito e tagliando il flusso cedolare "risolvono" la questione dei bilanci bancari per quanto riguarda i carichi, ma non incidono sulla questione principale: cioè l'abbattimento del deficit/PIL, che rimarrebbe sempre al 150%.
E questo, per la Grecia, non sarebbe sufficiente.

Di recente si è cominciato a parlare di spalmare il raggiungimento della soglia del 60% del Debito/Pil in 20 anni. Resta comunque difficilissimo ma almeno c'è tempo.
Abbassando gli oneri finanziari da interessi si aumenta la probabilità di riuscire ad andare in avanzo e cominciare piano piano ad erodere il numeratore del rapporto suddetto.
Il tutto fermo restando austerity (ma nei limiti di non soffocare una ripresa e la crescita futura del PIL), razionalizzazione e tagli della spesa pubblica, lotta serrata all'evasione fiscale e privatizzazioni.
 
Ultima modifica:
Non è stata usata in Islanda, cioè il "Club" non è intervenuto direttamente.
Ho dato un'occhiata ai paesi che hanno richiesto il concorso del "Club parigino" ma sono tutti paesi del terzo mondo, ex emergenti ed ex area sovietica e yugoslava.

nella news da te postata citava l'islanda forse ho capito male (nonho mai approfondito, cosa era successo in islanda, forse e' il caso di farlo)

In this regard, one may think that they proceed with a restructuring along the lines of Iceland, whose debt was rescheduled for 30 years or more at a low interest rate of around 3.0 percent on average.
 
Di recente si è cominciato a parlare di spalmare il raggiungimento della soglia del 60% del Debito/Pil in 20 anni. Resta comunque difficilissimo ma almeno c'è tempo.
Abbassando gli oneri finanziari da interessi si aumenta la probabilità di riuscire ad andare in avanzo e cominciare piano piano ad erodere il numeratore del rapporto suddetto.
Il tutto fermo restando austerity (ma nei limiti di non soffocare una ripresa e la crescita futura del PIL), razionalizzazione e tagli della spesa pubblica, lotta serrata all'evasione fiscale e privatizzazioni.

Si, credo che un immediato taglio del flusso cedolare possa contribuire a raggiungere un avanzo primario in breve tempo.

La famosa soglia del 60% sarà un compito arduo, ma è sempre utile porsi obiettivi da raggiungere :D.
Il nostro Tremonti è riuscito ad inserire, nel computo degli equilibrismi da raggiungere, la questione del debito privato/debito pubblico.
Ricordiamoci che la Grecia, sotto questo punto di vista, è messa bene.
Come l'Italia.
 
nella news da te postata citava l'islanda forse ho capito male (nonho mai approfondito, cosa era successo in islanda, forse e' il caso di farlo)

In this regard, one may think that they proceed with a restructuring along the lines of Iceland, whose debt was rescheduled for 30 years or more at a low interest rate of around 3.0 percent on average.

Si, nell'articolo citava l'Islanda. Come hai sottolineato.
Ho dato un'occhiata ai membri coinvolti delle trattative condotte dal "Club de Paris", ma l'Islanda non c'era.

Non ho seguito bene il "caso Islanda" (e la questione è tutt'ora aperta), ma le similitudini più che alla Grecia potrebbero essere rivolte verso l'Irlanda.

Anche qui la base di partenza sono le banche, mentre per la Grecia sono gli imbrogli sui bilanci pubblici.
 
Ma guarda, io non penso affatto che ci sarà un haircut in nessun caso.
Ma questo non mi da alcun sollievo...
Credo infatti che al limite l'escamotage finale per dire che nessun paese dell'area euro farà default e per sottolineare la stabilità finanziaria dell'area euro, l'ottima collaborazione, le meravigliose sorti e progressive, e bla bla bla..... l'unico specchietto per le allodole che regaleranno sarà di lasciare il nominale a 100.
Quello che temo seriamente è che allunghino il debito di 10 o 20 anni e che portino gli interessi a livelli simbolici tipo il 3% : si fa un esempio simile a proposito di un accordo di questo fantomatico Club de Paris e l'Islanda nell'articolo che hai postato e guarda caso erano simili ai numeri che avevo in testa io...perchè sono gli unici numeri che porterebbero effettivo ristoro alle finanze della Grecia. Si avrebbe così un haircut di fatto sul valore corrente di mercato (e per me conta solo quello) mentre le banche che detengono i titoli nella sezione "cassetto" piuttosto che in quella "trading" continuerebbero a contabilizzarli a 100 senza avere perdite sugli attivi a livello patrimoniale.
Il fatto che siano illiquidi, poichè il valore di 100 non sarebbe realmente realizzabile sul mercato, verrebbe aggirato con la piena validità e accettazione come collaterale da parte della BCE.
Avranno solo un calo di entrate anno per anno a causa del flusso cedolare decurtato, ma a questo tipo di perdite spalmate negli anni si può porre rimedio in modo più graduale senza dover ricorrere ad aumenti di capitale di emergenza. La Grecia avrebbe oneri da interessi alleviati mediamente di 200-300 pb e lo spauracchio delle scadenze rinviato di decenni. E tutti vissero felici e contenti, la Grecia, le Banche, la BCE, l'FMI, UE... gli obbligazionisti meno.

a noi non ci possono toccare
altrimenti e' default (= rating D immediato)
non possono inventarsi niente, e lo sanno, altrimenti perche' parlare di inserire delle clausole dal 2013 sui NUOVi bond, se fosse gia' adesso possibile inserirle?
quindi a noi rimborso a 100 alle normali scadenze
alle banche e grossi istituzionali, rimborso magari tra 15 anni (alla bce che ne ha 50mld, ma cosa gli cambia se i soldi li riprende con qualche anno di ritardo?)
io continuo sempre ad essere convinto che per noi, o default, o rimborso a scadenza a 100
altre soluzioni (tranne scambi VOLONTARI) secondo me non sono possibili
 
Intanto, tra una riflessione e l'altra, i nostri spread sono intorno ai 913 pb., mentre la Borsa di Atene sembra più spumeggiante con un + 2,25% a 1629 punti.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto